Seconda puntata del nostro viaggio fra i vincitori dell’ultima edizione di XIA-Xylexpo Innovation Award, svoltosi lo scorso ottobre in occasione della rassegna milanese.
Lo XIA-Xylexpo Innovation Award nella categoria della lavorazione del pannello è stato assegnato ex-aequo a due proposte che risolvono lo stesso problema di sicurezza delle seghe circolari a carro mobile, dette anche squadratrici, “con approcci differenti ma con risultato equivalente” (citando la motivazione della giuria).
In questo articolo parleremo della soluzione “Blade Off”, candidata da Scm Group di Rimini.
Ho avuto il piacere di intervistare Massimo Paganelli, Business Unit Manager delle macchine SCM per la falegnameria.
Per cominciare, ci potrebbe dare una descrizione generale del sistema e del suo funzionamento?
“Il nuovo sistema “Blade Off” per seghe circolari è l’innovativa soluzione tecnologica ideata da SCM per lavorare in totale sicurezza. Questo sistema si basa su una serie di sensori “intelligenti” capaci di rilevare la presenza della mano dell’operatore nella zona “protetta” situata attorno alla lama. Qualora si configuri una situazione di pericolo, il sistema esclude automaticamente la lama e arresta l’esecuzione del programma, senza danneggiare alcun componente della macchina. Si evita così qualsiasi tipo di contatto accidentale, anche a grande velocità.
I sensori sono disposti in modo tale da monitorare tutta l’area intorno alla lama e sono in grado di distinguere tra il corpo umano e manufatti in legno.
L’attivazione del sistema comanda automaticamente il gruppo meccanico ad esclusione pneumatica che, mediante un cilindro appositamente dimensionato e tarato, fa scendere la lama al di sotto del piano di taglio in pochissimi millisecondi, assicurando in questo modo la massima sicurezza per l’operatore”.
Da che cosa è nata l’idea di sviluppare un dispositivo così fatto?
“Per i nostri clienti è sempre più difficile trovare operatori esperti, e ciò aumenta sensibilmente la possibilità di incidenti sul lavoro. SCM investe da sempre importanti risorse per rendere le sue macchine più sicure e sostenibili. In questo caso abbiamo voluto creare un sistema che vada a colmare eventuali lacune presenti nei sistemi di sicurezza esistenti e che possa impedire ogni tipo di infortunio“.
Qual è il principio fisico su cui si basa il riconoscimento della mano o altre parti del corpo umano?
“Il principio fisico consiste nella misurazione di un campo elettrico, nello specifico le variazioni introdotte dal corpo umano”.
Come si è passati dal principio fisico al sistema funzionante? Quali sono stati i passaggi principali dello sviluppo? Ci sono stati particolari ostacoli, e come sono stati superati?
“I punti principali dello sviluppo sono stati l’integrazione del sistema in macchina (con la progettazione di protezioni delle parti più delicate da polveri, urti, vibrazioni), la stabilizzazione del sistema in relazione alle diverse configurazioni di macchina e l’ottimizzazione del circuito elettrico. Infine la parte di misurazione ed elaborazione dei segnali è stata ottimizzata in modo da permettere al sistema di intervenire in tempi brevissimi”.
Ci sono brevetti o domande di brevetto? A coprire quali aspetti?
“Ci sono brevetti che proteggono il principio di funzionamento di rilevamento e quello meccanico di esclusione”.
Blade Off è stato presentato in anteprima a Xylexpo in ottobre 2022 quando non era ancora in produzione. Che cosa è cambiato da allora? È in vendita e a quale prezzo? È stato già installato presso dei clienti? Come sono i primi feedback da loro?
“Il sistema e la macchina sono perfettamente funzionanti e sono stati testati a lungo al nostro interno. Al momento siamo nella fase di certificazione e industrializzazione necessari anche a fissare il prezzo di listino. Entro quest’anno contiamo di consegnare le prime macchine di pre-serie ai primi clienti. Ottenuto il loro feedback, avvieremo la produzione di serie”.
Quali sono le previsioni di diffusione? Quante squadratrici (in percentuale) lo monteranno?
“In un primo momento, la soluzione sarà disponibile su alcuni modelli con lama principale dal diametro massimo di 400 mm, un parametro che riguarda la parte più importante della domanda di seghe circolari. La nostra ambizione è quella di convincere gran parte dei nostri clienti di questo segmento di mercato ad investire nella sicurezza apprezzando l’enorme sforzo che SCM ha fatto e continuerà a fare in questo senso”.
Quali sono gli sviluppi possibili e ce ne sono già in progettazione? In particolare, l’applicazione del sistema ad altre macchine tradizionali da falegnameria ad avanzamento manuale?
“Al momento siamo totalmente concentrati nel portare a termine questo primo progetto e nel far sì che ne possano beneficiare molti clienti. Abbiamo trovato il modo di distinguere inequivocabilmente una mano da un pezzo di legno quindi, “teoricamente” si potrebbe studiare un’applicazione di questo tipo per ogni macchina. Ci stiamo già pensando e di certo nei prossimi anni lavoreremo in questa direzione”.
A cura di Matteo Simonetta
Responsabile Ufficio tecnico Acimall
