Fra le aziende straniere che raccolgono maggiori soddisfazioni nel Bel Paese dobbiamo indubbiamente annoverare Weinig, celebrata da sempre per la qualità delle sue soluzioni per il massello e da oramai qualche anno – grazie alla acquisizione di HolzHer – “coinvolta” nella lavorazione del pannello. E con l’arrivo di Essetre…
Non ci sono dubbi che la presenza della tedesca Weinig nel nostro Paese, marchio che crediamo non abbia bisogno di grandi presentazioni, sia cambiata in modo significativo negli ultimi tempi. A partire dalla offerta al mercato italiano non solo delle apprezzate soluzioni per il massiccio, ma anche del “pacchetto pannello” firmato Holz-Her Gmbh, azienda entrata nel novero delle realtà del gruppo oramai da diversi anni. E poi la scelta, in tempi più recenti, di aprire finalmente una vera e propria sede del gruppo in Italia, per non parlare del “matrimonio” con Essetre e, dunque, dell’ingresso da protagonisti nel mondo della produzione di elementi in legno per l’edilizia.
Dire che si è aperta una nuova stagione nelle relazioni italo-tedesche per il gruppo di Tauberbishofsheim non è certo fuori luogo e ci è parso doveroso chiedere ad Albert Grumer, direttore generale di Weinig Holz-Her Italia, di aiutarci a comprendere meglio il nuovo scenario.
Meccatronico per vocazione, bolzanino di nascita, Grumer entra nel settore occupandosi di assistenza tecnica, per poi passare al mondo della vendita e sbarcare in Weinig undici anni fa, con la responsabilità dell’area Trentino-Alto Adige, arrivando a generare poco meno del 50 per cento del fatturato complessivo del colosso tedesco nel nostro Paese. Non ci è voluto molto perché dalla casamadre gli chiedessero se aveva voglia di dare una mano per cambiare le cose, creando una vera e propria struttura organizzativa in Italia. Ed ha accettato.
“A dire il vero negli ultimi anni Weinig ha avuto un ufficio in Italia – ci racconta Albert Grumer – ma era la sede della assistenza Holz-Her, a Incisa Val d’Arno, dove ancora oggi è operativo il service per le nostre macchine per il pannello. Nel 2019 abbiamo creato quella che possiamo definire la prima vera e propria filiale di Weinig Holz-Her in Italia, a Bolzano, con precisi obbiettivi e mettendo a frutto la nostra peculiarità, ovvero unire al pragmatismo tedesco la rapidità e la flessibilità tipica degli italiani.
E i risultati non sono mancati: oggi Weinig Holz-Her Italia è una struttura che può contare su 23 persone sul territorio nazionale, con un fatturato 2022 che – sommando le vendite nel massiccio e quelle nel pannello – ha raggiunto i 30 milioni di euro”.
… con Weinig che immaginiamo faccia sempre la “parte del leone”…
“Certamente, ma mi lasci dire che è una differenziazione che vogliamo rendere sempre meno percepibile: oggi esiste un solo gruppo, a livello mondiale e anche in Italia, che è Weining Holz-Her. Per quanto un settore possa oggi darci maggiori soddisfazioni, anche alla luce della nostra storia, condividiamo con la casa madre la volontà di presentarci come un partner che può dare un pacchetto completo di soluzioni a chi lavora il legno e i suoi derivati. La nostra “divisione pannello”, se vuole chiamarla così, manterrà certamente le sue peculiarità, il proprio marchio e i propri colori, ma nell’ambito di una integrazione che permetterà a chi ci sceglie come partner di avere un interlocutore unico.
Anche perché la “quota” di Holz-Her sta crescendo in modo significativo: gli operatori italiani apprezzano le nostre bordatrici, sicuramente il nostro best-seller nel pannello, ma constatiamo una consistente crescita dei centri di lavoro, un segmento nel quale proponiamo soluzioni per la piccola e media impresa che uniscono solidità e performance, progettate e realizzate per offrire un rapporto qualità-prezzo particolarmente “intelligente”, ammirato da molti.
Se diamo una occhiata al versante Weinig posso dirle che “le più amate dagli italiani”; per citare una storica pubblicità, sono indubbiamente le nostre scorniciatrici “Powermat 700” e le “Profimat” – con le versioni più recenti, “Profimat 30” e “Profimat 50” – che in Italia contano davvero migliaia di installazioni”.
“Anche nel serramento – prosegue Grumer – abbiamo ottime soddisfazioni dai nostri centri di lavoro della linea “Conturex”. Come i suoi lettori ricorderanno siamo stati i primi a proporre questa tecnologia nel serramento, offrendo soluzioni con sui poter rapidamente passare dal grezzo all’elemento finito, pronto per l’assemblaggio. Una rivoluzione seguita poi da altri, anche alla luce della profonda trasformazione di questo settore, che ha oramai dimenticato la produzione di centinaia e centinaia di finestre tutte uguali per rispondere alla richiesta di progettisti e architetti alla ricerca della massima personalizzazione. E i nostri clienti, con il nostro aiuto, hanno cambiato il loro modo di produrre, sposando la massima flessibilità ma senza mai perde d’occhio la produttività”.
Uno scenario nel quale il potervi proporre sia per il pannello che per il massiccio ha cambiato molte delle carte in tavola…
“Indubbiamente. Diciamo che questa acquisizione è stata una occasione per Weinig per entrare in un segmento di mercato indubbiamente molto importante e di farlo con le competenze e gli ottimi prodotti di una azienda che, di contro, ha potuto sperimentare cosa significa entrare in una dimensione industriale e manageriale diversa, con tutto ciò che questo ha significato a livello di ricerca, sviluppo e investimenti sul prodotto. Oggi Holz-Her ha un catalogo prodotti che non ha nulla da invidiare ad alcuno, grazie al quale si confronta con altri competitors in una fascia di mercato ben definita: l’artigiano evoluto che vuole ottenere un determinato livello di qualità con la necessaria flessibilità.
Nel massello, invece, le macchine firmate Weinig stanno diventando sempre più la “prima scelta” delle aziende più evolute, delle grandi industrie dove sempre più spesso ci troviamo a gestire o a collaborare nella costruzione di grandi impianti, di sistemi “chiavi in mano” per quei produttori di serramenti che scelgono la massima organizzazione della produzione.
In termini più generali posso dirle che Weining Holz-Her Italia sta facendo sentire la propria voce in questi grandi impianti, nelle linee complete: abbiamo fatto molto in questa direzione, strutturando un ufficio engineering al nostro interno e trasformando progressivamente i nostri commerciali da venditori a veri e propri consulenti tecnici che fanno da tramite fra il cliente e il nostro ufficio tecnico. In questa dinamica il poter disporre di tutte le competenze necessarie per fare ogni tipo di macchina e di automazione è assolutamente vincente, sia sul versante massiccio che nel mondo del pannello”.
Dunque il vostro “cliente ideale” è cambiato…
“Direi che è ancora più fortemente qualcuno che cerca sempre la massima qualità ma che ancor più che in passato vuole avere a che fare con persone competenti, funzionari preparati, tecnici che siano in grado di combinare i tanti fattori disponibili in qualcosa che risponda il più compiutamente possibile alle sue necessità, al suo modo di intendere la produzione”.
E a tutto questo oggi si aggiunge Essetre…
“Ha ragione, una acquisizione che ci spalanca le porte verso mille nuove opportunità, grazie ai centri di taglio e di lavoro per elementi in legno di dimensioni importanti che ci permettono di chiudere il cerchio. La scelta di un partner di altissima credibilità e con la enorme esperienza di Essetre, lavorare con la famiglia Sella significa aggiungere molto ai nostri argomenti tecnici e di vendita. Una collaborazione peraltro già forte in alcuni mercati e che – ne sono certo – è destinata a creare molti nuovi, positivi equilibri all’interno del nostro gruppo.
Con la recente acquisizione di Essetre e di un’altra azienda tedesca (la H.I.T., leader nelle soluzioni per l’automazione e le tecnologie per la segheria, ndr.) Weinig Holz-Her oggi può dire la propria in altri contesti che, come tutti sanno, stanno conoscendo una fase di importante sviluppo”.
Prospettive per il futuro?
“Rosee! Assolutamente! Il gruppo ha portato avanti una serie di scelte strategiche che ci hanno confermato fra le realtà che avranno molto da dire in futuro, più di tanti altri.
Se guardiamo all’Italia posso dirle che la nostra fetta di mercato sta costantemente crescendo, per quanto l’Italia sia presidiata da ottimi produttori nazionali, e l’avere fatto chiarezza anche sulla nostra presenza è stato un passaggio importante, che ha aggiunto valore sia nella fase di progettazione e di offerta che sul versante del post-vendita, un elemento sempre fondamentale nella relazione con il committente. Il nostro call center di Bolzano è diventato un punto nevralgico della nostra relazione con il mercato nazionale e la nostra volontà di essere sempre più integrati, di essere vissuti dai nostri interlocutori come una realtà solida, forte, unica.
Weinig Holz-Her Italia – grazie anche al team di persone che abbiamo saputo costruire – sta mettendo a segno performance importanti, ribadendo nei fatti la volontà di essere un punto di riferimento per un numero crescente di imprese e operatori. Credo di poter dire che oggi il nostro gruppo, grazie anche alla nuova sede di Bolzano, mostra volti, voci, persone che comprendono e conoscono il proprio lavoro e che sono pronte a mettersi al fianco degli interlocutori per trovare la migliore delle risposte possibili.
Vede, sono convinto che non si possa sempre ragionare in termini di budget, obbiettivi o strategie: qui a Bolzano stiamo già lavorando sul business plan nel quale abbiamo disegnato quelle che saranno le nostre linee guida fino al 2028, ma ciò non toglie che non debba sempre e comunque ruotare tutto attorno ai numeri. Le persone sono il vero obbiettivo di ognuna delle cose che facciamo, in ogni ambito, e ci piace pensare che – a poco a poco – riusciremo a fare di questo, del rapporto con le persone con le quali interloquiamo ogni giorno il nostro vero obbiettivo primario”.