Una nuova creazione che segue un concetto chiave: biologia edile. Holzius, il ben noto marchio della Val Venosta specializzato in costruzioni in legno, ha completato il suo ultimo progetto, una sopraelevazione in legno massello, realizzato ad Appiano sulla Strada del Vino, in provincia di Bolzano, in soli cinque mesi.
Parola d’ordine biologia edile, come dicevamo. A partire dalla tecnica di costruzione e dai materiali: il sistema brevettato di holzius consiste in un tassello in legno con bordi a coda di rondine che, insieme alle giunzioni a pettine e incastri, e all’utilizzo dell’antica tecnica di avvitatura con cavicchio filettato in legno, permette di realizzare pareti, solai e tetti senza l’impiego di colle o parti metalliche, soddisfacendo così sia i più alti standard biologici di costruzione che i requisiti tecnici di prestazione delle costruzioni moderne.
Grazie agli incastri a coda di rondine, pareti e soffitto sono stati prodotti interamente in legno massello e poi intonacati naturalmente, utilizzando all’esterno intonaco di calce incolore e, all’interno, intonaco di argilla. In biologia edile anche gli impianti domestici di cui è esperto il proprietario, imprenditore del settore elettrico che, anche per la sua casa, ha predisposto un impianto domestico in cui tutti i cavi sono stati schermati, la rete internet wireless viene trasmessa attraverso tre stazioni, che possono quindi operare con una potenza di segnale inferiore e, di notte, è possibile scollegare l’intero impianto elettrico dalla rete, una caratteristica sempre più richiesta dai clienti.
“L’approccio “naturale” pervade poi anche i dettagli“, è stato spiegato nel comunicato stampa. “I pavimenti del soggiorno sono stati realizzati con un calcestruzzo naturale in finitura non completamente liscia in modo da rendere al meglio l’effetto materico della superficie, mentre la camera da letto è stata arredata con mobili in cembro di alta qualità e bellezza”. Infine, la casa è ventilata e climatizzata in modo naturale approfittando, per esempio, per la ventilazione d’estate, dell’aria fredda proveniente dalle vicine “buche di ghiaccio”.
“In qualità di biologa edile – ha sottolineato l’architetto Christine Pfeifer – mi piace particolarmente lavorare con clienti come Mirko che ha sostenuto fin dall’inizio la scelta di materiali sostenibili e l’ha attuata con coerenza fino all’arredamento. Solo così si può ottenere un risultato di complessivo benessere per le persone e il pianeta, convincente e coerente. La sfida principale è consistita invece nell’armonizzare la statica dei piani inferiori con le esigenze dei locali di nuovo inserimento, ma la leggerezza del legno massello ha fatto sì che l’edificio preesistente fosse caricato il meno possibile pur utilizzandone al massimo la cubatura“.
Il progetto è stato realizzato in soli cinque mesi, grazie all’alto livello di prefabbricazione degli elementi delle pareti, dei soffitti e dei tetti nello stabilimento di produzione holzius.