Decimo compleanno per Fimal, con una lunga storia alle spalle…

Il 13 maggio 2013 nasce Fimal, acronimo di “Fabbrica italiana macchine legno”. Un battesimo che in realtà segna il passaggio da una lunga tradizione nel mondo delle tecnologie per il legno in una nuova realtà che guarda in modo diverso al futuro…

Cinzia Facchini

“Pensare a chi eravamo e guardarci attorno oggi ci fa capire quanta strada abbiamo fatto”, esordisce Cinzia Facchini, contitolare di Fimal con Stefano Morselli e Matteo Mancini – titolare della fonderia Fondar, storico partner della realtà marchigiana. “Siamo cambiati, siamo cresciuti da ogni punto di vista, non solo per quanto riguarda il fatturato, ma per il nostro modo di essere impresa, di rapportarci on i nostri collaboratori, i nostri clienti, i nostri partner. Abbiamo dato corpo a una idea nuova, proseguendo l’importante esperienza che avevamo maturato in Paoloni, azienda storica del settore, in una direzione nuova, con una mentalità nuova, certi di avere qualcosa di differente da dire al mercato.
Non è un caso che nel 2014 sia nata la “Concept”, l’anello di congiunzione fra la sega circolare e la sezionatrice, una macchina ancora oggi unica e che continua a darci grandissime soddisfazioni; perché è questo – in fondo – quello che noi inseguiamo, la soddisfazione del cliente!
Una filosofia, un modo di pensare che ci ha portato a guardare alla nostra azienda anche in termini di responsabilità sociale verso tutti noi che ci lavoriamo, il territorio e chi ci sceglie; che ci ha convinto a compiere importanti passi verso la piena sostenibilità, a ottimizzare le nostre relazioni per ridurre l’impatto del nostro lavoro, vivendo in modo forte i network che abbiamo contribuito a creare sul territorio.
Un cambiamento progressivo, con una crescente attenzione alle persone, a chi ha scelto di lavorare con noi e merita tutta la nostra attenzione: abbiamo climatizzato tutti gli ambienti di lavoro, anche l’officina, e stiamo creando nuovi spazi per la mensa e gli spogliatoi, perchè crediamo che anche il lavorare in un ambiente migliore contribuisca a creare dei prodotti migliori.
Veniamo, come lei ricordava, da una lunga storia che ci ha insegnato quante e quali siano le responsabilità di una impresa, che non può guardare solo al profitto, ma deve anche creare benessere a 360 gradi, un valore che il cliente percepisce nelle nostre macchine”.

Stefano Morselli

“Credo sia proprio questo – interviene Stefano Morselli che ci distingue e che oggi possiamo festeggiare con orgoglio: l’avere creato una squadra forte, con una visione a 360 gradi molto precisa e per la quale lavoriamo tutti insieme, aldilà dei nostri ruoli in azienda, condividendo obbiettivi, modalità e la volontà assoluta di confrontarci costantemente con i nostri clienti in tutto il mondo, per dare loro ciò di cui hanno realmente bisogno.
E i risultati degli ultimi anni, il fatto di ricevere continuamente i complimenti di chi lavora con macchine Fimal per la loro qualità ed efficacia ci fa capire che abbiamo fatto e stiamo facendo un buon lavoro: macchine funzionali, addirittura “piacevoli” da usare, espressione autentica del “made in Italy”, nate dal nostro ascolto costante delle richieste, dei messaggi, delle necessità che ci arrivano dai nostri clienti di tutto il mondo”.

“Questi primi dieci anni sono stati una continua ricerca di come e dove potevamo ancora migliorare”, riprende Cinzia Facchini. “Penso alla scelta di dare la priorità alla qualità dei nostri prodotti, a qualsiasi costo. Penso alla scelta di rivedere la rete dei nostri fornitori per lavorare con imprese che seguissero i nostri stessi principi ma che ci permettessero di lavorare in un’ottica di prossimità, con tutto ciò che significa anche in termini di sostenibilità della organizzazione del nostro lavoro. Abbiamo deciso di condividere concretamente il successo di Fimal con tutti coloro che ci lavorano, riconoscendo premi di produzione a ogni fine anno e ritenendo che l’impresa possa essere al centro di un circolo virtuoso, dove le persone si sentono a proprio agio, lavorano in un ambiente confortevole, si sentono a proprio agio, mettono passione nelle macchine che producono. Nel nostro piccolo vogliamo essere un poco sognatori, magari visionari, convinti che una impresa possa essere vissuta non solo come un “dovere”… non siamo mai riusciti a essere come la maggior parte degli imprenditori e abbiamo sempre cercato di percorrere la nostra strada, anche sbagliando talvolta, ma con la convinzione che alla fine del cammino, per quanto possa essere più lungo, ci siano maggiori soddisfazioni!”.

“Guardarsi alle spalle a dieci anni dai primi passi è davvero una emozione”, prosegue Stefano Morselli. “Penso a quanto l’essere disponibili a riconoscere il valore di ogni persona, anche le voci fuori dal coro abbia influito sulla qualità dell’innovazione che caratterizza le nostre macchine, idee che nascono in questo clima di assoluta, continua condivisione che coinvolge tutta l’azienda.
Sempre pronti a recepire, a imparare: una predisposizione indispensabile quando ci si deve confrontare con clienti si Paesi diversi, con modalità e consuetudini diverse. Oggi esportiamo oltre l’80 per cento della nostra produzione e il raccogliere ogni giorno istanze spesso lontane fra loro ci ha fatto crescere. Siamo appena rientrati da una visita presso un nostro rivenditore che ha festeggiato i cento anni di attività, toccando con mano quali sono i valori che hanno permesso di raggiungere questo traguardo: la coesione, la condivisione.
Non stiamo facendo filosofia: Fimal ha visto crescere il proprio fatturato anno dopo anno, spesso in modo importante fino alla “crescita record” dello scorso anno, con un risultato del 30 per cento superiore a quello del 2021.
Nel 2023 ci assesteremo attorno ai dieci milioni di euro, risultato di tutto rispetto per una azienda della nostra taglia, che ha saputo risorgere facendo tesoro dell’esperienza passata, riprogettando macchine classiche – il mondo in cui operiamo – per renderle migliori, aggiungendo funzioni e prestazioni”.

“Abbiamo letteralmente rivoluzionato il modo con il quale avevamo imparato a concepire le macchine classiche per farne realmente degli strumenti di successo per i nostri clienti”, interviene Cinzia Facchini”. “Non solo: abbiamo inventato, progettato, prodotto macchine completamente nuove e che oggi sono una parte significativa del nostro fatturato.
Mi permetta di sottolineare quanti da tempo danno ormaia per “superato” il segmento delle macchine tradizionali, ma Fimal in questi dieci anni ha dimostrato con i fatti che non è così, che ci sono sempre margini di miglioramento. Abbiamo creduto in questa nostra idea, decidendo che volevamo andare a vedere dove avrebbe potuto portarci e avviano di processo di vera e propria evoluzione delle macchine presenti nel catalogo della Paoloni.
Non è stato facile e abbiamo dovuto convincere più di una persona che valeva la pena di provare a fare le stesse macchine ma in un modo nuovo perché possano essere migliori, più performanti e anche – perché no – più belle!
Abbiamo investito molto nel software e anche questo – insieme al fatto che le nostre macchine le facciamo interamente nei nostri capannoni, controllando ogni passaggio, con il plus di avere nella nostra compagine azionaria il titolare di una fonderia – ci permette di garantire una macchina qualitativamente differente dalla concorrenza internazionale “di prezzo”. Oggi siamo fra i pochi produttori di macchine classiche che creano reddito e continuano ad aggiornare, a migliorare le tecnologie che offrono.
Festeggiando i primi dieci anni di Fimal possiamo dire con una punta di orgoglio che non abbiamo mai “preso ispirazione” da altri, come spesso accade, mantenendo salda la nostra rotta anche nei momenti più difficili, convinti della bontà del nostro progetto.
Non ci siamo mai spaventati e, piuttosto, abbiamo cercato di collaborare, di stringere relazioni forti con le persone che hanno creduto in noi”.

Fra queste immaginiamo anche la vostra rete di rivenditori…
“Fimal, com’è noto, realizza la quota principale del proprio fatturato grazie a un network di agenti e rivenditori presenti oramai in tutto il mondo”, ci conferma Stefano Morselli. “Persone che sono le nostre antenne nei vari mercati, con cui ci confrontiamo per mettere a punto, dove è necessario, la nostra offerta. Così facendo oggi possiamo dire che Fimal propone macchine che sono la sintesi di mondi diversi e proprio per questo sono una valida risposta per moltissimi operatori e i riconoscimenti raccolti in questo decennio ci dicono che siamo sulla strada giusta.
Sappiamo bene quanto il prezzo sia un elemento spesso determinante nella scelta di un investimento, ma non abbiamo mai lavorato su una nostra macchina con l’obbiettivo di “farla costare poco”. Un messaggio sul quale abbiamo lavorato molto perché fosse recepito dai nostri partner, che oggi propongono Fimal dove si ricercano determinate caratteristiche tecniche ed è questo l’ambito dove possiamo esprimere al meglio le nostre capacità, le nostre intuizioni, le ragioni che ci hanno portato ad avere un catalogo che contiene macchine che garantiscono un risultato nel tempo”.

Dieci anni in cui è cambiato molto…
“Moltissimo: oggi è indispensabile interpretare anche il più piccolo segnale, ma devo dire che per una realtà come la nostra, nata proprio dalla volontà di cambiare, non è certo un problema”, conclude Cinzia Facchini. “Indovinare quale sarà il futuro di questo mercato è impossibile e allora non resta che fare ogni giorno il proprio dovere ed essere pronti a muoversi in ogni direzione, continuando a investire in tutto quello che le abbiamo raccontato ma anche nell’acquisto di un nuovo, importante centro di lavoro che ha accresciuto notevolmente le potenzialità della nostra officina, nell’ampliamento del nostro show-room, nel rifacimento della facciata del nostro stabilimento prevista per l’anno prossimo. Passi indispensabili per essere pronti ad affrontare i prossimi dieci anni e i dieci che verranno dopo e dopo ancora, potendo proporre buone macchine a un prezzo competitivo perché controlliamo ogni fase del processo.
Gli anni che verranno non ci spaventano: stiamo lavorando moltissimo per il futuro di Fimal, aprendo le porte alle nuove generazioni cercando ogni giorno di farle “innamorare” di questo lavoro, qualunque sia il loro ruolo. Stiamo costruendo, passo dopo passo, quella che sarà la Fimal del futuro, quel “dopo di noi” che è ancora di là da venire, ma al quale ogni imprenditore deve dedicare energie al momento giusto, per governare i passaggi generazionali con serenità e pensando sempre al “bene comune” che una impresa, una industria rappresenta.
Ci sono persone che sono pronte a dare un contributo ancora più forte e che – come noi – guardano ancora al comparto delle macchine classiche come una opportunità, a un palcoscenico dove si possa essere dei bravi attori, capaci sempre di fare qualità e innovazione, orgogliosi della propria storia, del proprio lavoro, della propria capacità di modellare il futuro…”.

A cura di Luca Rossetti

fimalsrl.it

Decimo compleanno per Fimal, con una lunga storia alle spalle… ultima modifica: 2023-11-27T11:00:45+00:00 da Francesco Inverso