Scm Group e NiEW, società di business design e customer experience specializzata nell’ambito industriale, ottengono un importante riconoscimento per l’industria e il design italiano: il progetto di interfaccia uomo-macchina “Maestro Active” si è aggiudicato il premio “RedDot Award” nella categoria “Brands & Communication Design 2019”.
La giuria del concorso, alla sua 65esima edizione, ha riconosciuto l’alto livello di design, innovazione e creatività del prodotto “made in Italy” a seguito della scrupolosa valutazione di oltre 8mila progetti internazionali candidati nelle diverse categorie.
“Maestro Active”, che si era già aggiudicato nel febbraio 2019 una menzione speciale al German Design Award, è la realizzazione da parte di NiEw di un concept del sistema operativo corporate in grado di essere declinato su tutte le linee di prodotto e i dispositivi Scm Group, in chiave Industria 4.0 e Industrial IoT. L’obiettivo è, infatti, quello di creare un’unica interfaccia trasversale a tutte le tecnologie del Gruppo, che oltre a rispondere ai più innovativi requisiti del design IT contemporaneo, consenta a qualsiasi operatore, indipendentemente dalla lingua, dal background culturale e dall’esperienza professionale, un approccio diretto e confidente con macchine anche molto diverse tra loro. L’interfaccia si adatta alle caratteristiche dell’utente in termini di lingua, computer literacy e complessità di informazioni, fornendo anche suggerimenti per un efficace utilizzo della macchina.
La cerimonia di premiazione dei Red Dot Awards 2019 si è tenuta il primo novembre durante una serata di gala alla Konzerthaus di Berlino di fronte a una platea di circa 1.400 ospiti internazionali.
L’interfaccia “Maestro Active” è stata anche protagonista come case study del progetto europeo Inclusive volto a sviluppare per l’industria manifatturiera sistemi di automazione configurabili a seconda delle caratteristiche dell’utente. Sistemi dove la macchina arriva ad adattarsi alle capacità dell’operatore rendendo sempre più semplice e piacevole la sua esperienza d’uso e aprendo, in prospettiva, anche nuovi scenari oggi forse impensabili, come la possibilità di integrare persone svantaggiate e con limitate capacità fisiche o cognitive. Il progetto, che ha visto Scm Group tra i dieci partner coinvolti da tutta l’Ue, è finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon 2020 e si è concluso a fine settembre 2019.