Il gruppo Saint-Gobain – specializzato nella produzione e distribuzione di materiali per l’edilizia sostenibile e il comfort abitativo – ha lanciato l’Osservatorio della Costruzione Sostenibile. L’Osservatorio presenta oggi la seconda edizione del “Barometro della Costruzione Sostenibile“, uno studio condotto dall’istituto di ricerca CSA, per comprendere le evoluzioni e i fattori chiave da attivare per accelerare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile in Italia e nel resto del mondo.
IL BAROMETRO
Lanciato lo scorso anno in 10 Paesi, il Barometro della Costruzione Sostenibile 2024 ha coinvolto con un sondaggio quantitativo professionisti, studenti, rappresentanti eletti e membri di associazioni di 22 Paesi, tra cui l’Italia.
L’indagine è stata condotta dall’istituto di ricerca CSA tra l’11 dicembre 2023 e il 31 gennaio 2024, su un campione di 1.760 intervistati di età pari o superiore a 18 anni provenienti da: Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Messico, Polonia, Portogallo, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti, Vietnam. Il panel degli intervistati includeva rappresentanti eletti, professionisti, studenti e membri di associazioni coinvolti nella costruzione, edilizia, transizione ecologica, abitazioni,
energia, ecc.
Questo fornisce una comprensione dettagliata sia delle questioni locali sia globali, contribuisce a misurare i progressi e individuare aree di azione su cui concentrare gli sforzi per promuovere il cruciale tema dell’edilizia sostenibile, come risposta strategica ed essenziale alle principali questioni contemporanee: clima, conservazione delle risorse e rapida urbanizzazione.
LE EVIDENZE
Il 95 per cento dei partecipanti è d’accordo sul fatto che l’implementazione di una edilizia più sostenibile sia una questione importante o prioritaria. E se questo livello di urgenza è chiaramente condiviso da tutti gli attori, indipendentemente dalla regione geografica, la comprensione dell’edilizia sostenibile sembra parziale, spesso limitata alle questioni ambientali. La sua definizione è infatti ancora in gran parte associata all’”edilizia green”: con una definizione direttamente legata all’efficienza energetica degli edifici (42 per cento) e al raggiungimento della neutralità carbonica nell’edilizia (33 per cento). Le nozioni di resilienza e comfort degli occupanti sono considerate secondarie.
La consapevolezza è alta, ma varia da una categoria di rispondenti all’altra: l’87 per cento degli intervistati su scala globale ha dichiarato di essere familiare con l’edilizia sostenibile, ma il 20 per cento afferma di non averne mai sentito parlare.
Il 92 per cento dei professionisti del settore edile ritiene che l’edilizia sostenibile costituirà tutto o parte del loro business nei prossimi 5 anni.
E in Italia?
La quasi totalità degli intervistati in Italia si dichiara familiare con l’edilizia sostenibile (98 per cento vs 90 per cento di media Europea).
Il 42 per cento del campione pensa che l’obiettivo prioritario dell’edilizia sostenibile sia la protezione dell’ambiente mentre solo l’8 per cento ritiene sia la salute degli abitanti e il 2 per cento la resistenza ai rischi climatici. A riprova di questo, ben il 63 per cento dei rispondenti (contro il 42 per cento della media globale e il 40 per cento della media europea) identifica l’edilizia sostenibile con le costruzioni energeticamente efficienti.
Tra i soggetti ritenuti più idonei a sviluppare l’edilizia sostenibile spiccano architetti e studi di ingegneria (con il 77 per cento delle citazioni vs il 55 per cento della media globale e il 51 per cento della media europea).
Tra le azioni che dovrebbero essere attuate in via prioritaria per accelerare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile in Italia, accanto a “Sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sulle sfide dell’edilizia sostenibile” (citata dal 36 per cento del campione vs il 31 per cento della media globale e il 24 per cento della media europea), si segnala “Aumentare gli aiuti pubblici ai privati” nominata da ben il 35 per cento del campione (vs il 13 per cento della media globale e il 17 per cento della media europea). Con il 24 per cento, al terzo posto, “Migliorare la competitività dei materiali, prodotti e soluzioni sostenibili”.
Oltre il Barometro, il lavoro dell’Osservatorio della Costruzione Sostenibile
Oltre al Barometro della Costruzione Sostenibile, l’Osservatorio della Costruzione Sostenibile è strutturato anche intorno a incontri internazionali, i Sustainable Construction Talks, che riuniscono tutti gli attori del settore e il magazine digitale “Costruire un Futuro Sostenibile”. Nel 2023, sono stati organizzati tre Sustainable Construction Talks: il primo, a Parigi, dedicato al tema del rinnovamento energetico in Europa; il secondo, durante la Climate Week di New York, dedicato alle sfide dell’adattamento ai cambiamenti climatici; e infine uno a Dubai, in occasione della COP28, sul tema dell’edilizia sostenibile nel Sud del mondo.
“Il Barometro della Costruzione Sostenibile è concepito per essere uno strumento decisionale per tutti gli attori del settore, in modo da poter comprendere meglio le questioni locali legate all’edilizia sostenibile e passare dalla riflessione all’azione concreta, al fine di costruire un futuro sostenibile per le generazioni future”, ha commentato Benoit Bazin, amministratore delegato di Saint-Gobain.
“I risultati del Barometro della Costruzione Sostenibile – ha concluso Gaetano Terrasini, ceo di Saint-Gobain Italia – ci descrivono chiaramente la situazione specifica del nostro Paese: c’è molto da fare e tutti devono fare la propria parte. Le istituzioni con gli aiuti ai privati, le aziende con la proposta di materiali, prodotti e soluzioni più sostenibili; i professionisti e l’opinione pubblica per ampliare sempre più la conoscenza della sostenibilità nelle sue diverse accezioni”.