Un nuovo “open house” fisico per toccare dal vivo e vedere all’opera le novità lanciate in Essetre, la ben nota azienda di Thiene specializzata nella realizzazione di centri a controllo numerico. Un’occasione per fare un tour nella sede di Essetre, tra nuove tecnologie e progetti per il prossimo futuro…
C’era un vecchio spot di quasi quarant’anni fa che diceva “porte aperte alla Renault”. Uno spot diventato iconico, una sorta di avanguardia su quello che sarebbe stato, nel corso dei decenni successivi, un cambio di prospettiva del mondo del lavoro, con orari diversi e realtà sempre più “globali”. E noi, in questo 2023, vogliamo partire da qui, da questo slogan riadattato per l’occasione in “porte aperte alla Essetre”, per un raccontare una “open house” (svoltasi dal 6 al 10 marzo appena passato) che è diventato un ponte tra la tradizione del passato e un futuro sempre più “roseo” per l’azienda veneta specializzata nella realizzazione di centri a controllo numerico. Un’occasione per vedere quasi nella sua interezza la gamma delle soluzioni prodotte in quel di Thiene e fare, assieme a Cristina Sella, responsabile marketing dell’azienda, un tour tra presente e futuro.
Ma partiamo dall’open house, da questo “Techno Tour S3 23”, dall’occasione che ci ha portato a entrare nella sede dell’azienda veneta…
“Siamo davvero soddisfatti di come sia andato questo “open house”: non è il primo e anche quelli del passato erano andati molto bene, come nel 2019, quando organizzammo l’ultimo evento “fisico” prima del triennio pandemico, ma questa volta, me lo consenta, abbiamo fatto le “cose in grande”, con diverse nostre tecnologie pronte all’uso insieme, come la gamma “Techno”, che i nostri clienti hanno potuto visionare all’opera. Un’occasione quasi irripetibile, data la rapidità che caratterizza la nostra produzione, e per la quale un plauso deve andare sicuramente ai nostri collaboratori, che sono stati eccezionali e sono riusciti ad allestire e portare avanti il lavoro in contemporanea. Ecco, questo è un punto che ci ha reso davvero orgogliosi: abbiamo aperto le porte, ma non ci siamo fermati e abbiamo potuto mostrare realmente il lavoro quotidiano in Essetre”, ci ha spiegato Cristina Sella.
La risposta del pubblico è stata positiva?
“Direi particolarmente positiva: 180 clienti che hanno varcato la porta e sono venuti a vedere dal vivo i nostri prodotti, chi per conoscerli “ex novo”, chi per vedere le novità, le nuove soluzioni, gli upgrade che abbiamo innestato sulle macchine. In particolar modo dagli Stati Uniti, un mercato a cui teniamo particolarmente e su cui abbiamo investito e stiamo investendo molto, non solo economicamente, ma anche a livello di energie e ci sta dando un grande ritorno. Certo, diversi visitatori non sono potuti venire per uno sciopero aeroportuale in Francia, ma sarà per il prossimo…”.
LE TECNOLOGIE IN EVIDENZA
Tra le macchine mostrate durante l’Essetre “Techno Tour”, un posto di rilievo l’ha avuto la “Techno Multiwall”, un centro di lavoro a controllo numerico ideale per lavorare le pareti. “Un’occasione importante per vedere all’opera una macchina di grandi dimensioni che difficilmente viene messa in esposizione durante le fiere”, ci ha raccontato Cristina Sella.
“Questo centro di lavoro – prosegue – è adatto alla lavorazione, oltre alle travi curve, di pareti Clt, e pareti a telaio con dimensioni importante, che possono raggiungere i 4 mila millimetri di larghezza e i 480 di spessore”.
Questa soluzione monta un gruppo lame dal diametro di 1.200 millimetri a cinque assi, con motore da 55 kW. Il gruppo fresa, con cono “Hsk80F” a cinque assi ha un motore da 53 kW e un magazzino utensili automatico con nove postazioni.
Ampio spazio anche per la “Techno PF 1250 Evo”, il centro di lavoro prodotto da Essetre ideale per la realizzazione di strutture in legno, tetti, travature e pareti Clt con larghezza fino a 1.250 millimetri. Oltre a un sistema di movimentazione dei pezzi in entrata e in uscita, una zona di carico e scarico e un tappeto evacuatore dei trucioli, questa soluzione presenta anche due gruppi operatori contrapposti indipendenti, uno superiore e uno inferiore, completi di teste a fresare a cinque assi in interpolazione continua ed elettromandrini da 12 kW a 7mila giri (con un magazzino portautensili a nove posizioni “Hsk63F” montato sul lato del portale per servire il gruppo operatore inferiore).
“Come tutte le nostre soluzioni – ci ha spiegato Cristina Sella – anche questa può essere personalizzata su misura sulle esigenze del cliente”.
“Techno PF 1250 Evo” può montare un supporto supplementare di carico e scarico per estendere la zona di carico di circa 3mila millimetri e una etichettatrice automatica per identificare il pezzo finito.
Non solo. “Techno Saw”, invece, è un centro di lavoro a sei assi controllati che può effettuare in maniera rapida e flessibile lavorazioni di fresatura, taglio, foratura su elementi in legno di piccole sezioni. Questi elementi possono essere usati nella realizzazione di pareti a telaio, gazebi, parchi giochi e altri elementi, con una sezione massima di lavoro di 450 millimetri di larghezza per 150 millimetri di spessore.
Last but not least, “Techno Fast”, il centro di lavoro a controllo numerico realizzato dall’aziende vaneta per la lavorazione rapida di travi. Un centro di lavoro versatile e compatto che, con un sistema di movimentazione, carico e scarico automatico, consente di lavorare travi alte fino a 620 millimetri e larghe fine a 300.
“La “Techno Fast” – ci spiega Cristina Sella – è una delle nostre soluzioni più apprezzate. Un centro di lavoro compatto, in grado di lavorare rapidamente e ottimizzare la produzione”.
Avete un’ampia area dedicata all’usato. Quanto è importante per voi?
“Sicuramente il mercato dell’usato ha avuto un ottimo ritorno in questi ultimi anni, complice ovviamente anche la difficoltà nel trovare le componenti, per lo più elettroniche, che hanno allungato i tempi di consegna. Anche se, per essere chiari, i nostri usati sono usati solo sulla carta. Perché le macchine, una volta ritirate dai nostri clienti che acquistano un nuovo modello vengono aggiornate, migliorate, soprattutto a livello di software. Inoltre, a livello meccanico sono macchine molto solide, quasi indistruttibili, che rendono ben evidente la qualità del prodotto “made in Essetre”.
44 anni alle spalle, un quarantacinquesimo compleanno alle porte…
“Esatto, l’anno prossimo festeggeremo un anniversario importante e vogliamo farlo continuando a investire, continuando a innovare. In Essetre non ci siamo mai fermati, negli scorsi anni abbiamo investito nella nuova filiale americana, quest’anno in una nuova macchina utensili che ci consentirà di lavorare i basamenti completamente all’interno, riducendo i tempi tecnici, permettendoci di non dover aspettare gli altri, ma di poter portare avanti tutto con un vero e proprio “made in Essetre”.
Una scelta che fa un passo avanti anche in ottica di sostenibilità, perché riduce gli spostamenti necessari, mette in strada “meno mezzi pesanti”, meno inquinamento, meno rischi. Questa macchina, per la quale abbiamo scelto un produttore spagnolo, ha richiesto un lavoro molto importante per poterla inserire: abbiamo dovuto scavare in profondità per oltre due metri ed è lunga circa 20. Siamo convinti che sia la scelta giusta.
E l’anno prossimo abbiamo in programma un nuovo showroom. Siamo convinti che non ci si debba mai sedere sugli allori, ma sia necessario proseguire, alzare l’asticella, porsi sempre nuovi obiettivi da raggiungere. È questa un po’ la nostra filosofia…”.
Per citare una canzone “bruciare sempre, spegnersi mai”, quindi, mai fermarsi…
“Mai. Un nuovo showroom, un sito internet rinnovato, una nuova macchina utensili sono solo alcune degli investimenti che abbiamo fatto e continueremo a fare nel prossimo futuro. Siamo profondamente convinti che non ci si possa e non ci si debba fermare, che sia necessario andare avanti, alzare l’asticella, continuare a migliorare gli ambienti, i prodotti, la nostra immagine. Ci avviciniamo al quarantacinquesimo anniversario, ma noi stiamo lavorando e ci stiamo impegnando per arrivare al cinquantesimo, al sessantesimo e oltre.
Che cosa ci aspettiamo per il futuro? Dipenderà da tanti fattori. In fondo, siamo onesti: la pandemia era un fattore impronosticabile, così come l’incertezza che ne è derivata, tra approvvigionamenti, conflitti, materiali, aumento dei costi energetici. Abbiamo le idee chiare, sappiamo dove vogliamo arrivare, quali saranno i passaggi. Siamo pronti a tutto. E se arriverà qualche altro fattore esterno? Ci faremo trovare pronti e in grado di reagire a ogni possibile sfaccettatura del mercato. Come ho detto, siamo consapevoli dei nostri punti di forza e siamo pronti al futuro”.
A cura di Francesco Inverso