Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa finale della manifestazione veronese.
A Veronafiere si è conclusa il 26 febbraio l’8a edizione di “Progetto Fuoco”, la mostra internazionale riconosciuta ormai sia dagli operatori professionali sia dalle altre manifestazioni di settore europee, quale leader mondiale tra le fiere specializzate in impianti e attrezzature che producono calore ed energia dalla combustione della legna.
I cinque padiglioni e l’area esterna della fiera sono stati visitati da oltre 70mila visitatori con un aumento di oltre il 10 per cento rispetto all’edizione precedente (con più del 20 per cento nei primi tre giorni riservati ai professionisti del settore e col raddoppio dei visitatori esteri (oltre 6mila).
Grande è la soddisfazione di Ado Rebuli, presidente di Piemmeti, segreteria organizzativa della manifestazione, “Risultato superiore alle più rosee aspettative soprattutto in questa fase congiunturale difficile per il Paese: segno che il settore sa esprimere interessanti proposte alternative per il risparmio energetico, per la sicurezza e per l’ambiente” e di Ettore Riello, presidente di Veronafiere “l’edizione 2012 ribadisce il ruolo di Progetto Fuoco quale manifestazione leader a livello internazionale. Lo dicono i dati relativi alle presenze che hanno fatto segnare un incremento del 15 per cento degli espositori e del 10 per cento dei visitatori.”
Bella, facile da visitare, spettacolare: i 554 espositori hanno infatti messo in luce nei loro stand i prodotti di punta, dal caminetto triangolare di design alla stufa tradizionale in ceramica. Particolare imponenza di mezzi ed attrezzature ha assunto il settore delle macchine agroforestali e per la lavorazione del pellet: per la prima volta si sono viste anche autobotti per il trasporto a domicilio del combustibile legna.
Ciò che rende unico nel suo genere Progetto Fuoco é il grandioso impianto di aspirazione fumi ampliato e potenziato negli anni, tanto da coprire (unico caso al mondo di quartiere fieristico) ben quattro padiglioni, dando modo ai visitatori di vedere accesi quasi 250 tra stufe e caminetti.
La biennale veronese è stata motivo di verifica della qualità raggiunta dal settore qui rappresentato dai marchi internazionali più prestigiosi. Ed è giusto che la capitale mondiale sia considerata Verona (dov’è nato Progetto Fuoco) dal momento che l’Italia è in testa a livello mondiale per produzione di stufe e caminetti (giro d’affari un miliardo di euro prodotto da 200 aziende che nel 60 per cento dei casi hanno sede in Veneto e Friuli) mentre sono in tutto 13.600 le imprese dell’intera filiera con 34.600 addetti e un fatturato di 5 miliardi di euro; e dato che l’Italia è primo importatore mondiale di legna da ardere e leader europeo per consumo di pellet (con 20 milioni di tonnellate di biomassa legnosa nel 2012).
Un interesse, quello per la combustione a legna, dettato dall’esigenza di risparmiare sulla bolletta termica, di “ripulire” l’atmosfera e di riscaldare gli ambienti domestici con un calore più salubre arredando casa con soluzioni di raffinato design. Per ottenere questi risultati, gli italiani che oggi hanno 5.900.000 impianti domestici a legna (1.500.000 le stufe a pellet), dimostrano di avere sempre più chiaro il confronto tra i costi dei vari combustibili: il più caro resta il gpl (182 euro per MWh termico prodotto), seguito da gasolio (113), pellet (47), legna da ardere (33) e cippato (30). Sul fronte delle emissioni in atmosfera, nei numerosi tra convegni, workshop, seminari e incontri tecnici che hanno coinvolto in Fiera oltre1.100 partecipanti, si è molto discusso di qualità dell’aria e dell’importanza di ammodernare i vecchi impianti: i più nuovi e sofisticati infatti rispondono alle sempre più restrittive normative europee e propongono attrezzature in grado di raggiungere anche rendimenti termici del 90-95%. Non sfugge poi ai più attenti che le direttive comunitarie impongono all’Italia un aumento dell’impiego di biomasse legnose entro il 2020 per aumentare l’uso di energie rinnovabili; e che il “conto energia” di imminente entrata in vigore, premierà chi passerà da vecchie caldaie a gasolio-carbone-biomassa a nuove altamente performanti e quindi ecologiche ed economiche; tali da diminuire oltretutto la dipendenza dell’Italia dai combustibili fossili stranieri.
Rinnovare il parco energetico di famiglie ed enti locali, si è detto nei convegni internazionali promossi in collaborazione con Aiel, associazioni di categoria e Università di Padova, significa oltretutto creare nuova occupazione all’interno della filiera: da chi disbosca a chi tratta il legname, dai produttori di impianti ai manutentori.
Il prossimo appuntamento con Progetto Fuoco sarà alla Fiera di Verona nel 2014.
70mila presenze a “Progetto Fuoco”
ultima modifica: 2012-03-01T00:00:00+00:00
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