Ogni anno, in Italia, la filiera del mobile recupera 4 milioni di tonnellate di legno post consumo, grazie all’utilizzo di pannello truciolare prodotto nel nostro Paese realizzati con il 100 per cento di legno proveniente dalla filiera del recupero. Un circolo virtuoso che evita il taglio di 8 milioni di alberi all’anno e riduce le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di oltre un milione di tonnellate all’anno. Ma non solo, occorre molto più combustibile, con conseguente emissione di Co2, per essiccare il legno vergine che arriva in azienda con il 37/38 per cento di umidità, rispetto a quanto ne serva per il legno riciclato che arriva con solo il 10-12 per cento.
Questi numeri rendono evidente come l’Italia sia un’eccellenza nella produzione di pannelli in truciolare a livello europeo. Oggi i produttori di pannello truciolare utilizzano totalmente legno che proviene dalla filiera del recupero post-consumo, grazie alla ricerca industriale nel settore che, con lungimiranza, ha puntato a questo obiettivo. Il pacchetto di misure europee sull’economia circolare ha ulteriormente aumentato l’attenzione al riciclo dei materiali valorizzando gli sforzi fatti nel passato, che si sono tramutati in leve competitive sui mercati internazionali. Il grande lavoro di ricerca e innovazione delle aziende italiane le ha portate a diventare oggi realtà all’avanguardia. La sostenibilità – ambientale, economica ed etica – si intreccia perfettamente con il design industriale, tanto che per la filiera legno-arredo la sostenibilità rappresenta il nuovo driver di sviluppo con il conseguente cambiamento di paradigmi produttivi in linea con quanto le Direttive europee stanno promuovendo.
“L’utilizzo di pannelli proveniente da legno di riciclo al 100 per 100 rende la nostra filiera la più sostenibile al mondo, e non possiamo che essere orgogliosi di aver costruito insieme questa eccellenza mondiale. Il supersalone – spiega Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli e vice presidente FederlegnoArredo – grazie all’impiego di pannelli truciolari riciclati, è a tutti gli effetti un evento “supercircolare”, il cui allestimento (vedi foto) è pensato per essere riutilizzato proprio in un’ottica di economia circolare. Non a caso – prosegue Fantoni – la sostenibilità è al centro dell’azione della Federazione che si concretizzerà in autunno con la stesura di un Manifesto, che ci auguriamo di poter presentare in occasione della conferenza delle Nazioni Unite di Glasgow sul clima. L’altro fronte su cui siamo particolarmente attivi come Federazione attraverso un tavolo sostenibilità voluto dal presidente Claudio Feltrin – spiega Fantoni – è il confronto continuo con le istituzioni e la politica affinché nel nostro Paese sia finalmente messa in atto una vera e propria politica forestale che ci consenta di utilizzare il nostro patrimonio boschivo in maniera intelligente e produttiva, coniugando rispetto dell’ambiente, valorizzazione delle zone montane e sviluppo delle filiere con importanti ricadute economiche per l’intero settore e non solo”.