Pieno sostegno di Acimall alla prossima Xylexpo

Xylexpo è stato l’argomento che ha tenuto banco alla assemblea generale di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani di tecnologie per la lavorazione del legno, svoltasi a Bologna lo scorso 24 giugno. 

L’assemblea generale di Acimall ha riaffermato il totale e unanime supporto di tutte le imprese associate a Xylexpo, la biennale mondiale delle tecnologie del legno e delle forniture per l’industria del mobile che si terrà a Fieramilano-Rho dall’8 al 12 maggio 2012. L’assemblea ha dato mandato al consiglio direttivo della associazione perché faccia ricorso a tutte le energie e le risorse a disposizione al fine di garantire il pieno successo della rassegna, che da oltre quarant’anni, negli anni pari, è la più importante fiera mondiale delle tecnologie per la lavorazione del legno.
 
L’assemblea ha incaricato, inoltre, il consiglio di mettere allo studio e di attuare eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti delle aziende associate che decidessero di partecipare a manifestazioni (quale Technodomus a Rimini) in diretta ed esplicita concorrenza con Xylexpo, ritenendo tale comportamento non conforme alle norme contenute nello statuto di Acimall.
 
“Con questa presa di posizione – ha commentato il presidente di Acimall, Ambrogio Delachil’assemblea non ha inteso limitare la libera scelta dei singoli imprenditori, ma dare un forte messaggio, al fine di contrastare le sempre più frequenti e poco lungimiranti iniziative che inevitabilmente portano a un indebolimento dell’immagine del nostro settore e del nostro sistema Paese, con conseguenze che nel medio termine saranno – se non prontamente ed energicamente contrastate – di grave nocumento per l’intero comparto”.
“La nostra presa di posizione è totalmente condivisa dalla totalità delle associazioni europee dei costruttori di macchine per il legno che – attraverso la loro federazione Eumabois – hanno chiaramente espresso la volontà di partecipare esclusivamente a Xylexpo 2012, ritenendo assolutamente imprescindibile, al fine di evitare al mercato disagio e confusione, la partecipazione a un solo evento fieristico”.
 
“La bontà delle nostre scelte – prosegue Delachi – è stata prontamente confermata dalla già avvenuta adesione a Xylexpo 2012 delle maggiori aziende europee del settore, in particolare dei più importanti gruppi tedeschi, che considerano Milano una piazza irrinunciabile per lo svolgimento di una manifestazione che voglia mantenere un alto grado di internazionalizzazione, per efficacia dei collegamenti e per la razionalità del suo quartiere fieristico”.
 
Delachi ha poi riassunto lo scenario economico che Acimall si trova oggi ad affrontare, un 2010 che si è chiuso meglio di quanto ci si potesse aspettare. La produzione italiana di tecnologie per la lavorazione del legno, infatti, è stata pari a 1.542 milioni di euro, ovvero il 25,6 per cento in più rispetto al 2009. Bene anche i dati export (1.067 milioni di euro, il 21,7 per cento sui dodici mesi precedenti). Le importazioni sono state pari a 182 milioni di euro, ben il 48 per cento in più del 2009. La bilancia commerciale si assesta a 882 milioni di euro (più 17,4 per cento sul 2009) e il consumo apparente a 660 milioni (più 38,3 per cento).
 
“Un rimbalzo a prima vista consistente, ma tuttora altalenante – ha commentato Delachi –e che non ha consentito alla vostre aziende di avvicinarsi ai livelli ante crisi, cosa che è invece avvenuta per i nostri tradizionali competitors, che stanno vivendo un periodo di decisa e stabile ripresa, peraltro facilitata da un buon andamento dei loro mercati domestici.E’ vero, in poche parole, che stiamo crescendo, ma molto meno degli altri”.
 
“E’ comunque confortante – ha proseguito il presidente di Acimall – che, nonostante il disastroso triennio trascorso, il tessuto economico delle tecnologie italiane per il legno abbia dato confortanti segni di tenuta e non abbiamo assistito a quella moria di aziende che ci si poteva attendere. Ci sono state nuove acquisizioni ma, contemporaneamente, alcune esperienze di collaborazione e aggregazione non hanno dato i frutti sperati. Nel complesso il settore si presenta in questo decisivo 2011 ancora con l’energia e la voglia di “andare oltre”. Siamo comunque tutt’altro che “fuori pericolo” e questo 2011 sarà sicuramente ancora un anno estremamente difficile.
 
La tendenza positiva registrata nel 2010 – ha aggiunto Delachi – è confermata dall’andamento del primo trimestre 2011 che, secondo i dati raccolti ed elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, vedrebbe un aumento degli ordini del 20,4 per cento rispetto all’analogo periodo del 2010 (estero più 24,9 contro il più 6,3 per cento della domanda nazionale). Se facciamo però una analisi più approfondita vedremo emergere un dato sul quale riflettere. Le aziende di maggiori dimensioni, più strutturate e in grado di presidiare in contemporanea il maggior numero di mercati sono state quelle che hanno tratto più vantaggi (in termini di ordinativi) dalla ripresa in atto.
E’ ancora una volta evidente la necessità di dare forma a progetti di aggregazioni sia industriali che commerciali, grazie ai quali sarà possibile disporre delle risorse necessarie per penetrare in modo più significativo e organico nei vari mercati.
Lasciatemi fare un accenno al tema delle importazioni, sulle quali influiscono due fattori più volte sottolineati dagli analisti di Acimall: da un lato il maggior numero di macchine in arrivo dalla Cina (un flusso cresciuto di almeno il 35 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti, anche se su valori assoluti molto bassi), dall’altro l’attenzione degli operatori italiani verso la tecnologia “made in Germany”. Mi pare che ciascuno di noi possa fare le proprie considerazioni a questo proposito”.
 
Delachi ha poi accennato alla attività quotidiana della associazione, che si articola nel lavoro dell’Ufficio tecnico, nella nostra attività editoriale, nell’azione di lobby che portiamo avanti con Confindustria, Federmacchine, FederlegnoArredo, Eumabois, Vdma. “Un discorso a parte – ha aggiunto – merita l’argomento della promozione all’estero, fino ad oggi affidata a Ice che è stato abolito. Una decisione che non manca di porre alcuni grossi interrogativi, alla luce del fatto che – al momento – non si sia ancora inspiegabilmente provveduto a sostituirlo con una chiara iniziativa che sia il fulcro delle azioni a sostegno del “made in Italy” nel mondo.
Speriamo che la situazione si chiarisca al più presto, perché è assurdo che un problema di tipo tecnico sia un pericolosissimo ostacolo alla promozione delle industrie italiane nel mondo, per quanto Acimall si stia attivando per farsi carico in prima persona della erogazione dei servizi”. (l.r.)
 
Pieno sostegno di Acimall alla prossima Xylexpo ultima modifica: 2011-07-18T00:00:00+00:00 da admin