In una recente relazione-bilancio di Fedecomlegno, la federazione nazionale dei commercianti del legno, Michele Alfano, presidente dell’associazione, ha trattato soprattutto i temi dei cambiamenti dovuti alla globalizzazione e dell’attenzione allo sviluppo sostenibile.
Commentando le scelte degli anni passati e delineando il percorso futuro dell’associazione, Michele Alfano ha sottolineato che l’associazionismo si è rivelato la giusta scelta che ha permesso di far fronte, in maniera propositiva, ai cambiamenti in corso per il settore legno.
Come ha affermato il presidente Alfano: “…siamo di fronte a cambiamenti decisivi che richiedono una rappresentanza forte, non soltanto per difendere interessi legittimi, ma anche e soprattutto per dialogare con le istituzioni, le associazioni ambientaliste e quelle dei consumatori….”.
La globalizzazione ha determinato, per la filiera del legno-arredamento, un sostanziale mutamento dei siti produttivi e dei mercati di approvvigionamento, frutto della delocalizzazione delle grandi segherie del Nord Europa e della comparsa di nuovi agguerriti concorrenti. Anche i cambiamenti climatici e il generale aumento delle temperature hanno direttamente influenzato il settore. A ciò si deve aggiungere la pressione sulle materie prime che proviene dall’Asia e da tutti quei Paesi a forte crescita economica.
Grazie alla lungimiranza e al peso istituzionale di Fedecomlegno e Federlegno-Arredo, è stato possibile attuare una politica propositiva in tema di tutela dell’ambiente. Ne sono esempio l’accordo siglato con Greenpeace nel 2002 e la trattativa, tuttora in corso, con il Wwf che dovrebbe portare alla sigla di un accordo, ben più complesso e di filiera rispetto al precedente, per un utilizzo sostenibile delle risorse forestali.
L’associazione ha inoltre collaborato a livello europeo e nazionale per la definizione della Forest law enforcement governance and trade, una strategia volta a verificare la legalità del materiale importato nella Comunità europea.
“Ora – conclude il presidente Alfano – l’attenzione di cui gode la filiera è massima: è quindi necessario approfittarne per siglare ulteriori accordi governativi come quelli che hanno portato ai positivi provvedimenti a favore del settore legno nella legge finanziaria e agli accordi tra Federlegno-Arredo e Uncem, l’Unione nazionale dei comuni, delle Comunità e degli Enti montani”.