Presentata Xylexpo NEW 2008 alla stampa internazionale

Giornalisti da 27 Paesi sono venuti in Italia per conoscere più da vicino cosa li attende a Milano, dal 27 al 31 maggio prossimo. Una occasione per guardare anche ai dati preconsuntivi per il 2007 e alle previsioni per il 2008.

Si è svolto lo scorso 14 febbraio Xylexpo NEW International meeting, l’oramai tradizionale evento durante il quale è stata presentata a una ottantina di giornalisti da 27 Paesi l’edizione 2008 della biennale milanese, che si terrà dal 27 al 31 maggio prossimo.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente di Cepra Ambrogio Delachi che – dopo i saluti di rito – ha subito annunciato quella che sarà la grande novità della prossima edizione, ovvero l’apertura delle porte della manifestazione fieristica ai semilavorati e alle forniture per le industrie del mobile. Un cambio di rotta importante, riassunto nella scelta di un nuovo nome: Xylexpo NEW.

“Dopo venti edizioni e quarant’anni di storia comune – ha spiegato Delachi – abbiamo nostro malgrado dovuto accettare il cambio di rotta deciso da Sasmil, la scelta di spostare la biennale dei semilavorati in altra data, nel mese di febbraio, in concomitanza con Made Expo. Devo ammettere che ne siamo stati informati a giochi fatti, benché avessimo anche proposto ai vertici di Cosmit altre soluzioni, a nostro avviso estremamente interessanti per il rilancio di una manifestazione come Sasmil che – a fronte di una continua e regolare crescita di Xylexpo – vedeva di anno in anno una diminuzione degli espositori.
Non c’è bisogno, non è di nessuna utilità e non tocca a me parlare dei motivi per i quali l’ente organizzatore di Sasmil ha preso una decisione che evidentemente non condividiamo. La nostra naturale disposizione a una forte collaborazione con Cosmit e Fedelegno-Arredo è comunque rimasta assolutamente immutata, convinti come siamo che tra noi esistano molteplici e naturali punti di convergenza e la possibilità di sviluppare congiuntamente progetti di estremo interesse e ampio respiro”.
“Abbiamo la certezza – ha proseguito Delachi – e avvertiamo la responsabilità, di gestire una rassegna che è il simbolo di tutto ciò che è innovazione in un settore, quello della lavorazione del legno e della produzione del mobile, dove molte cose sono cambiate e stanno cambiando a ritmo vorticoso. Tutti noi dobbiamo essere pronti a lavorare con sempre maggiore intensità, dedizione e sacrificio, a sperimentare continuamente nuove opportunità per adattarci il più velocemente possibile alle esigenze e alle aspettative dei nostri interlocutori. Con Xylexpo NEW 2008 crediamo di poter scrivere un’altra pagina importante di questa nostra storia e di passare nel miglior modo possibile la boa dei “primi quarant’anni”.
Delachi ha ribadito ancora una volta l’importanza di concetti come sperimentazione e ricerca per mettere a punto sistemi capaci di coniugare produttività, flessibilità, costi inferiori, maggiori velocità. Concetti che nella prossima edizione di Xylexpo NEW sarà possibile toccare con mano.
Il presidente di Cepra ha poi concluso con una nota di ottimismo: “…il mondo è fortunatamente ricco di imprenditori attenti e accorti, che si stanno rendendo conto quanto sia necessario evolversi. Saranno loro a cogliere i frutti di un pianeta che è complessivamente in continua crescita. I periodi economici più o meno favorevoli si inseguono come le maree, ma è un dato di fatto che la popolazione mondiale cresca di 200, 300 milioni di individui ogni anno. In questa equazione ogni impresa, ogni realtà, ogni individuo deve collocare il proprio operare, ricercando il proprio successo, ma offrendo anche il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita di ogni giorno per tutti, nessuno escluso. Ed è questo, in ultima analisi, che tutti noi cerchiamo di fare al meglio”.
 
Ha poi preso la parola Paolo Griggio, vicepresidente di Acimall, che ha fornito le prime informazioni su ciò che sarà Xylexpo NEW 2008, “… la più grande della nostra storia”, come l’ha definita. “Al 5 febbraio, infatti, abbiamo assegnato oltre 73mila metri quadrati di spazio espositivo a 725 espositori. Abbiamo dunque già superato la superficie del 2006, grazie anche alla richiesta dei più importanti gruppi mondiali di avere più spazio (il Gruppo Scm occuperà 6.400 metri quadrati; 2.800 il Gruppo Biesse, altrettanti il Gruppo Homag, oltre 1.100 Weinig).
Griggio ha ribadito i cambiamenti della rassegna e la decisione di ospitare il maggior numero possibile di comparti legati alla filiera legno, trasformandosi nella Biennale mondiale delle tecnologie per la lavorazione del legno e le forniture per l’industria del mobile. “Quest’anno – ha detto – sarà un “numero zero” in questa direzione, in quanto lo spazio a nostra disposizione non è quello che avremmo potuto occupare. FieraMilano, infatti, ha scelto di “approfittare” del forte appeal mondiale di Xylexpo NEW per collocare nelle stesse date altre rassegne tecniche. Abbiamo solo un padiglione in più rispetto al 2006, il padiglione 14, lasciato libero da Sasmil. Ma posso dirvi fin d’ora che all’indomani della chiusura di Xylexpo NEW 2008 cominceremo immediatamente a lavorare per il 2010, quando Xylexpo avrà tutto ciò che serve per essere completamente “new”!”.
L’edizione che si terrà dal 27 al 31 maggio conterrà comunque i “semi” di quello che sarà realizzato nel 2010, “… grazie a un lay out che vedrà macchine e impianti esposti negli stessi padiglioni e senza soluzione di continuità con i materiali, i componenti e le forniture. Vogliamo che il visitatore abbia una visione di insieme di tutto ciò di cui può avere bisogno: gli abrasivi potranno essere collocati vicino alle levigatrici, i prodotti vernicianti nei padiglioni riservati ai processi di finitura, gli accessori in prossimità delle aree in cui si trovano le soluzione per il montaggio, pannelli e semilavorati nell’ambito dei processi della seconda lavorazione”.
“Ma non saranno solo i semilavorati ad arricchire il nuovo catalogo di Xylexpo NEW”, ha proseguito Paolo Griggio. “Una particolare attenzione sarà riservata alle tecniche forestali. Xylexpo NEW inizia una collaborazione con Dimaf (Dimostrazione internazionale di macchine e attrezzature forestali) che si “trasferisce” da ottobre a maggio. Cepra, in collaborazione con l’Unione nazionale di ricerche forestali, organizza una dimostrazione di macchinari in funzione nei boschi di San Fedele Intelvi (Como) dal 30 maggio al 1 giugno. L’evento sarà celebrato da un grande convegno internazionale di tre giornate – la prima in FieraMilano e le altre due a San Fedele Intelvi – sul tema “La gestione sostenibile della filiera foresta-legno-ambiente: l’uomo, sua formazione, le macchine, la materia prima”. Alla prossima Xylexpo crescerà anche la presenza della carpenteria e della costruzione in legno.
Griggio ha sottolineato con forza che “… le tante novità a cui stiamo lavorando non devono comunque distrarre dal fatto che Xylexpo NEW è l’evento mondiale per eccellenza degli anni pari e la sua importanza consiste nell’ospitare la migliore offerta possibile di tecnologia e di forniture”.
Non sono mancati cenni a un modernissimo quartiere fieristico, quello di FieraMilano a Rho, nel quale la rassegna si svolge per la seconda volta e alla decisione degli organizzatori di optare anche quest’anno per l’ingresso gratuito: gli operatori dovranno pre-registrarsi – attraverso il sito xylexpo.com – e potranno accedere senza alcuna complicazione, evitando fastidiose code.
 
Al vicepresidente di Acimall Grazia Finocchiaro il compito di tratteggiare l’andamento economico del settore; uno sguardo al “made in Italy” calato nel complesso delle dinamiche internazionali. A partire dal preconsuntivo 2007, che ha definito “… un anno di consolidamento dell’offerta italiana. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi della nostra associazione la produzione ha raggiunto i 1.926 milioni di euro, con una crescita del 5,8 per cento rispetto al 2006. Lasciatemi dire che siamo finalmente tornati ai livelli raggiunti nel 2001, quando la produzione italiana toccò il suo massimo storico, con 1.910 milioni di euro. Se questi dati saranno confermati avremo raggiunto, dunque, un nuovo record, sebbene il dato non tenga conto dell’inflazione.
Record che coinvolge anche le esportazioni, che nel 2007 si attesterebbero a quota 1.582 milioni, ovvero l’82 per cento del totale della produzione, il 6 per cento in più rispetto al 2006. Nel 2001 furono pari a 1.520 milioni di euro.
Stimiamo che nel 2007 l’export di macchine italiane abbia rappresentato il 21 per cento dell’offerta internazionale, confermando la collocazione del nostro settore industriale ai vertici mondiali”.
Grazia Finocchiaro ha offerto ai giornalisti presenti uno sguardo al 2008: “Secondo i primi dati in nostro possesso – e in base ai quotidiani contatti della associazione con le proprie imprese associate – possiamo ipotizzare che l’anno appena iniziato sviluppi una dinamica meno sostenuta rispetto al biennio precedente, dovuta al rallentamento – in termini macroeconomici – della fase espansiva negli Stati Uniti e nel Nord America più in generale, una situazione che potrebbe riflettersi sul resto del mondo anche nel breve periodo. Ipotizziamo, tuttavia, che questa “frenata” non sia tale da determinare un risultato negativo, ma che assisteremo a dodici mesi contrassegnati da un ulteriore sviluppo, per quanto moderato, stimabile attorno 2 per cento. Dobbiamo tenere nella dovuta considerazione che l’andamento reale dei tanti mercati in cui i produttori italiani sono impegnati potrebbe anche causare rilevanti variazioni su questo dato”.
Tornando al 2007 – e, più precisamente, al tema delle esportazioni – nel periodo gennaio- ottobre le esportazioni italiane sono cresciute del 18 per cento in America Latina, con un Brasile in ottima forma (25 milioni di euro, più 15 per cento).
Crescono gli acquisti dei Paesi dell’Estremo Oriente (più 11 per cento rispetto all’analogo periodo del 2006, per un valore complessivo di 70 milioni di euro) e del “sistema” Cina-Hong Kong (32 milioni, più 28 per cento), con buone soddisfazioni anche dagli altri Paesi dell’area, con l’India in evidenza.
Nell’Europa extra Unione Europea bene la Russia, che nel periodo in esame ha comperato macchine “made in Italy” per 91 milioni di euro, il 21 per cento in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
L’Unione europea ha rappresentato ancora una volta lo sbocco principale della produzione italiana di tecnologie per il legno (48 per cento delle esportazioni) e la Spagna è sempre il mercato più ricettivo, non solo all’interno dell’Unione ma anche a livello mondiale (93 milioni di euro), mentre la Germania ha confermato una decisa ripresa di interesse nei confronti del “made in Italy” (87 milioni di euro, più 14 per cento).
In flessione il Nord America, dove si colloca l’11 per cento delle esportazioni italiane, e l’export italiano verso i tre Paesi dell’area Nafta nei primi dieci mesi del 2007 è stato pari a 130 milioni (meno 8 per cento).
Grazia Finocchiaro ha poi aggiunto una osservazione sulla quale vale la pena di riflettere: In questi mercati maturi si assiste – sia nella prima come nella seconda lavorazione del legno – a un deciso sviluppo dell’automazione dei processi. Possiamo dire che l’automazione del materiale in lavorazione – dai sistemi di trasporto, al carico scarico dei pezzi, alle lavorazioni su centri di lavoro sempre più completi – abbia fatto in questi ultimi anni passi da gigante.
Ciò comporta che si vada sempre più comprimendo l’incidenza della manodopera, tanto da rendere molto spesso antieconomica la delocalizzazione della produzione in Paesi dove il costo del lavoro è più basso. Grazie all’evoluzione della tecnologia stiamo assistendo, ad esempio, a un ritorno della crescita manifatturiera in Germania o nella stessa Italia, Paesi che negli ultimi anni avevano spinto l’acceleratore alla ricerca di altri Paesi dove spostare le proprie produzioni”.
Accennando alle tante operazioni promozionali messe in campo da Acimall, Finocchiaro ha annunciato una nuova iniziativa della associazione dei costruttori italiani, ovvero unprogramma di avvicinamento alle maggiori università che hanno, al loro interno, programmi didattici dedicati alla tecnologia per la lavorazione del legno. Il programma, denominato “Woodworking technology awards”, prevede l’offerta di viaggio studio in Italia agli studenti che avranno realizzato le migliori tesi sull’applicazione di tecnologie italiane nei vari segmenti della lavorazione del legno. Il lancio di questo programma avverrà nel corso dell’anno negli Stati Uniti e in Canada e verrà progressivamente esteso a tutte la aree mondiali di rilevante interesse per le esportazioni italiane”. (l.r.) 
 
 

XYLEXPO NEW 2008: ESPOSITORI E SUPERFICIE ESPOSITIVA
 
Anno
Espositori
italiani
Espositori
 esteri
Totale
espositori
Superficie
Espositiva
Italia (m2)
Superficie
espositiva
estero (m2)
Superficie
espositiva
netta (m2)
2008*
484
241
725
53.000
20.000
73.000
    2006
551
256
807
         –
       –
73.066
* Dati aggiornati al 5 febbraio 2008; dati definitivi per l’edizione 2006.
 

 

ITALIA: MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO

 
2007*
∆%’06*
 
 
 
Produzione
1.926
+5,8
Esportazione
1.582
+6,0
Importazione
186
+7,0
Mercato Interno
344
+5,0
Consumo apparente
530
+5,5
Bilancia commerciale
1.396
+5,9
Esportazione/produzione
82,1%
Import/consumo apparente
35,0%
 
*pre-consuntivo al 30 gennaio 2008.
fonte: Ufficio studi Acimall, gennaio 2008.
 
  
 
XYLEXPO NEW NELLO SCENARIO DELLE FIERE ORGANIZZATE A MILANO
 
 
I dati relativi all’ultima edizione (2006) – resi noti nelle scorse settimane dal Servizio studi Fondazione Fiera Milano – mostrano come Xylexpo NEW sia ottimamente posizionata non solo fra le rassegne di settore.
Fra le decine di eventi fieristici che si svolgono nei quartieri espositivi di FieraMilano, Xylexpo è all’ottavo posto per quanto concerne la presenza di espositori stranieri con 256 espositori. La “top ten” dei best performers per espositori stranieri vede al primo posto Mostra Convegno (591 espositori stranieri), seguita da Micam (519), da Macef Primavera (486), Mido (463) Artigiano in Fiera (458), Macef Autunno (424) e Plast (338). Alle spalle di Xylexpo, in nona posizione, il Salone internazionale del mobile (219) e Sicurezza (157).
Fra i “magnifici dieci” anche per quanto concerne la maggior crescita per espositori stranieri, dove Xylexpo NEW si colloca al nono posto, con un incremento rispetto al 2004 dell’8 per cento.
Il livello di internazionalità sale ulteriormente sul versante dei visitatori. Nella “top ten” delle rassegne che si tengono a Milano – e che possono vantare la più alta percentuale di visitatori stranieri – Xylexpo NEW si colloca al quarto posto, con una quota del 51 per cento sul totale dei visitatori), alle spalle di Scoperte (75 per cento), Mido (66 per cento) e Mipel (62 per cento).
Da segnalare che Xylexpo NEW conquista anche la seconda posizione fra le dieci best performers per visitatori esteri che, nel 2006, sono passati da 43.840 a 48.008.
 
 
Presentata Xylexpo NEW 2008 alla stampa internazionale ultima modifica: 2008-02-21T00:00:00+00:00 da admin