Federmacchine: nel 2020 fatturato in calo del 14 per cento

Archiviato un 2020 davvero complicato, sebbene migliore rispetto alle attese stilate a inizio pandemia, nel 2021 l’industria italiana costruttrice di beni strumentali registra ripresa sostenuta dell’attività. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati presentati da Giuseppe Lesce, presidente di Federmacchine, in occasione dell’assemblea annuale della federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali durante la quale è intervenuto Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustra.

In particolare, secondo i dati elaborati dal gruppo statistiche Federmacchine, nel 2020 il fatturato di settore è sceso a 41 miliardi di euro, con un calo del 14 per cento rispetto al 2019. Sul risultato complessivo ha pesato sia la forte riduzione dell’export – crollato a 28 miliardi di euro, pari al 14 per cento in meno rispetto all’anno precedente – sia il calo delle consegne dei costruttori sul mercato interno, scese del 15 per cento a 14 miliardi. Particolarmente significativa la riduzione del consumo che inferiore a 21 miliardi di euro e in calo del 18 per cento rispetto ai 26 miliardi fatti segnare nel 2019. Invariato invece il numero delle imprese e degli occupati: sono oltre 200mila gli addetti impiegati nelle circa 5mila aziende del settore.

Numeri, come abbiamo detto, che raccontano ciò che è stato per il settore il 2020, ma che sono comunque migliori delle aspettative. Nel mese di aprile 2020, il calo di fatturato 2020 era stimato al 27 per cento, il doppio rispetto a quello poi verificatosi, mostrando come la seconda parte dell’annus horribili sia stato meno negativo del previsto e i danni siano stato “contenuti“, come ha sottolineao il presidente di Federmacchine Giuseppe Lesce.

La serie storica dei dati, la crisi del 2020 ha riportato il settore indietro nel tempo di parecchi anni e valori di produzione e consumo sono tornati al livello del 2015. La riduzione dell’export è stata tale da avvicinarsi a quella del 2013.
Nonostante tutto, l’apporto del comparto all’economia del paese si conferma significativo: il fatturato dell’industria italiana del machinery vale il 2,5 per cento del PIL (in calo di un paio di decimali rispetto al dato 2019). Resta invece invariato il peso del settore su occupazione ed export.

Nel 2020, il saldo complessivo delle merci è stato di 64 miliardi di euro, dunque decisamente più alto rispetto al valore abituale (nel 2019 era di 39 miliardi). L’incremento si spiega anzitutto con il crollo delle importazioni di carburanti per effetto della crisi e del lockdown. In questo contesto, la meccanica ha confermato il suo ruolo di traino con un surplus di 44 miliardi.

Il blocco della mobilità ha inciso notevolmente sull’attività dell’industria italiana di settore all’estero, come dimostra il dato di export/fatturato che, nel 2020, si è fermato al 67 per cento. Con riferimento alla distribuzione delle vendite, la quota di fatturato ottenuta in Italia si è attestata al 33 per cento. Il 29 per cento del totale è stato destinato agli altri paesi dell’Unione Europea. Segue quindi l’export in Asia e America settentrionale entrambe con il 10 per cento.

I primi dati del 2021 confermano una situazione di generale e costante miglioramento. Le esportazioni di macchinari italiani, nel periodo gennaio-marzo, sono cresciute del 6,8 per cento. Le vendite in Ue, Extra Ue e America Meridionale crescono più che nelle altre aree del mondo. Anche le importazioni italiane del primo trimestre dell’anno segnano una crescita del 6,7 per cento a dimostrazione della ripresa di attività anche sul mercato interno.

Il totale recupero avverrà nel 2022 grazie alla ripresa dell’attività oltre confine – ha sottolineato Giuseppe Lesce – a tal proposito chiediamo che le misure attualmente previste quali credito di imposta per le nuove macchine e per le tecnologie 4.0 divengano strutturali, così da accompagnare le imprese in un processo graduale e continuo di aggiornamento e trasformazione, presupposto indispensabile per vincere la sfida della competitività internazionale”.

Federmacchine: nel 2020 fatturato in calo del 14 per cento ultima modifica: 2021-07-27T08:00:45+00:00 da Francesco Inverso