La biomassa cresce nei Balcani

Con tre progetti avviati in Montenegro, due in Serbia e uno in Macedonia, il ministero dell’ambiente punta sullo sfruttamento delle biomasse, per abbattere l’emissione di gas serra e per sostenere lo sviluppo sostenibile dei Paesi dell’area balcanica. Lo strumento utilizzato è il Clean development mechanism (Cdm), fra i meccanismi flessibili previsti dal protocollo di Kyoto che permette ai Paesi industrializzati con vincoli di emissione di promuovere progetti mirati alla riduzione dei gas serra operando nelle aree in via di sviluppo non soggette a limitazioni, coniugando l’adempimento degli obblighi legati alla lotta ai cambiamenti climatici con lo sviluppo economico locale; il risultato finale è l’ottenimento dei Cers (Certified emission reductions), utilizzabili per attestare il rispetto degli impegni di riduzione assegnati.
Al centro dei progetti è lo sfruttamento degli scarti di legno per la produzione di energia: come riferisce il sito specializzato www.ambientebalcani.it, in Montenegro sono previsti la costruzione di un generatore elettrico regionale nella zona settentrionale del Paese, utilizzando gli scarti legnosi provenienti dalle fabbriche e dalle foreste locali, e l’utilizzo di biomassa da parte di una fabbrica di lavorazione del legno a Pljevlja, al posto dei combustibili fossili. In Serbia, a Ivanjica, si lavora a un generatore di elettricità alimentato con gli scarti legnosi di alcune aziende, mentre il secondo progetto si concentra sul recupero e riutilizzo degli scarti legati alla manutenzione delle foreste e all’imboschimento della riserva naturale Deliblatska Pescara per il riscaldamento del centro educativo “Scuola della natura”. In Macedonia l’obiettivo è l’installazione di una caldaia termica in una cartiera, che possa produrre energia con i rifiuti agricoli derivanti dalla coltivazione locale del riso.

La biomassa cresce nei Balcani ultima modifica: 2009-10-08T00:00:00+00:00 da admin