…e non sentirli. Un traguardo importante, un punto di partenza per il futuro, un appuntamento (per festeggiare e non solo) alla prossima edizione di Xylexpo, e un momento per fare qualche bilancio.
Il tempo (prendendo in prestito parte di un aforisma di La Rochefoucauld) “attenua le passioni mediocri e rinsalda quelle grandi”. Per raccontare i sessant’anni di Locatelli Macchine potremmo partire da questo punto e da una parola che, negli anni, è diventata il fulcro di una lunga storia: la passione.
Per il lavoro, per il legno, per un settore che, attraverso il tempo, è cambiato e ha coinvolto l’intera famiglia Locatelli. Una questione dai contorni ben definiti che è andata oltre alla semplice professione, diventando qualcosa di più.
Una tradizione, un’eredità, una vera e propria legacy che si è tramandata attraverso le persone e il tempo ed è arrivata, sessant’anni dopo, a vedere la terza generazione di Locatelli in azienda. Un compleanno importante da festeggiare in quel di Xylexpo, la biennale internazionale dedicata al mondo della lavorazione del legno, che ritorna nella consueta sede di Rho Milanofiera.
“Quest’anno Locatelli Macchine compie sessant’anni e non c’era un modo migliore di festeggiare questo compleanno se non in fiera, a Xylexpo. Un evento che ci ha visto sempre partecipi, fin dal 1968, dalla prima edizione”, ci racconta Fulvia Locatelli, che insieme al fratello Domenico gestisce l’azienda di Treviolo, a pochi passi da Bergamo.
“Non abbiamo mai mancato un appuntamento con Xylexpo – continua Fulvia Locatelli – se non l’edizione 2020, rimandata per i motivi che tutti purtroppo conosciamo bene.
Xylexpo è un evento a cui teniamo particolarmente, nel 2016 Acimall (l’associazione dei costruttori di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno) ci ha addirittura consegnato una targa “Una lunga storia insieme…”.
Una lunga storia che, come abbiamo scritto qualche riga sopra, è una vera e propria “questione di famiglia”…
“LocMac è stata creata da mio nonno sessant’anni fa, in quella che potremmo definire “una botteguccia”, e poi si è passata di mano in mano, di generazione in generazione fino a portarci a essere ciò che siamo oggi: un’azienda solida, con una struttura forte, ben organizzata. È ed è stata una bella avventura che ci ha regalato moltissime soddisfazioni. Nonostante le mille peripezie famigliari che abbiamo affrontato negli anni abbiamo sempre fatto il massimo, continuato a crescere. La nostra nuova “casa”, mi conceda il termine, è stata una delle maggiori soddisfazioni. Un nuovo immobile, una nuova sede, che per noi ha significato veramente tanto”.
Una nuova sede che non ha cambiato i principi fondanti dell’azienda: l’etica del lavoro, la voglia di continuare a crescere, a migliorarsi. Aspetti che sono stati apprezzati sia in Italia…
“…sia all’estero. Perché non dimentichiamo che il 98 per cento di ciò che produciamo viene esportato. Le esportazioni vengono curate sia internamente, sia dai nostri distributori e agenti, con i quali intratteniamo rapporti ultradecennali e con cui abbiamo rapporti di grande fiducia”.
“In questi anni – aggiunge Fulvia Locatelli – tra le più grandi soddisfazioni ci sono proprio i rapporti che siamo riusciti a stabilire con i nostri clienti. Rapporti dettati dalla qualità dei nostri prodotti, dalla nostra disponibilità a cercare sempre la soluzione più adatta alle loro esigenze. Vede, una delle maggiori soddisfazioni che si possono provare è vedere apprezzati i propri sforzi, le proprie macchine. Sentirsi dire “siete proprio bravi”, anche da clienti che per anni, magari, non si erano rivolti a noi.
In fondo è ascoltando i nostri clienti che arrivano le nuove idee per fare innovazione, per sviluppare nuovi prodotti: ascoltiamo le loro esigenze, cerchiamo le soluzioni e creiamo nuove macchine in grado di soddisfarle.
La pandemia ci ha un po’ rallentato, ma contiamo di realizzare una nuovissima macchina, sempre all’interno della nostra “nicchia” di mercato.
Quando? Molto presto”.
Com’è andato questo biennio?
“Il 2020 è stato un anno particolarmente complicato, come si può facilmente intuire. La pandemia ha rallentato tutto chiaramente. Però siamo molto soddisfatti della ripresa. Nel 2021, infatti, abbiamo registrato un incremento compreso tra il 35 e il 40 per cento rispetto all’annus horribilis che è stato il 2020. E anche il 2022 si sta rivelando positivo”.
Quali sono le prospettive per il prossimo anno?
“Le prospettive per il futuro in questo momento sono buone, seppur con una certa dose di prudenza. Abbiamo un consistente carnet d’ordini che ci occuperà il primo semestre del 2023 e questo è sicuramente un vantaggio. Certo, la situazione congiunturale non è delle migliori e i vari eventi che si sono succeduti in questo 2022 rendono la situazione più incerta.
La carenza di materie prime e di materiali, in tal senso, è stata davvero complicata da gestire, soprattutto per quanto riguarda le componenti elettroniche. Per fare ciò, per sopperire a queste difficoltà abbiamo deciso di allargare il numero dei nostri fornitori, stando sempre ugualmente attenti alla qualità delle componenti chiaramente.
Inoltre, un altro problema che sta diventando sempre più rilevante è quello relativo all’aumento dei costi…
Insomma, alla luce di tutto ciò, il nostro obiettivo per il prossimo anno è quello di mantenere le nostre quote di mercato. Vedremo!”.
Che cosa esporrete alla prossima edizione di Xylexpo?
“Alla prossima Xylexpo esporremo due macchine automatiche per la tornitura del legno, che è il nostro settore di riferimento, diverse tra loro e in grado di soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti: una “Multimatik S Cnc”, un tornio automatico in grado di tornire prodotti lunghi fino a 1.600 millimetri, e una “Miniariete 60”, che può tornire la piccola minuteria in legno. La prima viene utilizzata per produrre gambe di sedie da un noto produttore di mobili, Carl Hansen (per approfondire la collaborazione tra Locatelli Macchine e Carl Hansen vi rimandiamo a una case history pubblicata sul numero di Settembre-Ottobre 2021 di Xylon, ndr.), la seconda produce luxury per bottiglie presso, uno dei produttori italiani più noti nel proprio settore di riferimento”.
“Abbiamo delle grandi aspettative per questa nuova edizione di Xylexpo, dopo la pausa forzata a causa della pandemia da “Covid-19”. Siamo molto curiosi di vedere che cosa accadrà, come andrà, dato che sarà la prima volta in cui l’evento si svolgerà in ottobre. Abbiamo moltissima voglia di tornare in fiera, di tornare a vedere le persone faccia a faccia, di incontrarle, presentare i nostri prodotti dal vivo e non attraverso uno schermo. Insomma, abbiamo voglia di tornare – finalmente – a ristabilire i contatti umani. Siamo pronti”.
A cura di Francesco Inverso
locmac.it
Padiglione 24, stand B14