È stato ratificato un accordo per il rinnovo del contratto collettivo nella filiera del legno-arredo. I punti principali che hanno portato alla firma vedono un aumento sulle retribuzioni in media di 143 euro, con un una tantum di 600 euro (300 a luglio 2023 e 300 a marzo 2024). A questo si aggiunge un riequilibrio del potere d’acquisto dei lavoratori a cui, oltre al recupero dell’inflazione reale, viene anche riconosciuta la produttività di settore.
Un accordo che arriva dopo mesi di trattative tra FederlegnoArredo, Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl. Il rinnovo segue il modello “a doppia pista”, già introdotto nel 2016 e riconfermato nel 2020 e prevede anche un piano per contrastare l’incremento costante dell’inflazione, con due ulteriori aumenti salariali previsti per il 2024 e il 2025.
“Le parti – hanno spiegato i vertici di FederlegnoArredo e delle organizzazioni sindacali – hanno concordato di mettere mano solo ed unicamente agli istituti di natura strettamente economica del contratto si è concordato, quindi, di non intervenire sulla parte normativa e di destinare tutte le risorse disponibili al sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie, evitando oneri indiretti e di natura organizzativa”.