Dopo un ottimo 2021 prosegue nel segno più anche il primo trimestre delle aziende tedesche produttrici di macchine per la lavorazione del legno, seppur con qualche incongruenza che, sul lungo periodo, lascia intravedere diverse nubi all’orizzonte. Nel primo trimestre del 2022 e persino nel mese di marzo già oscurato dalla crisi ucraina, infatti, le aziende hanno registrato una nuova impennata a due cifre della domanda, a livelli record. Eppure le vendite sono cresciute solo del 4 per cento, mettendo in evidenza un chiaro divario tra la domanda globale e la produzione di macchine.
“Non abbiamo abbastanza componenti e materiali, e quelli disponibili stanno diventando sempre più costosi. L’aumento vertiginoso dei prezzi di acquisto è un problema importante per i produttori, i cui calcoli degli ordini per i progetti più grandi si rivelano ora troppo bassi“, ha spiegato Markus Hüllmann, presidente della Vdma Woodworking Machinery, in occasione dell’assemblea generale del 2022 a Weimar. “Questo sta colpendo duramente alcune aziende. E si aggiunge al fatto che alcune macchine non sono affatto finite a causa di componenti mancanti, o che la consegna ai clienti si blocca a causa di vari problemi logistici“.
Un inizio di 2022 complicato che arriva, però, dopo un’ottima annata. Nel 2021, infatti, i cali del primo anno di “Covid-19” 2020 sono stati più che compensati. La produzione è aumentata del 17 per cento, raggiungendo i 3,4 miliardi di euro. Le esportazioni sono cresciute dell’8 per cento, raggiungendo i 2,3 miliardi di euro (ancora nettamente superate dalla crescita del mercato interno, che ha superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro). Di conseguenza, la percentuale di esportazioni è scesa al 68 per cento.
In termini di esportazioni, i due mercati principali, Cina e Stati Uniti, sono in parità con circa 260 milioni di euro, dopo che la Cina ha acquistato il 18 per cento in meno di macchine per la lavorazione del legno tedesche rispetto all’anno precedente, mentre gli Stati Uniti ne hanno acquistato il 28 per cento in più. Austria (più 24 per cento), Polonia (più 3 per cento) e Francia (più 9 per cento) seguono in terza e quinta posizione.
Le ragioni dell’enorme propensione agli investimenti che si osserva a livello globale nell’industria della lavorazione del legno sono molteplici. La lavorazione del legno sta beneficiando di una tendenza mondiale verso prodotti sostenibili e costruzioni a risparmio di risorse. I produttori di macchine per la lavorazione del legno hanno soluzioni per un uso più efficiente del legno e per la grave carenza di manodopera qualificata in molti mercati. Le nuove possibilità offerte dalla digitalizzazione e dall’automazione di macchine e sistemi sono lungi dall’essere esaurite nell’industria del legno e del mobile. Il settore è quindi piuttosto ottimista per il futuro, anche se i problemi attuali stanno complicando la vita quotidiana delle aziende in un modo mai visto prima.