Si è chiuso con successo il terzo Convegno annuale di Flay, Gruppo giovani imprenditori di FederlegnoArredo, dal titolo “Cuore, mano, occhio, cervello”, che si è svolto venerdì 15 ottobre presso l’Hotel Centro Congressi Polo Nautico di Salerno.
Il gruppo ha proposto un’idea nuova e non convenzionale di convegno, capace di indagare non solo i risvolti economici ma anche il lato umano del fare impresa. Un incontro dunque che ha rimesso l’uomo al centro in tutte le sue sfaccettature, per una nuova idea di umanesimo imprenditoriale.
“Nel nostro terzo Convegno abbiamo fortemente voluto raccontare e raccontarci – afferma Francesco Giannattasio, presidente Flay – presentando le storie incredibili e cariche di umanità dei testimoni intervenuti ma anche la storia del nostro gruppo, diventata ora un libro, che racconta di alcuni giovani imprenditori che da oltre tre anni credono nella possibilità di fare impresa guardando oltre e, sostenuti da FederlegnoArredo, hanno ormai creato una vera e propria comunità radicata sul territorio nazionale, anche grazie ai tanti incontri territoriali come quest’ultimo al Sud ”.
Gli interventi e le testimonianze, moderati da Luca Pagliari, hanno aperto una riflessione sull’uomo, che vuole e deve essere al centro di ogni grande “impresa”, nel lavoro e nella vita, seguendo il fil rouge delle parti del corpo più importanti: il cuore, ovvero la passione e la creatività; la mano, ovvero l’operatività, la professionalità e la formazione; l’occhio, ovvero l’estetica; il cervello, ovvero la ragione e la capacità di pianificare e progettare.
Rimettere l’uomo al centro significa ripartire dal cuore dell’economia, da quell’elemento umano e creativo che da sempre costituisce l’eccellenza della produzione manifatturiera italiana. Occorre quindi la sapienza della mano, la tenacia del cuore, la lungimiranza del cervello ma soprattutto lo sguardo acuto dell’occhio per poter cogliere le nuove opportunità sulle quali i giovani imprenditori della filiera del legno arredamento possono e devono scommettere, come ad esempio la grande sfida del Social Housing, sulla quale è impegnata l’intera Federazione.
“Il Convegno – conclude Francesco Giannattasio – ha raccolto i successi dei nostri primi tre anni di lavoro, durante i quali ci siamo impegnati, sempre in sinergia con la Federazione, per promuovere un modo nuovo, giovane e dinamico di fare impresa, con grande attenzione ai temi della sostenibilità e della tracciabilità e alla collaborazione con gruppi di giovani imprenditori di altre categorie. Siamo cresciuti molto in questi anni, raggiungendo il numero di 210 associati, un successo confermato anche dal riconoscimento ufficiale che il nostro gruppo avrà a breve da parte di Confindustria”.
Al termine del Convegno è stato distribuito il libro “Flay una storia di persone”, scritto da Luca Pagliari, che racchiude al suo interno racconti, testimonianze e contributi in un’unica storia. I giovani imprenditori si raccontano nel libro, disponibile anche in versione Ipad, per offrire al lettore una visione ricca di sfaccettature della vita imprenditoriale e privata e per ripercorrere l’iter del gruppo, costituitosi nel 2006 con lo scopo di dare spazio alle nuove generazioni di imprenditori della filiera legno-arredamento. Flay si pone infatti come obiettivo quello di raccogliere e portare a condivisione e concretezza quel patrimonio di giovani idee che è presente nelle diverse articolazioni della filiera.
Flay: concluso il terzo convegno
giovani imprenditori FederlegnoArredo
ultima modifica: 2010-11-09T00:00:00+00:00
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