Incentivi industria 5.0: i punti salienti

Approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto legge: in attesa del decreto attuativo ne anticipiamo i punti salienti.

Il 26 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legge “PNRR4”, che riguarda anche gli incentivi legati al “Piano Transizione Industria 5.0”.
Lo stanziamento previsto è pari a 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, fondi che andranno ad aggiungersi ad altri 6,4 miliardi già stanziati per il piano “Industria 4.0”.
Il provvedimento – che riguarderà gli investimenti nei beni elencati negli allegati A e B di cui alla Legge di bilancio 2017 – è retroattivo, avendo come data di inizio l’1 gennaio 2024.
Il termine è il 31 dicembre del 2025, con avvenuta consegna dei beni, mentre il limite dell’investimento oggetto dei benefici in detrazione fiscale è di 50 milioni di euro all’anno.
Il credito fiscale potrà essere dedotto dai versamenti in un’unica rata; l’eventuale eccesso rispetto alla capienza contributiva sarà deducibile nei cinque esercizi posteriori.
Per ottenere il beneficio fiscale le macchine o gli impianti – oltre a essere interconnessi, come previsto dal “Piano Industria 4.0” – dovranno rispondere a determinate caratteristiche di risparmio energetico che riguardino la singola unità produttiva o, in alternativa, l’intero processo, con un’incidenza del beneficio stesso parametrata al risparmio ottenuto secondo lo schema che vi proponiamo di seguito.

Misura del beneficio in base al risparmio energetico

Quota investimento

Unità produttiva dal 3 al 6%
oppure
Processo dal 5 al 10%

Unità produttiva dal 6 al 10%
oppure
Processo dal 10 al 15%

Unità produttiva > 10%
oppure
Processo > 15%

fino a 2,5 milioni €

35%

40%

45%

da 2,5 a 10 milioni €

15%

20%

25%

da 10 a 50 milioni €

5%

10%

15%

La misura non è selettiva ed è cumulabile con altri aiuti di Stato, ad eccezione delle agevolazioni per il Mezzogiorno (ZES).
Dovranno essere effettuate due perizie – ex ante ed ex post, finanziabili dal provvedimento stesso – che riguarderanno le caratteristiche del progetto, l’ammontare dell’investimento e il risparmio energetico previsti e ottenuti.
A fronte di questi risparmi energetici sono inoltre agevolabili gli investimenti in beni materiali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico) destinata all’autoconsumo, oltre alle spese per la formazione del personale nel limite del 10 per cento degli investimenti e in ogni caso sino al un massimo di 300 mila euro.

Incentivi industria 5.0: i punti salienti ultima modifica: 2024-02-27T12:17:23+00:00 da Francesco Inverso