Si preannuncia una ottima edizione della biennale internazionale, grazie a una decisa inversione di rotta del clima economico ma anche a una più generale “comunione di intenti” in ambito Acimall. Ne parliamo con Lorenzo Primultini.
Lorenzo Primultini è il presidente di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei suoi derivati. Riconfermato nella sua carica agli inizi di luglio, ha davanti a sè un nuovo triennio per portare avanti il cammino di rinnovamento intrapreso non solo in ambito associativo, ma anche per quella che è certamente la sua espressione più importante e riconosciuta. Stiamo ovviamente parlando di Xylexpo, rassegna internazionale che quest’anno festeggia i cinquant’anni in un clima decisamente più positivo rispetto al passato.
Una chiacchierata a 360 gradi per fare il punto dopo la pausa estiva per il prossimo “anno scolastico”!
Presidente, cosa ne dice: partiamo da Xylexpo?
“Volentieri. Xylexpo è sicuramente uno dei punti focali della nostra attività perché, non dimentichiamolo, ci permette di poter disporre dei fondi necessari per portare avanti quello che è il compito prioritario della nostra associazione, ovvero la promozione del “made in Italy” nel mondo. Anzi, ne è certamente un pilastro fondamentale! La nostra rassegna è innegabilmente un punto di riferimento a livello internazionale, non solo per i visitatori che da sempre vengono a Milano, ma anche per gli espositori che affiancano la nostra offerta nazionale. In questi cinquant’anni e più di storia abbiamo declinato – come del resto avviene per tutte le fiere del mondo – il ruolo di “vetrina privilegiata dell’industria italiana” con la consapevolezza che non può esistere un evento fieristico vincente se non vi partecipa l’intera offerta mondiale”.
Una fiera che ha indubbiamente attraversato qualche momento difficile….
“… esattamente come il mercato italiano: sappiamo bene che le fiere sono una espressione del mercato in cui si svolgono. Però voglio subito dire che l’ultima edizione aveva già segnato una inversione di rotta forte, percepita e riconosciuta da tutti. Un circolo virtuoso che aveva preso il via, a dire il vero, già dal 2014, quando alle prime avvisaglie più consistenti di una domanda di tecnologie più propensa agli investimenti si era affiancata l’attesa decisione dei gruppi Biesse e Cefla di tornare a esporre a Milano. Fu una buona edizione, che vide un aumento considerevole dei visitatori rispetto alla nostra “edizione horribilis” del 2012. Una edizione che ci fece comprendere che Xylexpo svolgeva ancora un ruolo significativo e che ritengo contribuì alla scelta di Scm Group di essere nuovamente dei nostri nel 2016. E quando si lavora insieme, quando si opera per cogliere ogni opportunità che il mercato può presentare i risultati non mancano… ma guardiamo al futuro, alla prossima Xylexpo 2018: siamo in piena fase di assegnazione degli spazi e di progettazione dei “contorni” dell’evento, otto mesi che saranno estremamente intensi perché vogliamo che questo trend positivo non solo continui, ma sia ulteriormente rafforzato. Possiamo già trarre qualche precisa indicazione sugli espositori: al 30 settembre la richiesta di spazi era significativamente aumentata rispetto alla stessa data di due anni fa. Sono certamente i “grandi” a contribuire in modo più evidente a questa crescita dimensionale, per quanto ci siano molte realtà di medie e anche di piccole dimensioni che hanno già confermato la volontà di poter disporre di stand più grandi. A questo contribuisce la situazione economica generale, e del nostro settore in particolare, indubbiamente improntata al bel tempo: il mercato italiano si sta dimostrando attento al bene strumentale in generale e alle tecnologie per il legno e questo non può che essere un forte richiamo per tutti coloro che offrono tecnologie. Dopo un decennio di “incertezze”, durante il quale gli investimenti in beni industriali, in processi produttivi, sono stati ridottai al minimo, è ora indispensabile rinnovare il proprio “parco macchine”.
In questo scenario si calano gli effetti degli incentivi attuati dal Governo italiano, che fungono da moltiplicatori. Mi riferisco alla ben nota “Legge Sabatini”, che offre interventi sugli interessi per i finanziamenti stipulati per l’acquisto di tecnologie, piuttosto che il “Superammortamento”, già attivo nel 2016 e riproposto anche nel 2017, uno strumento che permette alle imprese di portare in ammortamento il 140 per cento del valore del bene acquistato. Non da ultimo – per quanto questo provvedimento coinvolga soprattutto la grande industria, la fascia più alta del mercato – l’“Iperammortamento”, provvedimento in piena ottica “Industria 4.0” che porta al 250 per cento del valore del bene acquistato la cifra ammortizzabile, a patto che si tratti di tecnologie connesse in rete e, più in generale, rispondano ai criteri di una industria non più basata solo sul “fare”, ma sulla gestione integrata di un flusso di informazioni, un dialogo con l’intero sistema produttivo che sia all’’interno o all’esterno dell’azienda”.
Misure che, ovviamente, diventano un vantaggio per i costruttori…
“… e non solo per quelli italiani, ma per chiunque: e le garantisco che si tratta di misure che i costruttori di tutto il mondo conoscono molto bene, di cui hanno compreso la portata. Una spinta in più per Xylexpo, vetrina di un terreno decisamente più fertile che in passato!
Tornando alla fiera possiamo dire che i grandi gruppi tedeschi hanno già perfezionato la loro presenza nella nostra fiera con spazi sensibilmente maggiori rispetto alla passata edizione, a cui si aggiungono i ritorni di aziende che negli anni scorsi avevano scelto di guardare al mercato italiano – e, dunque, anche a Xylexpo – da una maggiore distanza…
La Germania sta dunque mostrando una nuova attenzione all’Italia, anche se devo dire che i costruttori tedeschi hanno sempre sostenuto Xylexpo, riconoscendola come fiera di riferimento per il mercato italiano e il Mediterraneo. Ci hanno seguito sia a livello di singole aziende che di istituzioni del settore: ne è una nuova dimostrazione l’invito di Vdma, i nostri omologhi tedeschi, a presentare la nostra fiera a fine novembre, in occasione di un evento che organizzano per l’industria di settore, invito graditissimo e che non mancheremo di contraccambiare”.
Presidente, la sentiamo decisamente ottimista…
“Oggettivamente ottimista: Xylexpo ha una caratterizzazione precisa, che la pone al di sopra del confronto con altre fiere che si svolgono nei mesi immediatamente precedenti. Abbiamo peculiarità disegnate non dalle nostre strategie, ma piuttosto dalle scelte del mercato, che ci hanno portato a configurare un appuntamento incentrato più sulle tecnologie e le soluzioni per la seconda lavorazione; una vera e propria “specializzazione”. Mi creda: per un imprenditore impegnato, come lo sono io, nella produzione di macchine per il tronco e la segheria non è proprio la migliore delle possibilità, ma sarò ovviamente a Xylexpo, perché avrò certamente modo di incontrare i miei clienti che non mancheranno di venire a Milano. Una rassegna che si ripresenta al suo appuntamento biennale in gran spolvero; aggiungo che ci attendiamo anche di ottenere ottimi risultati sul fronte proprio dei visitatori da tutto il mondo. Xylexpo è sempre stata molto attraente per gli operatori stranieri, con una quota di internazionalità che è sempre stata attorno al 30 per cento, anche nelle edizioni più difficili”. “Offro ai lettori di Xylon International – prosegue Primultini – un’altra anticipazione: visto l’ottimo andamento delle adesioni, piacevolmente superiori alle nostre attese, stiamo valutando la possibilità di poter disporre di spazi maggiori, perché potremmo trovarci nei mesi immediatamente precedenti l’apertura dei cancelli senza la possibilità di accogliere chi ce lo chiede o di gestire al meglio la collocazione degli espositori, seguendo criteri e logiche che rendano la visita più agevole ed efficace. Nel 2016 avevamo scelto di condensare la nostra rassegna in tre padiglioni, sfruttando ogni centimetro disponibile: se il trend delle adesioni e soprattutto delle richieste di spazio continua a essere quello delle passate settimane credo dovremo prendere una decisione significativa al più presto”.
E intanto…
“… intanto lavoriamo alla definizione di tutte le attività di “contorno”: stiamo definendo una ricca campagna di comunicazione e un “road-show” che ha avuto già due tappe a Poznan, in occasione di Drema, e a Brno (WoodTec), prima degli appuntamenti a Wms Toronto e alla Woodex di Mosca. Organizzeremo la ormai abituale conferenza stampa internazionale di gennaio e stiamo disegnando una serie di iniziative all’interno della fiera, fra cui il nostro XIA-Xylexpo Innovation Award, alcuni interventi sulla “cultura del legno” e il ritorno della “Xylexpo Arena”, una attività a cui abbiamo dato il via nella edizione 2010 e che quest’anno alcune aziende di stanno chiedendo di riproporre”.
Insomma, una buona Xylexpo in una gran bella stagione per il settore…
“Potremmo dire così, con un pizzico di entusiasmo. E’ una stagione certamente serena, per i motivi che ho detto, una stagione di aperta e fattiva collaborazione anche in ambito Acimall, la nostra associazione. La composizione del nuovo consiglio, con la vicepresidenza di Luigi De Vito di Scm Group e di Raphael Prati di Biesse Group, riflette un settore che vede piccole, medie e grandi imprese tese al raggiungimento di un obiettivo comune, ovvero il primato del “made in Italy”. Un consiglio che ritengo rappresentativo, forte, capace di portare avanti temi e istanze che potrebbero rivelarsi decisive per un comparto comunque strategico dell’industria italiana dei beni strumentali”.
“E parlando di consiglio – ha proseguito Primultini – non posso non ricordare anche un aspetto doloroso per tutti noi, ovvero la scomparsa di Giampiero Mauri. Più di molti altri ha sempre creduto nella associazione e mai in modo “comodo” o accondiscendente, ma esprimendo le sue idee con forza e determinazione. Non a caso è rimasto in consiglio anche durante la fase di profondo cambiamento della nostra associazione, fortemente voluto da una consistente parte degli associati per la sua integrità e per la sua volontà di agire il più concretamente possibile a sostegno di un settore di cui è stato indubbiamente un grande protagonista”.
A cura di Luca Rossetti