I prezzi delle materie prima aumentano in tutto il mondo. Dall’Europa all’America, infatti, i problemi nel reperire i materiali dell’ultimo anno si stanno facendo sentire quotidianamente. E gli Stati Uniti non fanno eccezione. I prezzi del legname negli Usa, infatti, hanno raggiunto massimi senza precedenti nel secondo trimestre 2021.
USA
I costi per il legname di pino hanno sfiorato gli 800 dollari a metro cubo di media a maggio, rispetto ai 210 del febbraio 2020. I costi per i tronchi da sega, che in genere rappresentano il 60-70 per cento dei costi di produzione durante la produzione di legname, hanno visto solo aggiustamenti relativamente piccoli durante la prima metà del 2021 nelle principali regioni produttrici di legname del Nord America, secondo il Wood Resource Quarterly. Se l’aumento dei prezzi è negativo per la filiera produttiva, lo stesso non si può dire per i fornitori di legname, che hanno visto fatturati record.
CANADA
Come negli Usa, anche in Canada c’è stato un netto aumento dei prezzi, con il picco toccato a maggio e un calo durante i mesi estivi. Con i prezzi in aumento e la disponibilità ridotta, Canada e Stati Uniti hanno diminuito le esportazioni di legname all’estero nella prima metà del 2021, destinando i materiali al mercato interno. Il calo più significativo si è verificato nelle spedizioni nordamericane dirette in Cina, che sono scese da oltre 1,9 milioni di metri cubi nel primo semestre a soli 820mila metri cubi nel primo semestre 2021.
Due dei quattro maggiori esportatori di legname in Europa, Svezia e Germania, hanno aumentato sostanzialmente le loro spedizioni verso gli stati nordamericani (in particolare verso gli Usa) durante i primi sei mesi del 2021. Entrambi i paesi hanno beneficiato non solo di maggiori volumi di esportazione, ma anche di prezzi del legname sostanzialmente più elevati. A maggio 2021, i prezzi medi all’esportazione per Svezia e Germania sono aumentati rispettivamente dell’83 per cento e del 93 per cento rispetto a maggio 2020. Anche in Europa si è verificato un fenomeno analogo a quello occorso negli Stati Uniti, con una tendenza sempre maggiore a prediligere la domanda “interna” rispetto alle esportazioni extraeuropee, con un sensibile calo delle stesse verso la Cina. Le importazioni di legname di conifere in Cina, infatti, sono diminuite del 24 per cento su base annua nella prima metà del 2021. Sebbene le importazioni siano aumentate nel secondo trimestre, il volume delle importazioni del primo semestre 2021 è stato il più basso degli ultimi sei anni.