Nasce la più grande concentrazione italiana delle vernici per legno, attraverso il potenziamento dei propri laboratori di ricerca e dalla concentrazione delle produzioni in un grande, moderno e produttivo impianto di vernici per legno e resine.
Una sfida lanciata dal Gruppo Ivm (www.ivmgroup.com) che si prepara a una forte crescita in Europa e in 70 Paesi al mondo e che ha annunciato, l’8 novembre, la fusione delle proprie aziende Milesi, Ilva Polimeri e Intercoating.
La nuova azienda si chiama Ivm Chemicals e si porrà fra gli obiettivi prioritari quello di specializzare i diversi “brand” come prodotto di eccellenza industriale continuando a valorizzare le storie, le loro caratteristiche commerciali e accrescere gli sviluppi hi-tech e di competitività economica.
Il nuovo gruppo rafforzerà gli investimenti sul grande stabilimento di Parona, puntando su una armonizzazione dei processi e una standardizzazione dei servizi per tutti i mercati, in previsione di una forte espansione.
L’ obiettivo sarà perseguito anche attraverso la creazione del più importante laboratorio di ricerca europeo sulle nanotecnologie applicate al ciclo delle vernici. La nuova azienda italiana vanta un fatturato di 190 milioni di euro, 80 milioni di patrimonio netto e che occupa in Italia 800 addetti (500 diretti più 300 nell’area vendita ed assistenza tecnica).
“Per le grandi aziende anche della chimica – afferma Federica Teso, vice-presidente operativo del gruppo – è stato indispensabile compiere una scelta di fondo: o delocalizzare gran parte della produzione o continuare a scommettere sull’Italia, facendo della proiezione internazionale un obiettivo di sviluppo sinergico con il radicamento in Italia”.
Il Gruppo Ivm, che fattura nel mondo 350 milioni di euro con oltre 1.300 dipendenti, in controtendenza rispetto a gran parte dell’industria italiana, ha scelto la seconda strada puntando con forza su un incremento della competitività del prodotto made in Italy; incremento possibile solo razionalizzando e rafforzando gli investimenti sulla ricerca in settori come quello delle nanotecnologie che rappresentano la chiave di successo per il futuro.
La fusione produrrà l’accentramento e il coordinamento delle attività di ricerca e quindi dei laboratori attraverso uno scambio di know-how e l’ottimizzazione dei risultati specie al fine di incrementare costantemente la qualità del prodotto finale e fare di questa qualità un fattore determinante di successo su mercati invasi da produzioni a bassa qualità e alto rischio ambientale.
Vernici per legno: una grande fusione
ultima modifica: 2007-11-12T00:00:00+00:00
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