È questo il titolo del convegno svoltosi a ottobre presso l’Abbazia di Novacella a Varna, in provincia di Bolzano e organizzato da Assolegno, l’associazione nazionale industrie della prima lavorazione e costruzioni in legno.
“Tingere di rosa” il convegno ha avuto il significato di dar voce alla realtà femminile che nella minoranza numerica non esprime assolutamente un difetto in competenza o qualità; le relatrici intervenute al convegno sono invece state la testimonianza che il gentil sesso sa “trattare” la materia prima non solo in termini pratici e logistici, tra cantieri, boschi e tecniche di lavorazione, ma anche con una particolare attenzione e sensibilità alle possibili applicazioni nella casa e nell’arredo dal punto di vista dell’estetica, dell’atmosfera, del calore e della luminosità che il legno è in grado di offrire.
“L’universo femminile – spiega Paolo Bortolotti, presidente di Assolegno – è particolarmente motivato e attivo nel cercare la propria identità in questo contesto e in questo settore: sa dialogare con competenza e professionalità e offre un punto di vista utile non solo per risolvere i problemi tecnici ma anche per parlare al consumatore. E’ proprio nel marketing che la sensibilità femminile dà un aiuto concreto”.
Moderati dalla giornalista Laura Stradaroli, nell’incontrosi sono susseguiti gli interventi di Francesca Monti Cadamuro, dirigente forestale, Cristina Benedetti, docente dell’Università la Sapienza di Roma per la facoltà di Architettura, che ha parlato di formazione e confronti fra i master di Bolzano e Roma, Maria Luisa Bisognin, per il tema dell’edilizia sostenibile ed ecovillaggi, Elena Scaratti, Presidente ArchinNova per la sostenibilità del processo produttivo di edifici in legnoe Milena De Rossi, direttore tecnico della produzione e imprenditrice della realtà delle segherie.
L’intervento di Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo, ha concluso i lavori, ed è stato occasione per ribadire l’importanza dell’imprenditoria femminile, con le sue competenze e sensibilità, all’interno della filiera del legno.
Il convegno è stato anche l’occasione per presentare alcuni dati sul bilancio positivo del settore, con un consumo procapite di legno incrementato dagli 0,09 metri cubi del 2000 allo 0,14 di oggi, a testimonianza dell’attenzione crescente del consumatore verso forme alternative al mattone, anche se il problema di fondo rimane quello del limitato sfruttamento delle risorse nazionali, delle quali si taglia solo il 10 per cento, contro un 60 per cento di materia prima importata dall’estero.
Per quanto concerne il mercato delle case in legno, nel 2006 sono state costruite 331mila abitazioni, ma nel 2007 si è avuto un leggero calo scendendo a 330mila. Nel 2008 è previsto un ulteriore leggero calo. Invece le costruzioni con struttura legno, che attualmente rappresentano lo 0,4 per cento del totale (1600 unità) delle quali il 50 per cento prodotte in Italia e il 50 per cento all’estero, hanno un potenziale di sviluppo che le potrebbe portare fino al 5 per cento del totale.
Il legno si tinge di rosa
ultima modifica: 2007-10-31T00:00:00+00:00
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