Ci pare opportuno offrire ai nostri lettori il testo del documento diffuso ieri al termine della assemblea annuale di FederlegnoArredo, che offre un preciso e prezioso quadro dell’universo imprenditoriale legato alla trasformazione del legno.
“Migliora la situazione del settore, ma è ancora presto per dire che stiamo uscendo dal tunnel perché rimangono fattori di incertezza e aree mercato e merceologiche che non sono uscite dalla crisi”. Sono queste le prime parole a commento della situazione economica del neo presidente Roberto Snaidero, la cui nomina è stata ratificata oggi ufficialmente dall’Assemblea dei soci di FederlegnoArredo, la Federazione che rappresenta l’intera filiera del legno-arredamento italiano.
I dati consuntivi riferiti al 2010 diffusi oggi dall’Ufficio Studi Cosmit/FederlegnoArredo parlano chiaro. Tutti gli indicatori dei preconsuntivi elaborati a dicembre dello scorso anno sono stati infatti rivisti al rialzo, segno che gli ultimi mesi del 2010 hanno visto una migliore performance rispetto ai primi mesi dell’anno per le aziende della filiera legno-arredamento made-in-Italy.
MACROSISTEMA LEGNOARREDO
(Valori in milioni di Euro a prezzi correnti)
|
var. % 07/06
|
var. % 08/07
|
var. %
09/08
|
2009
|
2010
|
var. %
10/09
|
Fatturato alla produzione (a)
|
4,5%
|
-5,6%
|
-18,2%
|
32.856 €
|
33.496 €
|
1,9%
|
Esportazioni (b)
|
8,4%
|
-2,0%
|
-21,9%
|
10.925 €
|
11.628 €
|
6,4%
|
Importazioni (c)
|
9,6%
|
-8,6%
|
-19,1%
|
4.244 €
|
5.059 €
|
19,2%
|
Saldo (b – c)
|
6,9%
|
5,9%
|
-24,0%
|
6.681 €
|
6.568 €
|
-1,7%
|
Consumo interno apparente
|
4,0%
|
-7,8%
|
-16,8%
|
25.944 €
|
26.712 €
|
3,0%
|
Export/fatturato (% b/a)
|
|
|
|
33,2%
|
34,7%
|
4,4%
|
Addetti
|
0,3%
|
-0,6%
|
-3,1%
|
396.964
|
389.646*
|
-1,8%
|
Imprese
|
-2,4%
|
-2,8%
|
-2,4%
|
73.618
|
73.548*
|
-0,1%
|
Fonte: Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo
* stimato a dicembre 2010
Il fatturato del Macrosistema Legnoarredo che tiene conto di tutti i prodotti della filiera, dai primi semilavorati al prodotto finito, vede infatti una crescita complessiva dell’1,9% (rispetto alla stima che a dicembre si attestava all’1,8%): ciò porta il fatturato complessivo del 2010 a 33,5 miliardi di euro. Non meno significativa la crescita delle esportazioni, che sono tornate ad aumentare a tassi interessanti: sono infatti i mercati esteri a sospingere la crescita con un aumento del 6,4% contro il crollo del 21,9% del 2009, l’anno più duro della crisi economica. Proprio per questo il presidente di FederlegnoArredo predica prudenza.
“Gli 11,6 miliardi di esportazioni registrati lo scorso anno rappresentano chiaramente un buon risultato rispetto al crollo del 2009 – commenta Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo – tuttavia per capire la situazione non si può dimenticare da dove siamo partiti. Fatto 100 quanto esportavamo nel 2007 oggi siamo 18 punti percentuali sotto quel risultato e per ogni 100 euro esportato 4 anni fa, oggi ne esportiamo solamente 82. Ciò significa innanzitutto che il recupero rapido dei mercati esteri deve rappresentare una chiara priorità per noi e per il Paese.”
In riferimento ai mercati occorre rilevare che il 2010 non ha mostrato solo segnali confortanti. Alcuni Paesi sono stati ancora negativi, come la Grecia (-19,7%), mentre altri non hanno saputo riprendere la via della crescita riconfermando i miseri risultati dell’anno precedente come Germania (secondo paese cliente +0,07%) e Russia (0,5%). Non mancano però risultati di rilievo come nel caso della Francia (primo paese cliente +8,2%), Regno Unito (+6,2%) e Stati Uniti (+8%).
“L’internazionalizzazione della nostra filiera – continua il presidente di FederlegnoArredo – è un imperativo a cui la Federazione non può sottrarsi: la ricerca di nuovi mercati esteri è una priorità assoluta, da affrontare sviluppando quelle relazioni business to business che la Federazione da tempo ha intrapreso. Molte sono le iniziative in corso, altre possono essere rafforzate e altre ancora avviate dalla Federazione anche in sinergia con Cosmit.
Le missioni imprenditoriali verso paesi emergenti, con particolare focus sull’area balcanica e mediorientale, lo sviluppo dei saloni WorldWide, a partire dall’evento che faremo a Mosca in ottobre, fino ai progetti pensati per il mercato turco, cinese e americano nel 2012, le opportunità specifiche offerte da alcuni paesi emergenti (quali ad esempio l’India o il Brasile) sono tre nostre priorità.”
Agli ottimi risultati dei mercati esteri si contrappone tuttavia un mercato interno che non dà segni chiari di ripresa e il pur buon risultato del 2010 (+3% per un totale di 26,7 miliardi di euro) non appare sufficiente a invertire la rotta di una crisi che anche nei numeri è stata molto più profonda nel biennio 2008-2009.
Il dato è poi da mettere in relazione alla ripresa della corsa delle importazioni che nel 2010 sono state pari a 5 miliardi di euro con un incremento del 19,2%. La quota dell’import sul totale dei consumi interni rimane inferiore al 20%, ma la crescita indebolisce ulteriormente il saldo commerciale (-1,7%) pur in presenza di un aumento significativo dell’export.
“La forbice che si sta aprendo tra mercato interno e mercato estero – sostiene Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo – è tutta da attribuire a una incapacità del nostro Paese di rilanciare lo sviluppo, sostenere le imprese, incentivare gli investimenti, proiettare il Paese verso una nuova stagione di crescita attraverso investimenti infrastrutturali. Senza la capacità, prima di tutto politica, di guardare al medio termine, la nostra economia non potrà ripartire e rischiare di sprofondare in un circolo vizioso di scarsa crescita e scarsi investimenti. Lo sforzo delle imprese a controbilanciare il deficit competitivo strutturale non può essere illimitato nel tempo.”
In riferimento ai due macrosistemi che compongono la filiera, gli andamenti riflettono, pur con alcune peculiarità, quello dell’intero legno-arredamento.
Per il macrosistema arredamento si ritrovano gli stessi temi congiunturali: risultati migliori del previsto, fatturato in crescita grazie alle esportazioni, ripresa in tono minore del mercato interno.
MACROSISTEMA ARREDAMENTO
(Valori in milioni di Euro a prezzi correnti)
|
2009
|
2010
|
var. %
10/09
|
Fatturato alla produzione (a)
|
20.932 €
|
21.301 €
|
1,8%
|
Esportazioni (b)
|
9.494 €
|
10.004 €
|
5,4%
|
Importazioni (c)
|
2.635 €
|
3.110 €
|
18,0%
|
Saldo (b – c)
|
6.859 €
|
6.894 €
|
0,5%
|
Consumo interno apparente
|
14.073 €
|
14.408 €
|
2,4%
|
Export/fatturato (% b/a)
|
45,4%
|
47,0%
|
3,5%
|
Addetti
|
227.227
|
222.456*
|
-2,1%
|
Imprese
|
33.145
|
33.140*
|
0,0%
|
Fonte: Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo
* stimato a dicembre 2010
Il fatturato del Macrosistema Arredamento vede infatti una crescita dell’1,8% che porta il fatturato complessivo del 2010 a 21,3 miliardi di euro. Un ottimo risultato ma si è ancora certamente lontani dai livelli pre-crisi.
La ripresa del macrosistema arriva in primo luogo da un flusso esportativo molto superiore a quanto previsto inizialmente: i mercati esteri nel 2010 hanno trainato la crescita con una variazione positiva pari al 5,4% rispetto all’anno precedente, un dato che anche in questo caso media situazioni diverse tra i singoli comparti. Molto bene sono risultati i mobili dell’area living (sale da pranzo e soggiorni, +7,3%) e le sedie (+9,5%), mentre imbottiti (-1,7%) e camere da letto (-2,1%) registrano performance negative. Complessivamente le importazioni sono tornate a crescere in modo consistente (+18%) portando il valore importato a quota 3,1 miliardi di euro. Peraltro la ripresa delle importazioni non coincide con una ripresa altrettanto consistente dei consumi interni, che pure fanno registrare un aumento ben superiore a quello degli ultimi anni. Il consumo interno si attesta a 14,4 miliardi di euro con un aumento rispetto al 2009 del 2%.
Per quanto riguarda il monte della filiera, il macrosistema legno-ediliziaarredo, occorre rilevare come la crescita del fatturato sia stata superiore a quella del valle della filiera.
MACROSISTEMA LEGNO-EDILIZIAARREDO
(Valori in milioni di Euro a prezzi correnti)
|
2009
|
2010
|
var. %
10/09
|
Fatturato alla produzione (a)
|
11.924 €
|
12.195 €
|
2,3%
|
Esportazioni (b)
|
1.430 €
|
1.624 €
|
13,5%
|
Importazioni (c)
|
1.608 €
|
1.949 €
|
21,2%
|
Saldo (b – c)
|
-178 €
|
-326 €
|
-82,7%
|
Consumo interno apparente
|
11.871 €
|
12.304 €
|
3,7%
|
Export/fatturato (% b/a)
|
12,0%
|
13,3%
|
11,0%
|
Addetti
|
169.736
|
167.190*
|
-1,5%
|
Imprese
|
40.473
|
40.407*
|
-0,16%
|
Fonte: Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo
* stimato a dicembre 2010
Il fatturato alla produzione si è attestato nel 2010 a 12,2 miliardi di euro con un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni che pure contano “solo” il 13,3% del fatturato sono cresciute del 13,5% superando i 1.600 milioni di euro. Il consumo interno, che torna alla crescita (+3,7%), rappresenta per il settore ancora l’elemento di maggiore incertezza.
“Sul fronte interno il settore soffre non solo la lenta ripresa del settore arredamento ma anche di quello dell’edilizia – afferma Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo. In ambito pubblico paghiamo ancora una strategia che non ha saputo sfruttare la crisi come occasione per rivedere la politica edilizia nazionale: troppo deboli gli incentivi alla ristrutturazione così come quelli del risparmio energetico. Troppo timidi poi i piani di finanziamento delle infrastrutture, che non sono solo un investimento sul futuro, ma avrebbero potuto sospingere l’economia in un momento tanto difficile, così come inaccettabili sono le inadempienze pubbliche in termini di pagamenti: generano incertezza e creano ostilità e pregiudizio verso la pubblica amministrazione. In ambito privato poi ha prevalso l’incertezza che questo clima economico non può che enfatizzare.”
In proiezione verso i prossimi mesi la congiuntura sottolinea ancora l’allargamento della forbice tra mercati esteri e mercato interno. Per l’intera filiera legno-arredamento, nei primi due mesi 2011 le esportazioni sono aumentate del 9% in valore, mentre al contrario il fatturato realizzato sul mercato nazionale dalle imprese italiane è diminuito del 6,6%. Si confermano Francia (+4,9% in valore) e Stati Uniti (+11,3%) i paesi maggiormente dinamici, mentre la Germania ritorna alla crescita significativa (+14,5%) così come la Russia (+17,3%).
L’indebolimento del mercato interno, invece, si fa registrare soprattutto per il prodotto finito. Infatti, se i beni intermedi sono sostenuti dalla crescita generata dal ripristino delle scorte, sono soprattutto i prodotti finiti a risentire per primi del calo dei consumi finali interni. L’indice Istat del commercio al dettaglio mostra un calo del valore mensile delle vendite di mobili-arredamento del 2,3% rispetto al marzo dell’anno precedente: uno dei decrementi più consistenti fra i prodotti non alimentari. L’indebolimento del consumo nazionale di beni durevoli emerge anche dall’indicatore Istat sulle intenzioni di acquisto dei consumatori italiani, che mostra nei primi cinque mesi del 2011 una crescita del 40% di chi non ritiene attualmente conveniente l’acquisto di beni durevoli.
“Non posso che confermare quanto affermato dalla presidente Marcegaglia: abbiamo perso troppo tempo per impostare una nuova stagione dello sviluppo – conclude il presidente di FederlegnoArredo. Se per l’intera economia possiamo parlare di dieci anni, per il nostro settore si tratta di 20 o 30 anni. Mi riferisco in particolare al nostro progetto della filiera del legno che ha l’ambizione di rivitalizzare i nostri boschi e di gestire un settore che ha un impatto diretto dal punto di vista economico, ambientale e di gestione del territorio. La nostra Road Map del 2006 è ancora drammaticamente attuale. Ciò indica che avevamo visto lontano, ma anche che i problemi indicati allora sono ancora in gran parte irrisolti e le opportunità tracciate sono ancora non pienamente sfruttate.”
Il legno-arredamento italiano:
ora spingere sullo sviluppo
ultima modifica: 2011-06-07T00:00:00+00:00
da