Fin dagli anni Novanta la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e la Provincia autonoma di Trento collaborano con gli enti locali (Asuc-Amministrazioni separate dei beni di uso civico e Comuni), per organizzare le vendite di legname all’imposto su strada, contribuendo così a incentivarne la commercializzazione e a valorizzare la risorsa boschiva locale. Tra le iniziative che l’Ente camerale ha attivato più di recente, rispondendo al duplice scopo di valorizzare le essenze pregiate del patrimonio boschivo locale e di favorire il lavoro di ricerca degli imprenditori interessati al reperimento di materiale di alta qualità, spicca l’organizzazione delle aste di legname nobile. Il prossimo 21 febbraio, con inizio alle ore 10.00, presso la Federazione provinciale degli allevatori, in Via delle Bettine, 40 a Trento,è in programma la terza edizione della vendita di materiale ligneo di pregio, organizzata in collaborazione con il Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento – già partner fin dalla prima asta – che anche quest’anno, sarà ospitata nella sede della Federazione provinciale allevatori di Trento. Gli operatori del settore avranno l’opportunità di verificare in prima persona il grado di qualità dei tronchi disponibili, di valutarne le caratteristiche e le possibilità di impiego, di acquistare direttamente la materia prima. Anche quest’anno saranno messi all’asta non solo singoli tronchi di legname di risonanza ma anche lotti minimi (4-5 tronchi) di legname della stessa specie e provenienza. Il materiale ligneo posto in vendita vanterà varie specie pregiate quali l’abete rosso, anche con caratteristiche di risonanza, il larice, il pino cembro, l’abete bianco. La decisione di riproporre un’iniziativa di questo tipo risiede nel successo riscontrato nelle prime due edizioni. Nell’edizione più recente, quella dello scorso 22 febbraio, in totale erano a disposizione dei partecipanti dell’asta 40 lotti per un totale di 120 tronchi, sia di conifere (abete rosso di particolare qualità, abete rosso di risonanza, abete bianco, larice, pino cembro, pino silvestre) che di latifoglie (rovere, castagno, olmo e tiglio). Circa 200 persone avevano partecipato all’evento, tra candidati acquirenti, tecnici, custodi forestali e studenti di scuole professionali agro-forestali, molti dei quali provenienti da fuori provincia. Al successo di pubblico è seguito lo scorso febbraio un ottimo successo nella vendita: è stato acquistato il 95 per cento dei lotti in asta, con rialzi medi di circa il 10-20 per cento rispetto alla base d’asta e con singoli lotti particolarmente apprezzati. Il rialzo più alto è stato del +71,67 per cento per un tronco di abete rosso, passato da 120 a 206 euro/mc, un tronco di risonanza per violini e viole da 43 cm di diametro è passato invece da 500 a 600 euro/mc e alcuni lotti di pino cembro con un prezzo base di 200 venduti a 301 euro/mc. Come nelle scorse vendite, i materiali saranno accuratamente selezionati e la gran parte di solito risulta certificata Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes ossia il Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale). Erano rappresentate numerose tra le essenze nobili disponibili sul suolo provinciale come abeti rossi di alta montagna, sempre con caratteristiche di risonanza, abeti bianchi, larici, pini cembri, cedri, faggi, frassini, tigli e roveri. Quella dell’asta è una formula commerciale che prende spunto da esperienze d’Oltralpe, diffuse soprattutto in Francia, Svizzera e Germania. In Baviera – ad esempio – le aste di legname di pregio, organizzate da soggetti pubblici e privati, sono occasioni di festa per la comunità. Esse assumono contorni che oltrepassano il semplice aspetto economico e coinvolgono scuole e bande di paese fino a diventare un momento di socialità. La competizione fra i proprietari per chi spunta il prezzo migliore trasforma l’asta in un vero e proprio evento che ha radici profonde nelle tradizioni locali, particolarmente sentito anche in funzione dell’altissimo pregio del materiale che spesso comprende tronchi – solitamente di rovere – che vantano fino a 400 anni d’età. Il valore dei prodotti offerti e l’ampia partecipazione popolare aiutano anche ad accentuare il senso di appartenenza della comunità al territorio e alimentano il rispetto per il bosco quale patrimonio collettivo dall’alto valore socioculturale oltre che economico. Il successo dell’iniziativa conferma come l’asta del legno di pregio costituisca una forma efficace di valorizzazione dell’eccellenza boschiva trentina e di diffusione di una maggiore consapevolezza dell’importanza, non solo paesaggistica, ma anche economica dei nostri boschi.
Asta legname trentino di pregio
Asta legname trentino di pregio
ultima modifica: 2013-10-22T00:00:00+00:00
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