“Il commercio di tronchi e legname in Europa cambierà radicalmente nei prossimi anni, poiché i raccolti di legname nell’Europa centrale diminuiranno e le sanzioni contro la Russia si tradurranno in un crollo delle importazioni di prodotti forestali”, avverte il report di WRI, il Wood Resources International, nel suo ultimo Focus Report, il Central Europe Roundwood Markets – Outlook Supply of Softwood.
I mercati del legno grezzo dell’Europa centrale sono a un punto di svolta. Dopo l’incremento della produzione degli ultimi anni dovuta alla infestazione di un particolare tipo di scarabeo, assorbita dalle segherie e dall’aumento delle esportazioni, che hanno permesso di avere prezzi più competitivi e una “rifioritura” delle aziende dell’Europa centrale, le previsioni per i prossimi anni mettono in evidenza come la produzione subirà dei netti cali. Da una parte, come abbiamo accennato, la causa sarà il “ritorno” alla normalità dopo il surplus, dall’altra la guerra tra Russia e Ucraina sta pesando sul commercio diretto.
Quindi, dopo il picco dei raccolti di legname, gli esportatori e i consumatori di tronchi dovranno adeguarsi a una fornitura ridotta di tronchi di conifere. La produzione di legname dell’Europa centrale diminuirà e l’invasione russa dell’Ucraina ha comportato sanzioni per l’importazione di quasi tutti i prodotti forestali dalla Russia e dalla Bielorussia in Europa, che includevano quasi 14 milioni di metri cubi di tronchi e nove milioni di metri cubi di legname di conifere nel 2021. Questo, come è facilmente immaginabile, potrebbe causare un aumento dei prezzi e obbligherà la industrie del settore a considerare tipi di legno differenti.