Il consiglio di amministrazione di Biesse Group ha recentemente approvato la relazione finanziaria consolidata per il primo trimestre del 2022. Numeri fortemente positivi per il gruppo pesarese che, tra gli altri, mette in evidenza una crescita del 43,2 per cento degli utili netti rispetto al primo trimestre dello scorso anno (9,8 milioni di euro), con una incidenza del 5 per cento e un tax rate del 27. “I risultati del primo trimestre 2022 appaiono positivi anche oltre le nostre aspettative”, ha commentato a margine del C.d.A. il cfo del gruppo Pierre La Tour.
I NUMERI
Oltre agli utili netti, positivi anche tutti gli altri indicatori. I ricavi netti consolidati hanno toccato i 196,6 milioni di euro (più 21,8 per cento rispetto al 31/3/2021) e il valore aggiunto ha superato gli 87 milioni di euro (più 14,4 per cento rispetto al 31/3/2021) incidenza 44,5 per cento (47,3 per cento nel IQ 2021). L’EBITDA si è attestato a 26,1 milioni di euro (più 27,1 per cento rispetto al 31/3/2021), con un’incidenza del 13,3 per cento (12,7 per cento nel IQ 2021), mentre l’EBIT è arrivato a 15,1 milioni di euro (più 33,9 per cento rispetto al 31/3/2021), con un’incidenza del 7,7 per cento (7,0 per cento nel IQ 2021).
Al 31 Marzo 2022 la posizione finanziaria netta di gruppo (comprensiva degli effetti IFRS16) risulta positiva per 107,7 milioni di euro, con un incremento di oltre 48 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Rispetto a fine 2021, all’interno di una normale ciclicità trimestrale, la situazione di cassa peggiora al netto delle componenti non-ricorrenti solamente per 16,9 milioni di euro.
ORDINI
L’entrata ordini per il gruppo Biesse (solo macchine) nel primo trimestre 2022 è aumentata del 14,8 per cento rispetto al IQ 2021, del 80,5 per cento rispetto al IQ 2020 e del 36,8 per cento nei confronti del pari periodo 2019.
Al 31 Marzo 2022 il portafoglio ordini ammontava a 409 milioni di euro (più 62,5 per cento rispetto alla stessa data 2021, più 116,4 per cento rispetto a Marzo 2020 e più 83,1 per cento rispetto alla stessa data 2019).
Rispetto al portafoglio ordini di Dicembre 2021, dopo i primi 3 mesi si è registrato un incremento del 7,2 per cento.
“A partire dal secondo semestre 2020, abbiamo registrato un’importante domanda di beni durevoli, caratteristica di una fase espansiva, nonostante un contesto internazionale fortemente instabile e denso di incertezze. L’entrata ordini del IQ 2022 mostra crescite significative sia nei confronti del 2021, che rispetto al 2019 ed il nostro portafoglio produttivo (solo macchine) continua ad essere su livelli record (409 milioni), con una conseguente visibilità media intorno ai 6 mesi“, ha continuato il cfo.
SITUAZIONE PATRIMONIALE
Il patrimonio netto di gruppo si è attestato sui 258,6 milioni di euro (249,2 milioni di euro a fine 2021), il capitale investito netto è di circa 151,0 milioni di euro (124,6 milioni di euro a fine 2021), mentre il capitale circolante netto operativo ha sfiorato i 21 milioni, arrivando a 20,8 milioni di euro (negativo per 8,4 milioni di euro a fine 2021 – positivo per 29 milioni di euro a fine Marzo 2021)
“Le preoccupazioni legate a tensioni geo-politiche, al costante inflazionamento dei principali costi della logistica, e agli incrementi delle materie prime esigono di adottare un atteggiamento cauto e prudente, anche alla luce di un deterioramento dei principali indicatori mondiali (es. revisione al ribasso delle stime di crescita) e delle concrete conseguenze delle sanzioni.
Lo sviluppo del fatturato, la migliorata marginalità operativa e il forte incremento dell’utile netto sono un chiaro segnale di come il Gruppo si stia prodigando per affrontare al meglio questa fase di elevata volatilità. Vogliamo continuare a recuperare una sempre maggiore efficienza, agendo sui fattori da noi direttamente controllabili, così da mitigare la pressione sui costi. Prendiamo altresì atto di una confermata più che soddisfacente situazione finanziaria-patrimoniale capace di supportare i nostri progetti”, ha concluso Pierre La Tour.