I nostri lettori più attenti ricorderanno questo nome, “Plano”, scelto dalla EMC di Imola per una levigatrice che supera i canoni della levigatura longitudinale o trasversale. L’abbiamo vista all’opera presso l’azienda Lapm di Pasiano di Pordenone, che ha scelto di acquistarne due, una per la linea dedicata alla preparazione del fondo, l’altra per la finitura.
Immaginate una grande triangolo sospeso all’interno di un box nero. Questo triangolo, che in pratica “plana” sugli elementi da levigare (da qui la scelta del nome), garantisce una qualità di finitura ottimale, perché ruotando sul proprio asse crea, di fatto, una azione assolutamente omogenea, “multidirezionale”, che elimina anche la più impercettibile traccia di levigatura, permettendo cos’ di ottenere una finitura lucida di ottimo livello.
L’azienda Lapm di Pasiano di Pordenone, uno dei più noti produttori di ante laccate del grande distretto del mobile veneto-friulano, è rimasto conquistati dal “Sistema di levigatura planare” brevettato da EMC, decidendo di inserire due “Plano” nelle proprie linee produttive.
“Siamo specialisti delle antine laccate”, ci racconta Enrico Faè, titolare della Lapm. “Ogni giorno lavoriamo qualcosa come 15mila ante, grazie a 140 addetti che lavorano su tre turni nelle quattro unità produttive dove facciamo la preparazione del pannello (levigatura e fondo), laccatura, spazzolatura e controllo finale. Abbiamo anche un impianto “jolly”, nella quarta unità, che utilizziamo per rispettare i tempi di consegna che abbiamo dichiarato anche quando capita che il carico di lavoro sia oltre ogni nostra previsione.
In tutto 24mila metri quadrati, un fatturato attorno ai 25 milioni di euro e un’organizzazione molto attenta a ogni fase, a ogni particolare, perché noi vogliamo dare la massima qualità nei tempi concordati e a un prezzo adeguato. Per noi è un punto di onore rispettare gli accordi presi con il cliente e se serve lavoriamo anche la domenica!
Non è facile lavorare così tanti pezzi ogni giorno garantendo sempre qualità e puntualità. Esserci riusciti ci ha permesso di fare la differenza rispetto a una concorrenza che è molto agguerrita: pensi che ci siamo organizzati per chiudere ogni commessa con qualche giorno di anticipo sui tempi di carico, spesso perfino una settimana, così da poter affrontare qualsiasi inconveniente. La nostra competitività si fonda su una organizzazione che ci permette un “tempo di attraversamento”, dal grezzo alla consegna, di 15 giorni lavorativi.
E non le nascondo che stiamo lavorando e investendo per dimezzare questi tempi…”.
Signor Faè, ci perdoni, ma stentiamo a credere che sia possibile…
“Non è il solo a essere scettico”, ci risponde con un sorriso. “Io ho in mente una azienda ben precisa, una sorta di sogno che ogni giorno – poco a poco – mi impegno a costruire. Un sogno dove i primi fattori di successo sono le persone, l’organizzazione, la qualità delle tecnologie e dei materiali che usiamo. Noi lacchiamo le ante, come le dicevo, che siano lucide od opache. Il lucido è la vera sfida, perchè è una finitura che non perdona, che mette in risalto anche un difetto minuscolo. Per poter lavorare come ci siamo imposti abbiamo bisogno di macchine con le quali ottenere una levigatura senza compromessi, che ci permetta di avere il massimo della qualità in un tempo ragionevole. Da qui la scelta di investire nella tecnologia della ”Plano” di EMC, grazie alla quale abbiamo finalmente raggiunto l’obbiettivo di avere una superficie assolutamente “a specchio” ottenuta con processi che ci consentono di restare allineati ai prezzi di mercato”.
Ha creato una sorta di “ricetta”…
“… proprio così: abbiamo creato una azienda nella quale nasce una qualità più alta degli standard del mercato. Il tutto, non smetterò mai di dirlo, con una organizzazione maniacale che tende a ottimizzare ogni aspetto del nostro lavoro, un lavoro il cui risultato viene monitorato costantemente. Le posso dire che test qualitativi sui nostri processi vengono effettuati ogni ora, per verificare che Lapm sia sempre un meccanismo perfetto, preciso, controllato. E se qualcosa va storto ci fermiamo, risolviamo il problema e ripartiamo.
E in tutto questo, come ho già accennato, sono molti i fattori fondamentali e fra questi le persone, che devono poter disporre non solo di macchine, tecnologie, prodotti per lavorare al meglio, ma anche di un supporto a livello di informazioni, di formazione continua, di motivazione… lavoriamo per raggiungere un risultato che porti benefici a tutti noi!”.
“Vengo da una famiglia di artigiani del legno: mio papà aveva un piccolo laboratorio dove produceva cornici e un giorno, mentre ero a militare, mi fece tornare a casa per andare dal notaio e dare vita alla mia azienda, che decisi di chiamare Lapm, Lavorazioni accessori per mobili. Poi mi accompagnò in banca, dove firmai un sacco di cambiali per poter costruire il primo capannone. Lui tornò alle sue cornici e mi lasciò da solo, a misurarmi con le mie forze… il suo modo per aiutarmi, per insegnarmi ad affrontare la vita…
Ho cominciato come levigatore, poi ho imparato a verniciare e, a poco a poco, sono arrivato a fare elementi per arredo “finiti” e i miei clienti rivendevano ai mobilieri la qualità che io creavo. È stato questo che mi ha fatto decidere che era venuto il momento di propormi direttamente, fornendo prima cornici e poi ante finite, pronte per essere montate sul mobile.
Il nostro successo è cominciato da lì e devo ringraziare i tanti clienti che non solo hanno avuto fiducia in noi, ma ci hanno aiutato e ci aiutano ogni giorno a crescere, fino al giorno in cui ho preso la decisione di lavorare per i produttori di cucine stranieri, soprattutto tedeschi. Un cambio di passo, una nuova mentalità, persone con le quali abbiamo risolto esigenze specifiche che ci hanno portato negli anni a essere riconosciuti ovunque si ricerchi una qualità al di sopra degli standard di mercato.
Una scelta che ci ha fatto crescere, nella quale il produttore di semilavorati è tenuto nella giusta considerazione per l’apporto che da alla qualità complessiva del mobile finito”.
Ma oggi è così non solo in Germania…
“È vero: il semilavorato negli ultimi anni ha acquistato dignità e non siamo più visti come “operai esterni”. Anzi, forse siamo proprio noi oggi a dover essere costantemente aggiornati, a investire, a ricercare nuovi modi per creare un valore estetico e qualitativo che il consumatore finale possa riconoscere. E per poter far questo in modo “equilibrato”, industriale, la tecnologia è essenziale.
In Lapm lavoriamo dal lunedì al venerdì 24 ore su 24; il sabato facciamo manutenzione alle macchine perché ci diano sempre una qualità costante, senza interruzioni, garantendo quella affidabilità di prestazione e di risultato finale che per noi è essenziale.
Prenda la levigatura: lavoriamo da sempre con i migliori costruttori italiani e con splendide soddisfazioni, ma devo dire che incontrare EMC ci ha permesso di saltare oltre una asticella che consideravamo insuperabile.
La planarità di un’anta lucida deve essere assoluta, senza la più piccola deformazione. Quando ho visto i risultati che si ottengono con la “Plano” non abbiamo avuto esitazioni e ne abbiamo ordinate due, che abbiamo attrezzato per essere collocate in fasi diverse del nostro processo. La prima è nella linea con la quale applichiamo il fondo poliestere, circa un chilo per metro quadrato con applicazioni successive che creano una ondulazione del pannello che viene levigato e poi “rettificato”, e non scelgo questa parola a caso, con la Plano”. Il tutto a una velocità di circa 15, 16 metri al minuto per una produzione oraria attorno ai 200 metri quadrati.
A questo punto ci ritroviamo con ante ben preparate, con una grammatura di fondo ideale su cui intervenire con le fasi successive, con la seconda “Plano” che interviene sulla finitura per ottenere, insieme alla successiva spazzolatura, una splendida superficie a specchio. Pensi che la qualità della nostra finitura lucida ha convinto diversi nostri clienti a rimettere in catalogo certi prodotti ai quali avevano dovuto rinunciare”.
“Da quando abbiamo iniziato questa partnership con Emc abbiamo percepito chiaramente che con “Plano” potevamo fare un ulteriore passo avanti in termini di qualità senza penalizzare alcuno dei pilastri su cui si fonda il nostro modo di operare.
Una macchina intelligente, che ci ha permesso di raggiungere una planarità del pannello che prima potevamo solo sognare e che siamo convinti di poter migliorare ulteriormente, grazie a qualche altro “set up” che stiamo sperimentando. E pensiamo di poter ottenere risultati ancora più rilevanti anche in termini di produttività, anche se andare oltre velocità, già elevate non è un fattore così importante quando si ricercano determinati standard qualitativi”.
A cura di Luca Rossetti
“Plano” by EMC
“Plano” è una innovativa levigatrice progettata e realizzata dalla EMC di Imola che, grazie a un sistema di levigatura rotativo coniuga tre diversi sistemi di levigatura (nastro abrasivo largo, due tamponi elettronici fissi e la rotazione di tutto il gruppo abrasivo) in un unico movimento. In questo modo è possibile superare la levigatura a nastro stretto (longitudinale) o a nastro largo (trasversale) e ottenere una “levigatura planare”, dunque omogenea in ogni punto della superficie.
Un sistema che aggiunge letteralmente una nuova dimensione al processo di levigatura, perché con “Plano” non si interviene più solo sulla velocità di avanzamento del tappeto, sulla pressione dei tamponi o la velocità del nastro abrasivo, ma anche sulla velocità del gruppo rotativo, la quarta dimensione. Può lavorare in quattro modalità: “base” (massima versatilità); “forte” (per asportazioni pesanti), “delicata” (per finiture di altissima qualità) o “custom”, configurabile secondo specifiche necessità dell’utilizzatore.
Fra i vantaggi la semplicità d’utilizzo, la possibilità di memorizzare fino a 200 programmi di levigatura, un consumo contenuto di energia elettrica e l’ottimizzazione della durata dei nastri abrasivi.