Il progetto “Ufficio fabbrica creativa” nasce per volontà di Assufficio, per riflettere sul ruolo dell’ufficio nella moderna economia. Proprio per approfondire l’analisi dei modelli organizzativi della produzione intellettuale e i riflessi che questi hanno sull’organizzazione e la progettazione dello spazio di lavoro, in particolare dell’ufficio, l’Associazione che rappresenta le industrie dei mobili e degli arredi per l’ufficio ha avviato e promosso, nell’ambito di questo progetto, piani di ricerca utili alla comprensione di questi temi.
Dopo il primo documento di studio, intitolato “Gli spazi, il contesto e le relazioni in cui si genera innovazione”, presentato in occasione del Forum Ufficio fabbrica creativa del 29 maggio 2007, è stato ultimato un nuovo progetto di ricerca, “La qualità ambientale negli uffici”, avviato dal gruppo di lavoro Commissione tecnica di Assufficio, con la collaborazione del Politecnico di Milano- Dipartimento Indacp.
Si tratta di uno studio organico sulla qualità ambientale degli spazi ufficio, con lo scopo non solo di individuare le componenti basilari nella progettazione di un ambiente di lavoro, ma anche di verificarne l’impatto sul benessere di chi vi opera e, di conseguenza, sulla produttività e sulla capacità innovativa di un’azienda.
La ricerca prende avvio da un dato fondamentale: nei costi complessivi di un ufficio, il costo del personale rappresenta circa l’80 per cento del totale, il 19 per cento è rappresentato dai costi di gestione, solo l’1 per cento dai costi dell’arredo. Poiché la redditività di un ufficio dipende totalmente dalla redditività delle risorse umane coinvolte, investire in strumenti di lavoro di buona qualità costa pochissimo e può produrre un enorme beneficio. Questo vale ancora di più se si considera che, mentre nel 2000 i lavoratori in ufficio rappresentavano il 40 per cento del totale, tale percentuale è salita al 50 per cento e si prevede possa raggiungere il 70 per cento sul totale dei lavori nel 2010. È quindi sempre più numerosa la classe dei lavoratori della conoscenza, ossia di quelle persone che lavorano con la mente anziché con il corpo.
La ricerca mette in luce le maggiori questioni in relazione al macrotema della qualità ambientale negli uffici, presentando, sulla base di una ricca bibliografia, i risultati più rilevanti.
Ne emergono alcuni risultati fondamentali: il luogo in cui si lavora incide direttamente sulla capacità creativa che, a seconda del contesto, può essere sviluppata e potenziata, ma anche soggetta a distrazioni e ostacoli.
Un vero “buco nero” nell’attività del personale d’ufficio è poi costituito da riduzioni, a volte oltre il 50 per cento, nella concentrazione e nel rendimento giornaliero, prodotte da condizioni inadeguate dello spazio di lavoro, come la scarsa illuminazione, un microclima non idoneo o l’acustica dell’ambiente: basti pensare che il rumore è responsabile di un abbassamento della concentrazione fino al 35 per cento.
Ogni componente può consentire di ottimizzare la qualità del lavoro: il layout degli uffici, la scelta della postazione di lavoro, le caratteristiche delle attrezzature, l’illuminazione e l’insonorizzazione, uniti alla qualità dell’aria, alla temperatura, alle finiture e ai colori.
La qualità ambientale negli uffici
La qualità ambientale negli uffici
ultima modifica: 2008-04-24T00:00:00+00:00
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