Si è da poco tenuta l’assemblea generale di Ucimu – Sistemi per Produrre – l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazioni – durante la quale, oltre alla presentazione dei numeri del 2019 e 2020, c’è stato il passaggio di consegne tra il presidente uscente, Massimo Carboniero, e il suo successore, Barbara Colombo, amministratore delegato di Ficep e prima donna alla guida dell’associazione.
I NUMERI 2019
Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro Studi e Cultura di Impresa di Ucimu, nel 2019 la produzione di macchine utensili ha registrato un calo del 3,8 per cento rispetto al 2018, attestandosi a 5.890 milioni di euro. Un calo dovuto alla riduzione delle consegne sul mercato interno (6,5 per cento in meno rispetto all’anno precedente, per un totale di 2.528 milioni di euro) e in parte anche all’export (meno 1,7 per cento, per un totale di 3.364 milioni di euro).
A livello di esportazioni in particolare, se Germania e Cina hanno ridotto i loro acquisti dal Belpaese (rispettivamente del 4,7 e dell’11 per cento), Stati Uniti, Francia e Russia li hanno incrementati (rispettivamente del 19, 2,8 e 19,4 per cento), portando così ad avere sì una flessione, ma decisamente inferiore rispetto a quella del mercato interno.
In calo anche il consumo (meno 7,5 per cento e un valore totale che si attesta sui 3.970 milioni di euro) dopo quattro anni consecutivi di crescita.
2020-2021
Se i numeri del 2019 hanno mostrato i sintomi di una contrazione, quelli del 2020 disegnano i contorni della pandemia che ha stretto il mondo nella sua morsa. Le previsioni elaborate dal Ucimu ipotizzano un calo, nel 2020, del 34,6 per cento nella produzione di macchine utensili, con l’export ridotto del 27,2 per cento e i consumi interni del 43,3 per cento. Numeri, purtroppo, eloquenti. Se il 2020 – anche alla luce delle nuove restrizioni – difficilmente avrà netti miglioramenti entro la fine dell’anno, le previsioni per il 2021 sono decisamente più “rosee”. La domanda mondiale, secondo l’istituto econometrico Oxford Economics, crescerà del 15,1 per cento, inaugurando un triennio di crescita costante, che la riporterà a un totale di 68,8 miliardi di euro nel 2024. In particolare, l’Italia conscerà, sempre secondo questo studio, un incremento del 38,2 per cento rispetto al 2020.
“Per questa ragione – ha commentato il past president di Ucimu Massimo Carboniero – occorre un piano ragionato di intervento a stimolo e sostegno degli investimenti in nuove tecnologie di produzione. È importante che il processo di trasformazione digitale in atto continui e raggiunga anche quelle imprese che fino ad ora sono rimaste escluse. In questo senso il Recovery Fund varato ora dall’Europa è la migliore e più grande occasione per scegliere la via della crescita e dello sviluppo del nostro paese. Alle autorità di governo chiediamo di ragionare attentamente sull’utilizzo e l’allocazione delle risorse che spettano al nostro paese, affinchè sia data precedenza ai reali attivatori della crescita del sistema economico del paese. È questo il caso dei provvedimenti per l’innovazione e la competitività. Occorre proseguire, ben oltre il 2020, con il Piano Transizione 4.0 che di fatto permette il credito di imposta sui macchinari acquisiti nell’anno in corso”.
Numeri, ma non solo. L’assemblea generale, come abbiamo già accennato, ha deciso che il suo nuovo presidente sarà Barbara Colombo, amministratore delegato di Ficep, la prima donna alla guida dell’associazione. Sono stati eletti anche i tre nuovi vicepresidenti e il nuovo consiglio direttivo. I tre vicepresidenti saranno Mauro Biglia (Biglia), Filippo Gasparini (Gasparini) e Patrizia Ghiringhelli (Rettificatrici Ghiringhelli), che faranno parte anche del Comitato di presidenza assieme ai past president Massimo Carboniero (Omera) e Pier Luigi Streparava (Streparava).
I nuovi consiglieri sono: Domenico Appendino (Prima Industrie), Fernando Caligaris (Grinding Technology), Mario Carnaghi (Carnaghi Mario), Stefania Carnaghi (Carnaghi Pietro), Riccardo D’Ambrosio (Regg Inspection), Amedeo D’Andrea (D’Andrea), Veronica Just (Millutensil), Vladi Parpajola (Parpas), Riccardo Rosa (Rosa Ermando) Giuseppe Sceusi (Marposs Italia), Giovanni Zacco (Blm). Del consiglio direttivo fanno parte anche i past president Ezio Colombo (Ficep), Luigi Galdabini (Cesare Galdabini), Giancarlo Losma (Losma), Cesare Manfredi (Carnaghi Pietro), Flavio Radice (Carnaghi Pietro), Bruno Rambaudi (Gruppo Riello Sistemi), Andrea Riello (Gruppo Riello Sistemi), Alberto Tacchella (Danobat). Il direttore generale, infine, è Alfredo Mariotti.