Bau, la fiera mondiale per l’architettura, i materiali e i sistemi, non alza bandiera bianca e conferma l’evento previsto dall’11 al 16 gennaio 2021 all’Exhibition Center di Monaco. Secondo Messe München, che organizza la fiera, le prospettive restano buone e l’ottanta per cento dello spazio espositivo risulta già assegnato, nonostante alcuni grandi marchi si siano defilati per l’emergenza.
“Le prenotazioni per Bau sono eccellenti”, sottolinea Reinhard Pfeiffer, vice presidente del consiglio direttivo di Messe München. “La domanda è particolarmente elevata soprattutto da parte degli espositori esteri e sono certo che l’attività commerciale continuerà ad aumentare di ritmo dalla fine dell’estate”.
Parole decisamente in controtendenza con il clima generale e soprattutto con le scelte arrivate fino a questo momento dalla Germania, ma che trovano in pieno accordo Dieter Schäfer, ceo della società tedesca. “È giunto il momento di tornare a incontrare i nostri clienti, sia quelli storici. Sia coloro i quali si stanno avvicinando adesso alla nostra realtà. Nessun formato digitale potrà mai sostituire il contatto umano ed è giunto il momento di ripartire. L’economia ne ha bisogno, come tutti noi del resto”.
“Questa pandemia avrà un effetto anche sul nostro ambiente, su come viviamo negli edifici, su come viviamo nelle nostre città. Bau sarà una grande opportunità per ripartire, per confrontarsi su quello che per tutti noi dovrà essere un nuovo risveglio”, ha dichiarato Christine Degenhart, presidente della Camera degli architetti bavarese, a cui fa eco il professor Norbert Gebbeken, presidente della Camera degli ingegneri civili: “La prossima edizione di Bau avrà un valore molto importante. Il nostro modo di lavorare cambierà a causa del “Covid-19” e questa sarò un’ottima occasione per confrontarci”.
Bau, quindi, si farà, seppure con le dovute e doverose precauzioni. All’insegna del distanziamento sociale, dell’igiene e dell’assoluta tracciabilità dei partecipanti, in modo tale da ridurre al minimo la probabile lunga coda della pandemia. Mascherine sul viso (probabilmente), stand per la disinfezione (sicuramente) e la necessità di ripartire. La scommessa (speriamo vincente) di Bau.30