Riva 1920-Ahec: i progetti vincitori di “A seat at the Table”

Dal 3 al 12 giugno verranno esposti alla Triennale di Milano i progetti vincitori di ““A seat at the Table”, il concorso per designer promosso dal produttore di mobili Riva 1920 e da Ahec, l’American Hardwood Export Council. Una buona occasione per ammirare degli oggetti di design e per fissare ancora una volta il punto: la sostenibilità, nel design e in tutti i settori, deve essere una priorità…

Sostenibilità, un migliore utilizzo delle materie prime e una maggiore consapevolezza e attenzione nell’utilizzo delle specie di legno per rendere anche l’arredamento sempre più sostenibile. Questi sono solo alcuni dei temi che faranno da fulcro a “A seat at the Table”, il concorso dedicato a una nuova generazione di designer promosso da Riva 1920, il ben noto produttore di mobili e da Ahec, l’American Hardwood Export Council che – dopo essere stato lanciato a gennaio – avrà il suo capitolo conclusivo dal 3 al 12 giugno. Nella suggestiva sede della Triennale di Milano, infatti, verranno presentati i progetti dei quattro vincitori, che hanno sperimentato le caratteristiche estetiche e funzionali di tre specie di legno: ciliegio, quercia rossa e acero americani.

Come pezzo icona di questo progetto – ha spiegato Maurizio Riva, ceo di Riva 1920 – abbiamo scelto il tavolo che nei suoi volumi permette di mostrare le tre varietà di legni in tutta la bellezza delle loro texture. Uno dei fattori emersi durante la pandemia è infatti la tendenza dell’ecosistema del design a concentrarsi su una gamma ristretta di legni. Il boom della domanda globale dello scorso anno ha evidenziato questa dinamica in tutta la sua fragilità e per molti è stato impossibile reperire sul mercato alcune specie particolarmente in voga. È evidente che questo modello non sia più sostenibile né strategico, è importante che designer e architetti inizino a fare proprie anche nuove tipologie di legni di modo che tutto il settore converga verso una gestione più sostenibile delle risorse e accompagnino in tal senso anche il gusto del pubblico”.

Una nuova generazione di designer con un obiettivo ben preciso: realizzare una progettazione sostenibile e più attenta all’impatto ambientale e all’intero ciclo di vita dei prodotti. “Il legno è essenziale in un’epoca di consumo eccessivo e cambiamenti climatici, grazie al suo basso impatto sull’ambiente e al fatto che può essere facilmente riciclato”, ha sottolineato David Venables, direttore di AHEC Europa. “Questo progetto mette in discussione il presupposto che le varietà di legno più note siano sempre gli unici legni ‘giusti’ da usare e presenta tre legni sottoutilizzati e bellissimi che costituiscono il 40 per cento della foresta di latifoglia americana”.

PROGETTI E DESIGNER: I VINCITORI

ILENIA VISCARDI PRESENTA “ALTER EGO”
 “Alter Ego”, realizzato in acero americano da Ilenia Viscardi, nasce dal desiderio di conferire leggerezza e libertà a un elemento d’arredo solitamente statico e imponente quale il tavolo.
Per raggiungerlo, la designer ha voluto far dialogare gli opposti: la libertà di forma delle linee curve che sembrano cercare l’infinito e la simmetria che si sviluppa da un punto centrale attorno al quale tutto ruota cambiando continuamente il suo aspetto senza mai perdere rigore. Ne scaturisce un solido in cui tutto concorre a dar vita a forme e materia senza che alcun elemento prevalga sull’altro. La designer ha optato per l’acero americano il cui colore chiaro con sfumature dorate esalta l’aspetto scultoreo del tavolo.

FEDERICO DEGIOANNI PRESENTA “LIBRA”
Libra”, presentato da Federico Degioanni, è stato sviluppato in quercia rossa americana cercando di evidenziare la forte connessione con la natura. Le linee riprendono la stilizzazione di una libellula, con l’appoggio a terra che rappresenta il corpo affusolato, mentre il piano ne ritrae le ali. Nel punto di incrocio, il piano è ridotto all’essenza, mentre nella porzione centrale presenta uno spessore maggiore di raccordo tra gli elementi. Leggerezza, eleganza delle linee e dinamismo sono le parole chiave di Libra che si presenta come tavolo utile e versatile per molteplici ambienti.

MATTEO BENEDETTI PRESENTA “NAVALIA” 
Il tavolo “Navalia” è stato realizzato da Matteo Benedetti in legno massello di quercia rossa americana. Il tavolo è realizzato “via di levare”: i blocchi di legno vengono scolpiti e raffinati fino a raggiungere la forma finale. Le svasature e le inclinazioni costruiscono una forma dinamica che mescola armonia estetica e armonia strutturale di questo complesso trilite. Il nome riecheggia il mondo nautico, per estensione anche quello aeronautico, in cui i profili e le forme degli oggetti sublimano il rapporto tra forma e funzione, espandendolo nel regno della bellezza.

ALESSANDRO GAZZARDI PRESENTA “MORSO”
Morso” è un tavolo dalla lavorazione semplice, assemblabile completamente a secco e totalmente a mano, senza l’ausilio di attrezzi, realizzato da Alessandro Gazzardi in ciliegio americano. Il concept prende ispirazione dalla falegnameria tradizionale: il punto di partenza è il classico banco da falegname. Le gambe si innestano al piano con un incastro a coda di rondine svasato, rivisitazione di un incastro tradizionale: ciò permette di mantenere le proprietà vincolanti dell’incastro a fronte di un montaggio più agevolato. Due grandi morse a vite attraversano orizzontalmente le gambe e il piano, e si chiudono stringendo insieme tutte le parti, vincolandole nella posizione.

I MATERIALI
Quercia rossa americana (specie Quercus, principalmente Quercus rubra): calda, granulosa, resistente e flessibile. Con un’altezza che può raggiungere i 21 metri, un diametro del tronco di un metro, la quercia rossa è la specie più abbondante nelle foreste di latifoglia americane. Chiamata così per il colore delle sue foglie in autunno, questo classico legno di quercia ha un alburno marrone chiaro e un durame caratterizzato da toni caldi rosso-rosa. La quercia rossa è forte, a venatura diritta, con una texture inconfondibile. La sua porosità la rende un legno eccellente per la curvatura e la colorazione.

Acero americano (Acer saccharum, Acer nigrum, Acer rubrum): leggero, fine, robusto e luminoso. Cugino stretto dell’acero europeo e del sicomoro, l’acero americano può raggiungere altezze di 23-27 metri, con un diametro del tronco di 75 centimetri. In questo progetto sono state utilizzate due sottospecie botaniche, l’acero duro e quello morbido, che condividono caratteristiche simili e sono entrambi relativamente abbondanti. L’acero duro è una specie che preferisce il clima freddo degli stati settentrionali, mentre l’acero tenero cresce più ampiamente nelle foreste miste di legno di latifoglia degli Stati Uniti orientali. Sia l’acero duro che quello tenero producono sciroppo.

Ciliegio americano (Prunus serotina): ricco, liscio, dal colore vibrante e flessibile. Albero di medie dimensioni, che raggiunge un’altezza di circa 20 metri, il ciliegio ha una rotazione relativamente breve dato che impiega a maturare meno tempo rispetto ad altri legni di latifoglia. L’alburno ridotto è di un colore rosato chiaro, mentre il durame varia dal rosso intenso al marrone rossastro, e si scurisce con l’esposizione alla luce. Il ciliegio americano ha avuto un lungo periodo di popolarità nel design e dopo un periodo di minor popolarità, sembra tornare alla ribalta.

 

americanhardwood.org
riva1920.it

Riva 1920-Ahec: i progetti vincitori di “A seat at the Table” ultima modifica: 2022-05-30T18:05:56+00:00 da Francesco Inverso