Greda inaugura il nuovissimo show room che completa un percorso di rinnovamento e di ampliamento dei propri spazi tecnici e produttivi. Una occasione per intervistare Marianna Daschini, ceo dell’azienda.
Eccola, la ciliegina sulla torta. Da quando Greda – azienda specializzata nella progettazione e costruzione di centri di lavoro “tailor made” – si è trasferita nella nuova sede non si sono mai interrotti gli investimenti per renderla sempre più grande, efficace, efficiente e – perchè no – bella!
Ci è piaciuto molto tornare, dopo qualche anno a Mariano Comense e vedere quanto sia aumentato lo spazio a disposizione dei reparti produttivi, il nuovo magazzino, il nuovo show room… il tutto con una organizzazione, una logistica e una cura dei dettagli che ci ha davvero impressionato.
“Oggi non inauguriamo solo il nuovo show-room, ma festeggiamo una tappa importante della nostra storia, l’avere completato lavori importanti che ci permettono oggi di poter disporre di una sede che si sviluppa su una superficie di oltre 10mila metri quadrati di spazio disponibili per le nostre attività”, ci racconta Marianna Daschini, ceo dell’azienda e titolare con il fratello Piero Daschini, responsabile tecnico e della produzione.
“Possiamo finalmente disporre di spazi per la nostra crescita, di un luogo dove i nostri clienti possono vedere i loro centri di lavoro a controllo numerico all’opera prima che siano installati presso le loro sedi, di uffici adeguati alla nostra struttura e anche – e forse soprattutto – di una sala dove organizzare incontri con docenti universitari, “influencer” ed esperti del settore, ragazzi e giovani delle scuole di ogni ordine e grado.
Un tema – il rapporto con il mondo della formazione – che ci sta molto a cuore, per due motivi: da un lato il nostro settore sconta, come molti altri, una caduta dell’interesse delle giovani generazioni. Difficile attrarli. D’altro canto l’emergenza pandemica ha avuto effetti particolarmente negativi sui giovani che mai come oggi hanno bisogno di stimoli, di un confronto, della possibilità di incontrare persone nuove, diverse, che mostrino loro quante opportunità potranno e dovranno cogliere nella vita che li attende.
Ci siamo attivati da tempo con le scuole e gli istituti presenti sul territorio perché crediamo sia indispensabile collaborare, trovare territori comuni fra il mondo dell’impresa, la formazione e ragazzi che sono alla ricerca del loro posto in questo grande mondo.
In Greda siamo sempre stati convinti che una azienda debba saper fare cultura, lanciare messaggi che vadano oltre la loro “propensione economica” e rappresentino un elemento di crescita per l’intero tessuto sociale.
Nel nostro piccolo organizziamo e promuoviamo momenti di formazione per i ragazzi degli istituti del territorio e altri di approfondimento che dedichiamo ai nostri partner e clienti, molti dei quali ci sorprendono arrivando anche dall’altra parte del mondo. C’è una forte necessità di conoscenza e una “voglia di incontro” che sosteniamo senza esitazioni”.
… mentre il mercato?
“Il mercato segue le sue logiche: oramai da mesi si parla di una crisi imminente e, per quanto si avverta qualche flessione rispetto alle molte soddisfazioni raccolte nel recente passato, abbiamo un portafoglio ordini che ci tranquillizza. Dobbiamo anche dire che negli ultimi anni c’è stata una selezione che ha di fatto premiato le aziende strutturate, affidabili.
Il vero problema con cui dobbiamo ancora fare i conti è la scarsità di componenti e materie prime, le speculazioni sui costi energetici e una sempre più cronica carenza di manodopera, senza considerare guerre e conflitti.
Contiamo di continuare la nostra crescita e di ripetere lo stesso risultato che abbiamo registrato nel 2022, ovvero un più 25 per cento del fatturato, una dinamica che riusciamo ad assorbire grazie agli sforzi organizzativi messi in atto: oggi in Greda lavorano una quarantina di persone che rispondono a un nuovo direttore generale, una scelta che ha portato a una gestione più manageriale della nostra azienda famigliare, a vedere nuovi panorami…”.
… nonostante ai vertici dell’azienda ci siano due persone, lei e suo fratello Piero, giovani, competenti e dinamiche?
“Sì, perché la visione e la quotidianità di una azienda che vuole mantenere una rotta di successo non può fondarsi solo sugli imprenditori: io e mio fratello Piero abbiamo deciso di diversificare, di lavorare in altri settori, di adottare nuovi modelli organizzativi. Una vera e propria rivoluzione che ha coinvolto la nostra struttura commerciale, ha dato il via a un catalogo di soluzioni tecnologiche per il mondo dell’alluminio e dei materiali avanzati, ha spalancato le porte a un approccio più digitale del nostro essere “impresa nel mondo”. Senza mai rinnegare ciò che siamo, ovvero degli specialisti nei centri di lavoro a cinque assi, e continuando a progettare nuove soluzioni, alcune delle quali mostreremo nelle fiere e nel nostro Greda Lab già dai prossimi mesi..
Al tempo stesso abbiamo razionalizzato e ottimizzato i nostri processi produttivi, affiancando alla nostra vocazione per lo “speciale” una serie di modelli a catalogo, i nostri cavalli di battaglia “Poker”, “Diva”, “Mitika” e “Sprinter”.
Tutto questo richiede energie, la creazione di un team più completo, la disponibilità di competenze nuove e diverse. Crescere, diventare più grandi è un impegno forte, che impone attenzione costante verso la flessibilità, un management e una struttura di vendite agile e reattiva”.
… senza rinnegare il legno…
“Assolutamente: è nel dna, è parte di noi, le nostre radici, oltre a essere un materiale meraviglioso. La nostra tecnologia parte da qui, da questo materiale nobile e complesso che ci ha indubbiamente aiutato affinando le nostre capacità e permettendoci così di confrontarci anche con altri materiali.
Dal massiccio siamo arrivati nel pannello, nel serramento: oramai abbiamo da tempo in catalogo diversi centri di lavoro per il pannello con carico e scarico automatici e una soluzione “Diva Doors” per la lavorazione a cinque assi delle porte che è una scommessa vinta.
Lo scorso ottobre, a Xylexpo, abbiamo presentato il nostro “Argo G-Max”, un centro di lavoro multifunzionale a cinque assi che lavora sia il massiccio che il pannello, una soluzione innovativa che può dare un contributo importante alla produttività delle piccole e medie aziende, sempre più attratte dalle “alte tecnologie” ma che devono essere approcciate da soluzioni che ben si adattino alla loro taglia, alle loro reali necessità quotidiane”.
A cura di Luca Rossetti
Inaugurato il nuovo showroom “Greda Lab”
L’edizione 2022 del “Greda Lab” si è tenuta nel nuovo showroom dell’azienda specializzata nella produzione di centri di lavoro a controllo numerico, un’area di oltre mille metri quadrati che si sviluppa accanto alla sede produttiva e che anche questa volta ha permesso a clienti, collaboratori, fornitori, rivenditori e collaboratori di incontrarsi e approfondire tematiche tecnologiche e di mercato.
L’open house, svoltasi a fine novembre, ha coinvolto centinaia di operatori del settore e partner: accanto alle software house Ddx e Tpa ha presenziato anche Agla, società abruzzese specializzata nella realizzazione di ambienti virtuali immersivi e nello sviluppo 3D, selezionata da Greda per la realizzazione del proprio showroom virtuale, che ha debuttato in concomitanza dell’inaugurazione di quello fisico.
Anche quest’anno “Greda Lab” non ha ospitato soltanto clienti e rivenditori dall’Italia e dall’estero ma anche un centinaio di studenti provenienti dal Centro di formazione professionale “Giuseppe Terragni” di Meda, l’Artwood Academy – Polo formativo legno-arredo di Camnago-Lentate e l’Istituto d’istruzione superiore “Jean Monnet” di Mariano Comense.
Un’esperienza straordinaria di cinque giorni con demo, seminari e l’inaugurazione del nuovo showroom con tre cavalli di battaglia di Greda, i centri di lavoro “Argo G-Max”, “Mitika V5” e “Poker V5”, alla presenza del sindaco di Mariano Comense, Giovanni Alberti (il secondo da sinistra nella foto), per il simbolico taglio del nastro insieme al fondatore Nicola Daschini e ai figli Marianna e Piero.