Il consiglio di amministrazione di Biesse spa – società quotata al segmento Star di Borsa Italiana – ha approvato venerdì 12 novembre la relazione del terzo trimestre 2010, esaminando anche i risultati progressivi al 30 settembre.
Nel corso della medesima riunione, in considerazione delle dimissioni dell’amministratore delegato Giovanni Barra, il consiglio ha attribuito al presidente Roberto Selci le deleghe e i poteri precedentemente assegnati allo stesso Barra.
E’ ovviamente in corso la scelta di un nuovo amministratore.
Una certa soddisfazione in Biesse per il risultati raggiunti: “In questi nove mesi abbiamo progressivamente consolidato risultati senza dubbio positivi”, ha commentato Roberto Selci. “Numeri solidi che, anche se ancora lontani dal soddisfarci, che danno conferma di come Biesse sia in grado di capitalizzare al meglio la domanda riveniente dai propri principali settori di business. Siamo in particolare orgogliosi della generazione di cassa sino a qui prodotta e soprattutto dei presupposti realizzati affinché questo fenomeno continui anche in futuro. L’evoluzione dell’entrata ordini, pur in un migliorato contesto macro-economico internazionale, rimane ancora altalenante e volatile; adotteremo le necessarie soluzioni ed ogni efficace strumento operativo per stimolare i nostri mercati di riferimento. Sto definendo, insieme al management del gruppo, il nuovo Piano industriale triennale per il periodo 2011-2013 che sarà, dopo i recenti cambiamenti ai vertici della società, fortemente caratterizzato da significativi progetti riguardanti l’allargamento della rete distributiva e da importanti investimenti in ricerca e sviluppo, anche ad eventuale discapito dei risultati di brevissimo termine”.
Ma vediamo più in particolare come sono andate le cose, riportando il comunicato diffuso dal gruppo: “Per quanto riguarda i dati economici-finanziari del periodo 1/7/10-30/9/10 il Gruppo Biesse ha realizzato: ricavi consolidati netti per 69,4 milioni di euro (+31,5% rispetto allo stesso periodo 2009), un valore aggiunto di 26,9 milioni di euro (+75,3% rispetto allo stesso periodo 2009) incidenza sui ricavi 38,8% (29,1% nel 2009); margine operativo lordo (Ebitda) 2,7 milioni di euro (negativo per 3,4 milioni di euro allo stesso periodo 2009) incidenza sui ricavi 3,8%; un risultato operativo (Ebit), pari a meno 1,0 milioni (negativo per 7,5 milioni di euro allo stesso periodo 2009; risultato ante-imposte meno 2,3 milioni (negativo per 8,8 milioni di euro allo stesso periodo 2009); risultato netto meno 2,5 milioni di euro (negativo per 7,2 milioni allo stesso periodo 2009).
Conseguentemente il progressivo al 30 settembre 2010 è stato: ricavi consolidati netti 225,3 milioni di euro (+25,6% rispetto allo stesso periodo 2009); valore aggiunto 86,4 milioni di euro (+52,7% rispetto allo stesso periodo 2009) incidenza sui ricavi 38,3% (31,5% nel 2009); margine operativo lordo (Ebitda) 7,6 milioni (negativo per 11,8 milioni allo stesso periodo 2009) incidenza sui ricavi 3,4%; risultato operativo (Ebit) meno 2,7 milioni (negativo per 25,2 milioni di euro allo stesso periodo 2009); risultato ante-imposte meno 4,2 milioni (negativo per 27,8 milioni allo stesso periodo 2009); risultato netto meno 6,2 milioni (negativo per 22,1 milioni di euro allo stesso periodo 2009).
Dal punto di vista finanziario, l’indebitamento netto di Biesse al 30 settembre 2010 è stato pari a 22,7 milioni di euro, in miglioramento di 29,7 milioni di euro rispetto al medesimo periodo 2009. Nel corso del 2010 il cashflow netto è risultato positivo per 10,0 milioni interamente derivante dalla gestione caratteristica influenzato da una migliorata gestione delle diverse componenti del capitale circolante netto operativo.
Il rapporto con il patrimonio netto (gearing) ha avuto una più che positiva variazione passando da 0,40 del settembre 2009 all’attuale 0,19 (0,26 dicembre 2009).
Al 30 settembre 2010 il valore progressivo dell’entrata ordini di gruppo ha superato del 40,1% il dato relativo allo stesso periodo dell’anno precedente, con un conseguente e proporzionale aumento del backlog di produzione. Rispetto alla rilevazione della prima parte dell’anno, l’incremento della raccolta ordini ha subito una fisiologica contrazione dovuta sia alla tipica stagionalità del business che al progressivo confronto con un periodo (terzo trimestre 2009) già positivamente influenzato dalla ripresa della domanda”.