“Fin dal primo giorno la nostra organizzazione ha risposto all’emergenza in modo strutturato e proattivo. Abbiamo affrontato la crisi adottando le misure precauzionali previste dagli Emirati Arabi Uniti per prevenire la diffusione del Covid-19…
Rahul Ranka
assistant project manager WOODSHOW (Dubai, Uae)
www.woodshowglobal.com
- Come avete reagito a questa emergenza?
“Fin dal primo giorno la nostra organizzazione ha risposto all’emergenza in modo strutturato e proattivo. Abbiamo affrontato la crisi adottando le misure precauzionali previste dagli Emirati Arabi Uniti per prevenire la diffusione del Covid-19, fra cui la riprogrammazione dei nostri appuntamenti Wood Show. Dopo aver consultato i nostri partner ed espositori principali, abbiamo deliberato di riprogrammare la data di svolgimento di Dubai WoodShow 2020 da marzo a giugno, per tutelare la salute e la sicurezza di tutti. Poi abbiamo sviluppato strategie per gestire la continuità operativa, riducendo al minimo le interruzioni, adeguandoci all’evolversi della situazione e risolvendo le sfide operative. In questo momento stiamo mettendo in atto una forte strategia di comunicazione attraverso diversi canali, fra cui il nostro sito web e i social network, per assicurarci di coinvolgere il nostro pubblico e tutti gli attori interessati con frequenza regolare, diffondendo aggiornamenti e informazioni utili sull’industria del legno e su come sta affrontando la situazione. Abbiamo anche investito in tecnologie e infrastrutture per agevolare il telelavoro e la collaborazione virtuale del nostro team, al fine di tutelare anche il loro benessere. Infine ci assicuriamo di rispettare sempre le norme e le linee guida del governo per la salute e la sicurezza, per proteggere i nostri dipendenti e i nostri clienti, proseguendo al tempo stesso l’attività e costruendo la nostra resilienza in questa pandemia.”
- Che cosa, a vostro avviso, sta cambiando o cambierà in modo radicale?
“È innegabile che questa pandemia mondiale abbia colpito la maggior parte delle aziende e delle industrie in tutto il mondo, per non dire tutte. Nel complesso questo fenomeno sta cambiando le prospettive dell’economia mondiale e del mercato azionario. Le chiusure di stabilimenti e l’impennata nella disoccupazione contribuiscono ad alimentare l’ansia delle persone. Tuttavia, siamo molto ottimisti che questi effetti negativi avranno una breve durata. Per la maggior parte delle aziende si tratta di cambiare l’operatività presente, molti stanno lavorando da casa e si affidano alle tecnologie digitali per comunicare e collaborare. Personalmente ritengo che stia cambiando anche la nostra visione della vita e della nostra vulnerabilità. In futuro ci possiamo aspettare molti cambiamenti e sviluppi, a seconda di come la società e i Paesi risponderanno a questa crisi e alle sue ripercussioni. Prepararsi è la chiave per sopravvivere nel mondo dopo il Covid-19. Le aziende deve essere attrezzate per gestire potenziali crisi e minacce. Nel complesso si spera che le aziende sfruttino questa lezione per rafforzare la loro struttura e la loro gestione e che le persone coltivino relazioni migliori e adottino uno stile di vita più sensato.”
- Che cosa le autorità e tutti noi dovremmo fare?
“Penso che le autorità nei vari Paesi stiano facendo del loro meglio per contenere la diffusione del Covid-19 e proteggere il benessere delle persone, con misure come la sospensione del traffico aereo, il controllo dei confini e le limitazioni agli ingressi. Gli Emirati Arabi Uniti, in particolare, hanno adottato misure rigorose per combattere l’epidemia, ordinando a tutti di stare in casa, chiudendo le attività commerciali e lanciando campagne di sanificazione per controllare la diffusione del Coronavirus. Gli EAU hanno anche approntato pacchetti di sostegno all’economia per diversi miliardi, per sostenere le imprese e i professionisti colpiti dalla pandemia, oltre a sussidi per il pagamento delle bollette di luce e acqua, alla sospensione dei canoni di affitto per sei mesi, per citare alcuni esempi. Come cittadini responsabili dobbiamo garantire la nostra piena collaborazione per combattere il Covid-19. Dobbiamo seguire le norme di salute e sicurezza dettate dai responsabili del sistema sanitario, nonché le regole del governo per proteggere noi stessi e le nostre famiglie, oltre naturalmente a chi combatte in prima linea.”