L’inaugurazione del “Technology Center” ci ha permesso di fare il punto con Luigi De Vito su questa stagione del colosso riminese e, più in generale, sui temi che stanno animando e talvolta preoccupando il settore delle tecnologie per il legno.
Luigi De Vito, direttore generale di Scm Group, non è uomo che indugia sui particolari: per lui i temi che stanno animando il settore delle tecnologie per il legno, sono indicatori, segnali, rivelatori di sistemi ben più complessi che – senza una visione d’impresa forte – potrebbero anche essere un ostacolo. Una chiacchierata con lui vuol dire guardare lontano, capire quali potrebbero essere le strade da seguire per non restare intrappolati in un “fare impresa” che pensa solo al quotidiano, ai risultati immediati.
“Leggere l’andamento del nostro settore anno su anno potrebbe essere un errore”, esordisce De Vito, facendoci subito intuire quale direzione prenderà la conversazione. “Il nostro è un settore a cui guardare prestando attenzione più ai trend, perchè siamo in un contesto industriale ed economico più di altri contraddistinto da un andamento discontinuo.
Noi non vediamo un calo di opportunità confrontabile con quanto sta invece accadendo a livello di ordini, in contrazione dalla seconda metà dello scorso anno. Il 2022 a livello di fatturato è stato per noi “da record”, con un risultato di 850 milioni, pur dovendo affrontare l’aumento dei costi energetici e la difficoltà di reperire materiali e componenti. Abbiamo governato la situazione, mantenendo una buona marginalità e riuscendo a gestire positivamente le relazioni con i nostri clienti, condividendo difficoltà, ma anche strategie.
Un fatturato di cui la gran parte, oltre il 70 per cento è stato generato dalla sola divisione legno, un settore in cui continuiamo a concentrare la nostra attività, certi che ci darà ancora grandi soddisfazioni.
Il 2023 si concluderà con una ulteriore crescita del fatturato, a due cifre, a fronte di un andamento ancora “tiepido” degli ordini.
Ci muoviamo in uno scenario che ci vede comunque più forti, perchè abbiamo imparato a costruire alternative importanti ai nostri tradizionali fornitori, un elemento importante per sostenere una ulteriore crescita. Il costo del prodotto si sta stabilizzando a fronte della pressione inflazionistica, per quanto resti evidente che i tempi necessari per definire positivamente le opportunità si stanno allungando. Non possiamo non considerare quanto pesi su tutto questo il grande punto interrogativo degli incentivi statali, una incertezza che non porta certo le imprese a mantenere il livello di investimento degli anni recenti e che – non dimentichiamolo – ha permesso di rimodernare un parco macchine generalmente molto datato, in Europa e nel mondo”.
Quali saranno gli asset strategici su cui investire?
“Scm è una realtà solida, con una visione di medio e lungo periodo che si realizza attraverso investimenti misurati, chirurgici in quelle che per noi sono priorità sulle quali solo costruire il futuro, e che alla ripresa degli ordini ci permetteranno di aumentare immediatamente le nostre quote di mercato.
Continueremo a investire in una innovazione intelligente e facilmente implementabile dal punto di vista del cliente: la nostra mission è garantire la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di soluzioni realmente innovative, che soddisfino l’artigiano come il grande gruppo industriale.
Il secondo, importante pilastro è la nostra capillarità, una presenza worldwide che non vuole essere invadente, ma offrire e garantire consultancy. Dopo settant’anni di storia continuiamo a muoverci e a crescere in tutto il mondo: siamo in fase di inaugurazione di una nuova filiale in Vietnam e ne inaugureremo presto un’altra in Slovenia per la regione dei Balcani, due aree del mondo per noi sempre più rilevanti. Stiamo investendo in molte delle nostre filiali, prime fra tutte le nostre sedi in Germania, in Spagna e in Australia, dove nel 2024 inaugureremo il nuovo “Technology Center” di Sidney.
Il terzo pilastro è senz’altro rappresentato dagli importanti investimenti che abbiamo fatto e continueremo a fare con grande convinzione nella nostra efficienza produttiva e nella digitalizzazione sempre più forte ed efficace di tutti i processi, grazie anche all’adozione di un “Factory Control System” che ci consente di monitorare in modo ancora più preciso e costante tutti gli step. Un impegno che significa investire anche negli spazi, negli oltre 11mila metri quadrati resi disponibili nel quartier generale di Rimini oltre ai 20mila realizzati complessivamente nelle sedi di Piacenza (Celaschi), Villasanta (Superfici), Zogno (Cms) e Sinalunga (Cpc-Routech).
Il quarto pilastro su cui intendiamo costruire il futuro ha indubbiamente a che fare con gli ultimi due: sto parlando di una sempre più forte attenzione e una vicinanza costante ai clienti. L’inaugurazione della nostra “Digital Control Room” nel “Technology Center” di Rimini è un gigantesco passo in avanti, perchè trasforma l’approccio del service da un supporto di tipo reattivo a proattivo, oltre a permetterci di essere al loro fianco 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, ovunque si trovino nel mondo. È il riassunto di quello che vogliamo essere: partner che non si limitano a vendere una macchina, ma che diventano intimamente collaboratori, operando perché la nostra soluzione sia sempre al massimo delle proprie potenzialità, fornendo in tempo reale e in modo continuativo tutte le informazioni necessarie per il miglioramento continuo del prodotto finale. Non solo: tutte le informazioni che transitano dalla nostra Control Room diventano, nella massima e assoluta riservatezza, segnali e feedback preziosi per tutto il nostro servizio after sales, un unico tessuto connettivo che coinvolge il parco macchine installato in tutto il mondo, generando un processo di continuo aggiornamento e miglioramento… una vera e propria community tecnologica.
Tutto questo significa poter garantire un service, una customer care di livello assoluto, e qui arriviamo al quinto dei nostri orizzonti di investimento: le persone, che sono al servizio dei nostri clienti, professionisti che portano conoscenza. Un passo fondamentale è rappresentato anche dal nostro “Autostore”, il grande magazzino automatico che ci permette di semplificare e velocizzare la gestione dei pezzi di ricambio per i nostri clienti in tutto il mondo”.
… di carne al fuoco ne avete messa molta…
“Inevitabilmente. E c’è un altro aspetto che non trascureremo: le competenze, le skills: essere sempre più esperti di ciò che stiamo facendo, dando continuità alla partnership con i nostri clienti e contribuendo alla implementazione continua del loro sapere. Per questo abbiamo investito nel nostro “Campus”, lavorando a 360 gradi su tutti coloro che rappresentano il grande valore aggiunto alle nostre tecnologie in qualsiasi parte del mondo si trovino a operare.
Il nostro nuovo “Technology Center”, fresco di inaugurazione, è il cuore di questo sistema, rappresenta quella che è la nostra visione e ci permette di esprimere come intendiamo portare avanti l’esperienza con il cliente nel tempo. Automazione intelligente, soluzioni attraverso le quali condividere con il cliente nuovi progetti di business, opportunità di integrazione delle tecnologie in suo possesso in sistemi di produzione più completi, efficaci, integrati… una esperienza completa che il cliente può vivere qui da noi, dalla vendita all’after sales, dal software alla pianificazione di quello che potrebbe essere il lay out futuro della sua azienda…”.
A proposito di software…
“Insieme ai servizi digitali il software è un elemento sul quale abbiamo molto spinto, sia sul versante della logica, del linguaggio che permette ai componenti delle nostre macchine di muoversi e agire in maniera armonica e ottimizzata, che a livello di Human Machine Interface, con un HMI completamente rinnovata per tutte le macchine Scm per permettere agli operatori di lavorare con grande semplicità e facilità. La nostra vicinanza, il nostro contatto continuo con scuole e centri di formazione ci permette di monitorare con grande precisione quali sono le esigenze degli operatori del futuro e siamo partiti proprio da questo per dare strumenti sempre più “easy”, in particolare per la parte cad-cam”.
E a proposito di e-commerce? Ci pare che anche su questo versante abbiate messo a punto una piattaforma efficace…
“L’e-commerce è una partita che vogliamo giocare da attori e non da spettatori, ma in modo più ampio e articolato: negli ultimi anni abbiamo triplicato i nostri investimenti e posso dirle che la nostra attività di comunicazione e marketing digitale oggi genera fra il 15 e il 20 per cento delle nostre opportunità di business. Una partita coraggiosa e condivisa con la rete distributiva e i nostri agenti, che ne hanno compreso il valore, ovvero il mettere a disposizione del cliente tutti gli strumenti che possano aiutarlo nel suo percorso di scelta, con le modalità che ritiene più consone.
L’e-commerce è uno di questi e nella nostra visione non deve vendere solo macchine, ma soluzioni, dunque software, servizi, formazione… tutto ciò che Scm può offrire, ordinando con un click, all’interno di un’area riservata, l’aggregato, il ricambio o l’upgrade che ho scelto. Dall’inizio del 2023 abbiamo venduto il 20 per cento dei ricambi online, un dato che rende immediatamente evidente l’importanza di rendere autonomo il cliente e che si sta rivelando di grande utilità anche per il nostro network di distributori e rivenditori”.
“Mi lasci aggiungere che siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo: il dna di questa azienda è vincente, a prescindere dai periodi storici che tutti ci troviamo ad attraversare. È il dna di un gruppo industriale che vuole giocare una partita di ascolto verso il cliente ma in attacco, con una fortissima sensibilità verso le sue necessità, le persone che lavorano all’interno della nostra organizzazione e verso il futuro dell’azienda. Il nostro dovere è prendere questi tre ingredienti e farli interagire per farli esplodere al massimo della loro potenzialità!”.