Si è svolto a Valencia, lo scorso 28 ottobre, l’Annual general meeting di Eumabois, la federazione europea che raccoglie tredici associazioni nazionali che rappresentano le più importanti imprese produttrici di tecnologie e utensili per il legno.
L’assemblea – organizzata in occasione dell’ultima edizione di Fimma-Maderalia – ha lavorato su una agenda particolarmente impegnativa. Dopo i ringraziamenti per l’ospitalità ai vertici della associazione spagnola Afemma e il saluto di rito ai presenti, il presidente Eumabois Franz-Josef Buetfering ha dato il benvenuto ai nuovi delegati Ivano Coral ed Erich Zeller, in rappresentanza delle assocazioni italiana ed elvetica, quest’ultimo chiamato a far parte anche del board di Eumabois al posto del dimissionario Niels Erik Lundvig.
Il presidente di Eumabois ha poi dato annuncio del nuovo, ulteriore allargamento della federazione, che ha accolto l’associazione ucraina Uwma, rappresentata a Valencia dal presidente Vasyl Masyuk. Con questo nuovo ingresso sono oggi 14 le associazioni che siedono attorno al tavolo della federazione europea.
Nuovi ingressi anche nel calendario fieristico Eumabois. Come è noto, da sempre la federazione si impegna in prima persona perché il settore non sia preda di un inutile proliferare di eventi, concedendo il proprio patrocinio a rassegne che rispondano a determinati requisiti. Del World Exhibitions Network di Eumabois fanno da oggi parte altri due appuntamenti, ovvero la Holz-Handwerk di Norimberga (Germania) e la Internationale Holzmesse di Klagenfurth (Austria).
Buetfering ha dato lettura della propria relazione che, come tradizione, apre i lavori della assemblea annuale. “Permettetemi di dire che mai come di questi tempi abbiamo tutti bisogno di credere in ciò che facciamo”, ha esordito. “Il settore ha bisogno di visione, di progettualità, di capacità di guardare al futuro. Sappiamo bene come il presente ci costringa a essere estremamente concreti, legati alla quotidianità, ma sono personalmente convinto che il dovere di una associazione come Eumabois sia anche quello di guardare oltre, di dare un respiro diverso a ciò che pone in essere per non perdere di vista i grandi scenari. Dunque un invito per tutti noi a essere estremamente attenti a ciò che ci circonda hic et nunc, ma anche di non abbandonare quella capacità di credere nelle sensazioni, di creare delle emozioni che sono il senso profondo dell’essere imprenditori”.
Non poteva mancare un accenno all’andamento economico del settore che, per quanto abbia registrato una certa ripresa nel 2010 e nella prima parte del 2011 non ha certo permesso all’industria delle tecnologie per il legno di tornare ai livelli pre-crisi, per quanto non si può negare una certa soddisfazione di fronte al dato che “… dei circa 7 miliardi di euro a cui il commercio internazionale di tecnologie è arrivato nel 2010 ben il 56,2 per cento è stato generato da imprese che fanno capo a Eumabois”.
Qualche nota sul capitolo fiere: dalla vitalità dell’ultima edizione di Wood Processing Machinery e Intermob a Istanbul all’attesa per la prossima edizione della Holz-Handwerk/Fensterbau di Norimberga, (“… appuntamento biennale che vede crescere la propria importanza di anno in anno”, ha commentato Buetfering), senza tralasciare Xylexpo. “I colleghi italiani stanno lavorando intensamente perché la prossima edizione confermi pienamente il ruolo di appuntamento più importante degli anni pari”, un impegno condiviso da Eumabois, che ha ribadito ancora una volta il pieno e totale supporto all’evento milanese.
Buetfering ha poi concluso la sua relazione offrendo alcuni importanti spunti di riflessione e di approfondimento: “Le tecnologie stanno cambiando e le macchine per il legno saranno diverse: più “green” sotto ogni punto di vista, capaci di consumare anche il 30 per cento di energia in meno a parità di efficacia. Saranno sempre più flessibili e con livelli di automazione ancora più elevati: la fabbrica automatica o la “one man factory” oggi sono concetti diffusi, non una sorta di sogno di là da venire. Tecnologie che richiederanno investimenti sempre più contenuti, soluzioni che occuperanno meno spazio, costruite con strutture standardizzate dove verranno montati aggregati anch’essi standardizzati e fortemente industrializzati, ma comunque capaci di garantire all’operatore qualsiasi risultato possa desiderare. E con un travaso di tecnologie dalle serie di fascia più alta verso il basso: impianti che già oggi possono essere comandati con un semplice touch screen da chiunque. E forse proprio su questo aspetto dovremmo concentrare un poco della nostra attenzione, su queste macchine che non richiederanno più dei falegnami, delle persone che conoscano il legno o i suoi derivati, ma tecnici in grado di premere un pulsante. Un cambiamento di cui forse oggi non cogliamo pienamente la portata…”.
Molti i punti toccati all’intervento del presidente di Eumabois e ancora di più i temi affrontati nel dibattito che ne è seguito: dalla attività del Tool Group ai programmi di lavoro su alcuni aspetti tecnici (Tool Group, Iso Standardization, Machinery Directive-Tc 142, Ontario Pre start and Safety review, normative in Quebec) di particolare rilevanza per i costruttori europei.
Sono ora 14 le associazioni
che fanno capo a Eumabois
ultima modifica: 2011-11-23T00:00:00+00:00
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