Due delle principali società italiane specializzate nelle tecnologie per la lavorazione del massiccio si sono unite per dare vita a una realtà più forte e strutturata, in grado di affrontare le sfide del futuro con vigore e incisività.
La nuova società si chiama Sphera System srl e sarà operativa dal primo gennaio 2009, con una forza lavoro di circa 70 dipendenti. I cinque proprietari della nuova società sono: Alvaro Mazzola, Armando Zappa, Antonio, Elio e Rosalinda Balestrini, che ricopre la carica di amministratore delegato.
Le macchine prodotte da Sphera System continueranno, anche in futuro, a essere commercializzate dai due marchi storici, per preservare quei valori consolidati di tradizione, tecnologia e qualità che sono patrimonio insostituibile di entrambe le aziende. Integrando le esperienze, la nuova realtà coprirà il mercato della lavorazione del legno massiccio con una gamma più ampia e completa e potrà affrontare con maggiore solidità l’ingresso in settori diversi.
In un incontro tenutosi a Seveso, nella futura sede della Sphera System, abbiamo cercato di capire come è nata e come si è sviluppata la fusione tra Balestrini e MZ Project, che ha sorpreso il mondo delle tecnologie del legno italiane, ma non i più acuti osservatori, che vedono in queste operazioni, volte a rafforzare le realtà produttive e distributive, il domani del settore…
Ne abbiamo parlato con Elio Balestrini e Alvaro Mazzola, che ci hanno spiegato i percorsi che li hanno portati, primi in Italia, a scegliere di unire le forze.
Come è nata l’idea della fusione?
“Tre anni fa – esordisce Balestrini – l’Acimall, ha commissionato uno studio al Kpmg per effettuare un’analisi della situazione delle aziende associate. Ne è uscito un quadro molto simile all’aspetto generale della piccola e media impresa italiana, che comprende realtà troppo piccole per sostenere il mercato globale. La soluzione suggerita era una sola, cioè di unirsi e creare aziende e gruppi più forti, in grado di fronteggiare la concorrenza internazionale. E’ un’esigenza che avevamo già avvertito, specialmente nei confronti dei mercati esteri, e questo studio ha rafforzato la nostra decisione.
Con la globalizzazione, infatti, tutti i parametri sono cambiati, la concorrenza è aumentata e ci si confronta a livello globale. Anche i piccoli devono viaggiare e investire in continuazione per seguire clienti dislocati in America, Australia e Cina, tanto per fare un esempio; quindi le spese sono sempre più alte, mentre i prezzi di vendita, vista l’abbondanza dell’offerta, non possono aumentare di conseguenza. La necessità di unire le forze nasce proprio dal desiderio di ottimizzare queste spese e soprattutto do poter fruire di maggiori risorse ed energie derivanti dall’integrazione dei prodotti e dall’economia di scala”.
Quindi cosa avete fatto?
“Abbiamo cominciato a guardarci in giro – continua Balestrini – per programmare il nostro futuro secondo le prospettive che tutti i giorni il mondo ci mette davanti. Poi con MZ Project abbiamo visto che c’erano delle opportunità preziose da cogliere insieme: macchine complementari, mercati spesso uguali, le stesse fiere, insomma tanti punti in comune… E ci si conosce da un sacco di anni… la fiducia e la stima reciproca sono il presupposto fondamentale per poter iniziare un discorso di questo tipo. Da qui ha cominciato a concretizzarsi l’idea della fusione”.
Avete fatto questo passo dopo un anno piuttosto positivo per il settore delle macchine per il legno, non in un momento di crisi, dove si impongono delle riflessioni… Come mai ?
“E’ proprio nei momenti positivi – ci spiega Alvaro Mazzola – che puoi imboccare nuove strade allo scopo di far crescere l’azienda. Nei momenti di difficoltà si è troppo impegnati, per così dire, ad arrivare alla fine del mese… Quando hai la testa libera puoi permetterti di ripensare alle strategie, di attuare forti cambiamenti e addirittura di creare una nuova società, come abbiamo fatto noi.
E poi credo che sia poco furbo pensare che se il 2007 è andato bene le aziende hanno risolto tutti i problemi. I cicli positivi e negativi, negli ultimi anni, si sono succeduti in modo sempre più rapido e probabilmente, se non avessimo cominciato a parlarne un anno fa, non riusciremmo più a fare ciò che abbiamo fatto, viste le difficoltà attuali dell’economia. Ma avendo stabilito e organizzato tutto in un momento meno complicato, adesso dobbiamo solo far partire il progetto e guardare avanti… più forti e strutturati di prima”.
Il passaggio da due aziende a una è stato impegnativo, immaginiamo…
“Beh, certo! E non siamo ancora giunti alla fine. Ci è voluto circa un anno – ci spiega Alvaro Mazzola – durante il quale abbiamo analizzato tutte le questioni, da quelle economiche, a quelle organizzative e strutturali.
Siamo due aziende con una lunga storia, ciascuna abituata a gestirsi e lavorare in proprio. Come in un matrimonio, quando ci si mette assieme ognuno deve rinunciare a qualcosa, però quando le cose funzionano i risultati sono eccezionali.
Avendo un obiettivo importante, chiaro e condiviso davanti a noi, abbiamo vissuto gli ostacoli solo come uno sprone per andare avanti”.
Quali problematiche avete incontrato lungo il cammino che ha portato alla nascita di Sphera System?
“Difficoltà reali non ce ne sono state: una volta deciso l’obiettivo e, con le carte in tavola, valutati tutti i passi necessari per raggiungerlo, abbiamo trovato solo qualche lungaggine burocratica.
Probabilmente una volta operativi, potremo riscontrare qualche problema a causa delle abitudini diverse di gestire le cose, ma avendo un fine comune saranno tutte questioni risolvibili”.
Chi trarrà i maggiori vantaggi?
“Sembra banale, ma saranno i clienti nuovi e vecchi a guadagnarci di più. Aumentando le dimensioni aziendali saremo più pronti in termini di risposta progettuale e di assistenza, senza contare il risparmio che deriva da una gestione unificata. Potremo così investire in ricerca e proporre sistemi sempre più avanzati”.
Quando aprirà i battenti la nuova società?
“Sphera System, come società, è già stata costituita ed è già in grado di prendere in carico gli ordini che si prevede possano essere evasi per il prossimo anno. Tuttavia è con la piena operatività, dal 1 gennaio, che diventerà il vero riferimento per i nostri clienti… pur se i marchi Balestrini e MZ Project continueranno a dare il proprio nome alle macchine”.
Ci sono state difficoltà a integrare le gamme dei vostri prodotti?
“Lavoriamo entrambi il massiccio – interviene Elio Balestrini – ma MZ Project nella filiera effettua la lavorazione del grezzo, mentre Balestrini interviene nella fase successiva e nel completamento del pezzo singolo. Ognuno ha la propria specializzazione. Nessuna sovrapposizione, ma un vero e proprio completamento della gamma.
Contiamo sul fatto di essere contigui e non sovrapposti, per riuscire ad acquisire quote di mercato importanti grazie a questa unione, perchè ci sono clienti che utilizzano macchine di entrambe le aziende”.
Come sarà strutturata, a livello distributivo, la Sphera System?
“Geograficamente siamo già presenti ovunque, con le nostre strutture di vendita, quindi per il momento ottimizzeremo quanto già esiste. Successivamente vogliamo approcciare quelle nicchie che a volte abbiamo trascurato in passato.
Parlo di gamme di prodotti, ma anche di aziende e realtà produttive che utilizzano le nostre macchine ma che, per consuetudine o limiti di tempo, non seguiamo come dovremmo.
Vogliamo studiare le possibilità di impiego delle nostre macchine in settori diversi da quelli tradizionali ed eventualmente modificare e adattare la nostra tecnologia per soddisfare questi nuovi mercati”.
Quando abbiamo chiesto da dove nasce il nome Sphera System è intervenuta Sara Mazzola, che si occuperà dell’immagine della nuova azienda.
“Questo nome vuol comunicare due messaggi importanti e indispensabili per affrontare il futuro: “Sphera” come mondo, come mercato globale, ossia il terreno naturale nel quale muoversi quotidianamente; e “System” come concetto di sistema; quindi non solo macchine, ma soluzioni industriali che possano fare tendenza nel settore del legno massiccio e non solo. Particolare attenzione sarà dedicata a captare segnali ed esigenze del mercato che saranno il propulsore per i nostri tecnici e progettisti nell’ideazione di prodotti innovativi e performanti”.
Come sarà l’immagine che comunicherete al mercato?
“I due marchi – prosegue Sara Mazzola – continueranno a vivere e saranno trainanti con le loro rispettive immagini. Insieme hanno capitalizzato 75 anni di storia e i clienti sono abituati ad abbinare a entrambi quella qualità e serietà, conquistate nei decenni, che sono valori sempre più rari oggigiorno ”.
Cosa avrà di diverso Sphera System rispetto a Balestrini e MZ Project ?
“La nuova azienda dedicherà una particolare attenzione ai propri clienti, che saranno veri e propri partner, in un rapporto duraturo e collaborativo. Nella mentalità delle singole aziende questo valore era già presente, ma a volte veniva tralasciato per mancanza di tempo e risorse umane, mentre adesso diventerà una vera e propria priorità, in virtù delle maggiori forze a disposizione”.
Quali sono i primi impegni per il futuro?
“Soprattutto dedicarci – riprende la parola Alvaro Mazzola – a far conoscere il nuovo nome senza perdere l’identità delle due aziende, visto che la loro esperienza e tradizione nella lavorazione del legno sono il vero patrimonio di questa nuova realtà”.
Non ci sono state molte fusioni nel nostro settore…
“Mi risulta che siamo i primi. Quando venne presentata la ricerca nell’ottobre 2006 – ci spiega Elio Balestrini – si disse che era urgentissimo cambiare la mentalità dell’imprenditoria, pena la sparizione di molte piccole industrie. Ci siamo dati da fare, e nel giro di neanche due anni abbiamo già messo le basi per il nostro nuovo futuro. Purtroppo negli imprenditori italiani c’è una mentalità che li spinge a restare attaccati alla propria azienda come alla propria casa.
Al contrario in altri Paesi il riunirsi per diventare più organizzati è visto come qualcosa di positivo. Noi abbiamo voluto superare questa barriera soprattutto culturale, certi che fosse il momento giusto per prendere determinate decisioni e fare un vero salto di qualità”.
a cura di Danilo Morigi
Sphera System: appena nata,
ma con 75 anni di esperienza
ultima modifica: 2008-10-01T00:00:00+00:00
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