“Soddisfare il cliente, innanzitutto”, parola di Gianni Sella, Essetre

Uno stabilimento più grande, il traguardo dei quarant’anni di attività, il sempre più diretto coinvolgimento della seconda generazione dei Sella al timone sembrano aver dato ancora maggiore impulso alla Essetre di Thiene, che oggi si rivolge soprattutto al mondo dell’edilizia in legno.

“Vede questa macchina? Era da tempo che l’avevamo in mente, che i clienti ce la chiedevano. Si chiama “PF1250” perché si possono lavorare in verticale travi, tamponamenti, pareti fino a 1.250 millimetri sulle sei facce: nella parte inferiore abbiamo alloggiato una unità fissa con il suo cambio utensili e i tempi di apertura e chiusura per permettere la movimentazione del pezzo in lavorazione sono velocissimi. Apriamo i bloccaggi di quel poco che basta per spostare la trave o la parete e siamo pronti a ricominciare in pochissimi secondi. E’ proprio una bella macchina, che ci ha permesso di creare un nuovo standard nella nostra gamma, ottimizzando ogni passaggio, ogni movimento, ogni parte per renderla più veloce!
Abbiamo rivoluzionato, di fatto, la nostra gamma delle “PF”, macchine che ci hanno dato e ci danno ancora grandi soddisfazioni e che per certi clienti rimangono la risposta ideale… e poi c’è la nostra “Techno Fast”, di cui ne stiamo vendendo davvero tante.
Per non parlare della “Techno Saw”, una macchina dalle alte prestazioni che ha permesso a un nostro cliente di aumentare la sua produzione di elementi per parchi gioco del 400 per cento! È una meraviglia vederla lavorare: la macchina si apre, il pezzo si muove, la testa taglia e lavora, i cambi di utensili sono velocissimi e le traiettorie ottimizzate al massimo. Abbiamo ragionato sui magazzini utensili per liberare spazio, rendere la testa più agile, facendo in modo che i piani di lavoro siano il più possibile liberi da ingombri.
Facciamo ancora le macchine per i top delle cucine: qualche settimana fa è venuto a trovarci un cliente olandese che ha due impianti nostri da quindici anni ed ha acquistato una “Fusion” che taglia e borda che è uno spettacolo: ci hanno fatto fare diverse prove e gli abbiamo dimostrato che possiamo bordare qualsiasi cosa, anche con un bordo in alluminio da mezzo millimetro, che per rifilarlo abbiamo dovuto lavorare a 32mila giri!”

Un fiume in piena. Quando Gianni Sella ci parla delle sue macchine non c’è verso di fermarlo: ci spiega ogni particolare, dimostrandosi molto ottimista sulle nostre capacità di comprensione. E chiama tutti per farci vedere come si muovono, quanto siano veloci, che bello sia vederle lavorare. Lo ascoltiamo volentieri, perché c’è moltissimo da imparare ma soprattutto perché la sua passione, gli occhi che gli si illuminano, l’amore con cui guarda un gigantesco elettromandrino con utensili enormi sfiorare, con precisione assoluta, le pareti della macchina sono coinvolgenti.

Come pensare a un Focus Triveneto senza incontrarlo?
“Eppure c’è ancora qualcuno – ci dice – che ancora non capisce cosa c’è dietro a tutta questa bellezza, quali vantaggi macchine così concepite possono dare al loro lavoro: dobbiamo essere ancora più bravi nel motivare le differenze dagli altri, aiutarli a comprendere perchè investire in una Essetre”.

 Signor Sella, tempi duri, vero?
“La situazione sanitaria fa paura, condiziona tutto e tutti. Fino ad ora siamo stati fortunati e non abbiamo avuto le disgrazie che hanno colpito tanti: siamo attenti e rigorosi nelle misure di sicurezza e ci siamo attrezzati per continuare a presentare le nostre tecnologie in tutto il mondo, per fare collaudi, per dare assistenza.
Devo dire che il mercato non ci pare stia soffrendo più di tanto e continuiamo a lavorare: oggi in Essetre siamo in una quarantina con un fatturato che ha raggiunto i 10 milioni di euro. Stiamo pensando a nuovi investimenti, perché i seimila metri quadrati di questa sede dove siamo entrati nel 2012 non ci bastano più, anche perchè stiamo facendo macchine di grandi dimensioni per l’edilizia in legno che ci hanno convinto a costruire qui di fianco altri 5mila metri quadrati: in questo momento dobbiamo aspettare che le macchine siano spedite per poterne cominciare altre e abbiamo diverse commesse per il 2021 che devono partire! Oramai si parla di banchi da 18 metri, contro i 13 a cui eravamo abituati, per cui lo spazio è fondamentale”.

“PF 1250”

Dunque continuate a crescere….
“Se Dio vuole… progettiamo macchine “furbe”, le costruiamo bene e i clienti sono contenti, ovunque si trovino e qualunque cosa debbano produrre. L’edilizia è oramai l’80 per cento del nostro business, ma anche le nostre macchine “storiche” per i top da cucina continuano a darci soddisfazioni. La concorrenza è sempre più agguerrita, ma quando un cliente vede come lavorano le nostre macchine, cosa sanno fare, cosa possiamo dare loro devo dire che è difficile perderlo. E in questo è fondamentale che in Essetre ciascuno abbia le proprie responsabilità, il proprio ruolo: a partire dai miei figli, da Nicola, Cristina, Andrea, ognuno dei quali ha il proprio campo d’azione. Per me è una grande soddisfazione: da tempo, oramai, prendono molte delle decisioni e questo mi fa essere ottimista per il futuro, per la continuità della nostra azienda e di tutte le famiglie che vi sono coinvolte”.

Da sinistra: Andrea, Cristina, Nicola e Gianni Sella

Le cose cambiano…
“Non ha idea quanto! Lavoro in questo settore da ben 58 anni e mi lasci dire che, a conti fatti, oggi è tutto più semplice, a patto di avere le competenze e le conoscenze per gestire un processo molto più articolato senza errori. Noi, però, siamo sempre considerati “quelli più geniali”, che guardano al particolare a cui nessuno pensa e che poi fa la differenza. Ci dicono che siamo bravi e noi dobbiamo impegnarci ogni giorno per continuare a esserlo, in tutti i modi possibili, arrivando perfino a costruirci i nostri elettromandrini, che progettiamo e realizziamo esattamente per le nostre necessità.
Siamo sempre stati capaci di gestire le “cose nuove”. Abbiamo imparato a lavorare le travi, cos’è il “Clt” e ci stiamo confrontando con tutta una nuova generazione di pareti in legno senza colla, con il “Timber frame”, le costruzioni a telaio per le quali abbiamo le nostre “Techno Multiwall” che sono molto ricercate. Il mondo della costruzione in legno è in grande fermento, ogni giorno arrivano metodi nuovi, anche se credo ci voglia tanta, tanta esperienza, perché la casa in legno ha caratteristiche e problematiche molto speciali…
Sono comparti che ci stanno dando ottime soddisfazioni, soprattutto in alcuni mercati. Fra questi il Nord America, dove negli ultimi anni abbiamo venduto più di venti fra machine e impianti e abbiamo deciso di costituire una filiale operativa, Essetre North America LLC per dare ai clienti di quel continente tutta la sicurezza e la tranquillità di essere “in loco”, anche perchè quando i numeri diventano importanti non si può pensare di fare tutto da Thiene.
E la situazione in Nord America è solo uno dei tanti episodi che ogni giorno ci fanno capire di avere fatto tanta strada, di averla fatta bene e di averne ancora molta da fare. Dalla nostra fabbrica escono machine affidabili, intelligenti, capaci di semplificare il lavoro di chi le ha preferite a quelle di altri, con una automazione che rende meno gravoso il lavoro degli operatori, che parlano la lingua di qualsiasi cad: abbiamo una “cultura” del fare macchine che sappiamo esprimere con intelligenza, contribuendo ad abbassare la soglia dei sempre possibili errori umani”.

Nonostante il periodo…
“… che abbiamo affrontato portando qualità e innovazione anche nel nostro rapporto con i clienti”, interviene Cristina Sella, responsabile marketing e comunicazione. “Non mi riferisco allo smart working, un tema risolto molto velocemente, quanto alla necessità di recuperare comunque una “profondità” di rapporto con i nostri interlocutori. In questo ci è stato di grande aiuto il nostro nuovo “Showroom virtuale interattivo”, nato dall’incontro con un produttore di software con il quale abbiamo perfezionato una piattaforma digitale che ci sta dando buoni risultati. Non si tratta del solito catalogo on line, più meno evoluto, ma di un vero e proprio strumento commerciale che – infatti – non sarà messo a disposizione di tutti, ma verrà utilizzato per gestire il rapporto con il cliente che vuole conoscerci meglio, vedere le nostre machine, capire come funzionano, cosa possono fare, come sono fatte… potremmo definirla una fiera virtuale, se vuole, che arriva a coinvolgere ogni aspetto della macchina, dalla sua costruzione fino ai prodotti che può realizzare. Dal punto di vista pratico, una volta autorizzato l’accesso alla piattaforma, entriamo virtualmente in una grande struttura coperta – non a caso con una splendida travatura in legno… –  dove si può scegliere un percorso in base ai prodotti che si vogliono produrre o alla tipologia di macchina a cui si è interessati. Ogni macchina è inserita in un ambiente, uno spazio costruito con i prodotti che la macchina stessa produce.

Ci si può muovere nello spazio e vedere la macchina da ogni angolazione, fin nei minimi particolari, e cliccando su alcuni riferimenti si accede immediatamente a brochure, dimensioni e ingombri macchina, descrizioni tecniche e a molte altre informazioni in quattro lingue, il tutto accompagnato da video e animazioni che mostrano in modo preciso quali sono le potenzialità di ogni nostra tecnologia.
Proponiamo anche una raccolta di esempi delle lavorazioni, dei prodotti che si possono fare, così da aiutare il nostro interlocutore a comprendere velocemente se è quella la risposta di cui ha bisogno. Dunque basta fissare un appuntamento on line, condividere lo schermo su un qualsiasi applicativo e il gioco è fatto”.

Una bella evoluzione…
“Abbiamo dovuto e voluto crescere negli ultimi anni, perché le sfide sono molte. Credo non sia un caso se quest’anno siamo stati fra i vincitori della terza edizione del “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane che dimostrano la loro eccellenza in termini organizzativi, strategici e di performance. Una iniziativa che ci ha portato a “guardarci dentro”, a fare un’analisi dei nostri processi interni, una sorta di autoverifica che ha avviato una serie di interventi migliorativi.
Oggi non basta essere bravi a costruire tecnologie, ma si deve esserlo anche nel gestire, comunicare, diffondere, comprendere, supportare, partecipare… vogliamo essere una impresa migliore a 360 gradi”,
conclude Cristina Sella.

A cura di Luca Rossetti

“Soddisfare il cliente, innanzitutto”, parola di Gianni Sella, Essetre ultima modifica: 2021-01-26T17:23:50+00:00 da Francesco Inverso