L’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di viaggiare in quella splendida terra che è la Toscana per realizzare un nostro Focus è stato quattro anni fa, nel 2019. La volta prima – e stiamo parlando del primo speciale che Xylon ha dedicato in assoluto alle imprese del settore attive in questa regione – risale al 2015.
Ci siamo divertiti a dare una occhiata agli articoli scritti in quelle occasioni e possiamo dirvi che, almeno dal nostro osservatorio, non ci sono state grandi rivoluzioni: per carità, qualcuno ha scelto di non essere dei nostri, qualcun’altro è tornato, altri sono sbarcati nelle nostre pagine per la prima volta, almeno in questo contesto.
Tutto questo ci permette di dirvi che i nomi dei protagonisti sono sostanzialmente gli stessi, segni di una tradizione, di una sostanziale stabilità che ancora una volta testimonia i valori espressi dalla Toscana per il mondo della lavorazione del legno e dei suoi derivati.
C’è però una “sensazione” che emerge dai nostri appunti di viaggio, fogli che conserviamo gelosamente: quest’anno ci è parso di trovare una atmosfera più rilassata, morbida, gentile… come se le preoccupazioni che certo non mancano non possano scatenare tensioni o generare ciclopiche preoccupazioni tali da lasciare il segno.
Insomma, se stiamo a quello che abbiamo “sentito a pelle” gli imprenditori, i personaggi che abbiamo incontrato dimostrano che il “made in Tuscany” sa cosa bisogna fare, come e forse più che in altre parti del Belpaese: gode delle stagioni segnate dL’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di viaggiare in quella splendida terra che è la Toscana per realizzare un nostro Focus è stato quattro anni fa, nel 2019. La volta prima – e stiamo parlando del primo speciale che Xylon ha dedicato in assoluto alle imprese del settore attive in questa regione – risale al 2015.
Ci siamo divertiti a dare una occhiata agli articoli scritti in quelle occasioni e possiamo dirvi che, almeno dal nostro osservatorio, non ci sono state grandi rivoluzioni: per carità, qualcuno ha scelto di non essere dei nostri, qualcun’altro è tornato, altri sono sbarcati nelle nostre pagine per la prima volta, almeno in questo contesto.
Tutto questo ci permette di dirvi che i nomi dei protagonisti sono sostanzialmente gli stessi, segni di una tradizione, di una sostanziale stabilità che ancora una volta testimonia i valori espressi dalla Toscana per il mondo della lavorazione del legno e dei suoi derivati.
C’è però una “sensazione” che emerge dai nostri appunti di viaggio, fogli che conserviamo gelosamente: quest’anno ci è parso di trovare una atmosfera più rilassata, morbida, gentile… come se le preoccupazioni che certo non mancano non possano scatenare tensioni o generare ciclopiche preoccupazioni tali da lasciare il segno.
Insomma, se stiamo a quello che abbiamo “sentito a pelle” gli imprenditori, i personaggi che abbiamo incontrato dimostrano che il “made in Tuscany” sa cosa bisogna fare, come e forse più che in altre parti del Belpaese: gode delle stagioni segnate da crescite a due cifre e si organizza per affrontare un momento che non è certo dei più promettenti, con una clientela generalmente in attesa di capire se tornare a investire o meno.
Ci fermiamo qui e vi lasciamo alle storie delle pagine che seguono. Storie che non parlano solo di imprenditori, ma anche di due realtà alle quali ci lega un rapporto di rispettosa amicizia e collaborazione, proprio per il ruolo che svolgono a proposito del grande circo del legno in quella splendida terra… grazie a tutti della vostra ospitalità e a tutti gli altri l’augurio di una piacevole e sicuramente interessante lettura. (l.r.)
a crescite a due cifre e si organizza per affrontare un momento che non è certo dei più promettenti, con una clientela generalmente in attesa di capire se tornare a investire o meno.
Ci fermiamo qui e vi lasciamo alle storie delle pagine che seguono. Storie che non parlano solo di imprenditori, ma anche di due realtà alle quali ci lega un rapporto di rispettosa amicizia e collaborazione, proprio per il ruolo che svolgono a proposito del grande circo del legno in quella splendida terra… grazie a tutti della vostra ospitalità e a tutti gli altri l’augurio di una piacevole e sicuramente interessante lettura. (l.r.)