Come sfruttare al meglio l’IA nell’industria? Ne abbiamo parlato con Giorgio Crippa, titolare di Sdm, durante l’ultima edizione di Xylexpo.
Una nuova frontiera, un nuovo modo di intendere il lavoro, la produzione, l’industria. L’intelligenza artificiale è entrata nella nostra quotidianità e da “oggetto misterioso” figlio dei sogni di un film fantasy degli anno Ottanta si è trasformata in una preziosa (quasi indispensabile compagna di viaggio. Ma come si può sfruttare al meglio nelle aziende? Quali sviluppi e vantaggi potranno trarne i nostri imprenditori? Durante l’ultima edizione di Xylexpo Digital, la piattaforma che ha messo online la manifestazione fieristica italiana dedicata al mondo della lavorazione del legno, abbiamo avuto l’opportunità di chiederlo a Giorgio Crippa, titolare di Sdm, l’agenzia “based in Milan” che dal 1997 si occupa di nuove tecnologie, comunicazione e progetti (potete vedere l’intervista completa andata in onda inquadrando il qr code nel box a pagina XX, ndr.).
“Quello che stiamo vedendo e vivendo – spiega Giorgio Crippa – è una rivoluzione digitale che ci sta mettendo a disposizione strumenti nuovi e sensazionali. In Sdm sono circa due anni che stiamo portando avanti in modo continuativo lo studio e l’utilizzo di strumenti in grado di migliorare l’efficienza del lavoro oltre ogni limite”.
Qual è il feedback delle persone in riferimento all’intelligenza artificiale?
“Quando si parla di intelligenza artificiale di solito ci si rapporta con tre tipologie di persone. I disfattisti, coloro i quali tendenzialmente sottovalutano ciò che vedono. Per fare un esempio concreto, sono gli stessi che, agli albori di piattaforme di video in streaming come Youtube, pensavano che quest’ultima non avrebbe funzionato, o che Google non era di grande utilità o che, di conseguenza, i social network non avessero altre potenzialità se non un utilizzo ludico per i ragazzini. E oggi, con l’intelligenza artificiale, sono coloro i quali l’hanno provata, ma non la utilizzano.
Poi ci sono i “catastrofisti”, mi conceda il termine. Sono quelli che non solo non vedono una potenzialità nell’intelligenza artificiale, ma anzi la temono e la vedono come un avversario, come qualcosa che – in un nemmeno troppo prossimo futuro – ci sostituirà e conquisterà, facendoci perdere il lavoro.
Infine ci sono i curiosi. Coloro i quali hanno – secondo me – l’approccio corretto nei confronti delle nuove tecnologie: guardano l’IA, la studiano, la provano e si rendono conto di come questa possa avere degli sviluppi utili nel quotidiano, di come possa incrementare la produttività di un’azienda.
Dico che è l’approccio giusto perché è evidente che questi strumenti possano davvero rendere più efficiente un’azienda: migliorano la preparazione, l’output dei servizi e dei prodotti, creando un vantaggio competitivo. Non possiamo ignorare l’IA: non affrontare questo tema significa perdere opportunità e, di conseguenza, lasciare ad altri importanti quote di mercato”.
CHATGPT
Uno degli strumenti più noti (e chiacchierati) che sfrutta l’intelligenza artificiale è ChatiGpt, un chat bot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, sviluppato da OpenAI e specializzato nella conversazione con un utente umano.
“ChatGpt ha innumerevoli funzioni, particolarmente utiliti dalla quotidianità all’industria. Per fare un esempio, durante un recente viaggio che ho fatto a Budapest ho caricato in chat una foto di un’insegna di un locale e il sistema mi ha spiegato il perché fosse famoso, la storia. Non era una semplice ricerca su Google. ChatGpt fa anche da aggregatore, di recensioni, di parere, di segnalazioni e trasforma la ricerca in un testo chiaro. Questo è utile per cercare un locale, ma è fondamentale quando si parla, per esempio, di acquisti. È un sistema intelligente, che legge, ripeto, tutte le recensioni lasciate dagli utenti, le elabora e ci fornisce una sintesi della sentiment analysis.
Non solo. A livello aziendale è molto utile nelle presentazioni, nei copy, nell’organizzazione del lavoro e nel rapporto con i clienti durante i meeting. Serve una presentazione personalizzata per approcciare un cliente? Spiego a ChatGpt chi siamo, quali sono i nostri obiettivi, i nostri valori, i nostri punti di forza e racconto la realtà a cui ci andiamo ad approcciare. Il sistema mi creerà una presentazione che mette in evidenza i punti di contatto tra noi e i potenziali clienti, i punti “caldi” su cui spingere e tutto ciò che mi serve. Prima accennavo al vantaggio competitivo derivante dall’utilizzo di una piattaforma di IA. I vantaggi possiamo ottenerli anche in fase vendita: in un mondo e settore particolarmente competitivo posso chiedere suggerimenti su come differenziarmi, su come essere più attrattivo. Può anche simulare delle domande “scomode”, osservazioni, criticità che possono essere sollevate dagli interlocutori, permettendoci di prepararci e avere sempre “la risposta pronta”. Insomma, è un collega con cui preparare una riunione”.
SOCIAL MEDIA
“Le piattaforme di IA, ChatGpt in questo caso, permettono anche di generare contenuti per i siti, per i social. Da pochi appunti confusi genera un copy e un post “fatto e finito”, con un tono scelto da noi. Certo, non possiamo pensare che l’umano sia fuori gioco, una volta generato il testo è necessario comunque leggerlo prima di pubblicarlo, per essere sicuri che sia quello che vogliamo, ma possiamo dire che ci offre un semilavorato di qualità che al massimo andrà rifinito”.
Può essere utilizzato su temi pratici? Ci può dire, per esempio, di quale fornitore servirci per una necessità?
“Volendo sì, ma la piattaforma da il meglio di se quando si parla di dati puntuali, “scientifici”. Come dicevamo, è un ottimo aggregatore, ma per ricercare, ad esempio, i fornitori, è ancora piàù efficace Google. ChatGpt ti può dare un consiglio, ma in questo momento si ferma qui.
Ha ancora dei limiti? Certamente. È uno strumento che si sta evolvendo, ma ci sta già offrendo dei risultati già che mediamente sono eccezionali. Si sta sviluppando in modo dirompente, con risultati che andranno avanti a migliorare esponenzialmente”.
Le aziende devono prenderci confidenza quindi…
“Il momento è adesso, i tool si evolveranno, ma serve una conoscenza di base per comprendere il loro funzionamento. Ci sono sicuramente aziende, anche nel settore della lavorazione del legno, che lo utilizzano. Per questo mi sento di consigliare e invitare le aziende a provare e cercare di immaginare l’applicabilità nel proprio business. Utilizzando, anche a livello base, questi strumenti il lavoro può essere migliore, più veloce, e partire da una base solida, da un semilavorato migliore. L’uomo è ancora un valore aggiunto e quello sicuramente farà sempre la differenza, ma migliorare la base di partenza è sicuramente un’ottima cosa”.
Esistono soluzioni più specifiche per l’industria?
“Certamente. Chat Gpt è uno strumento generalista, ma ci sono centinaia di applicazioni specializzate, chi in video, in audio, in analisi dei dati, e altre ancora che si stanno sviluppando. Ma penso sia importante avere una infarinatura di base e questa si può fare tranquillamente su uno strumento più generalista, andando poi a cercare una soluzione più adatta a ogni esigenza”.
La sindrome del Grande Fratello è una paura giustificata o è solo uno “spauracchio”?
“L’IA ha sicuramente aperto le porte a nuove e diverse problematiche, in particolar modo a livello di privacy e veridicità del contenuto, specie per quanto riguarda le immagini. Recentemente è stato approvato un “AI act” a livello europeo che tutela e norma quegli aspetti più critici legati per l’appunto alla privacy, all’analisi delle immagini, alle analisi predittive, che possono creare problemi alla nostra vita. Sul tavolo c’è la necessità di comprendere e risolvere quelli che sono i problemi etici di questi strumenti”.
Siete ottimisti perché tutto proceda senza problemi quindi?
“Certamente. In questa fase soprattutto, una piattaforma di IA è un alleato. Per esempio microsoft ha chiamato la propria versione “Copilot”, proprio per far passare il messaggio: questi strumenti aiutano, ti stanno accanto, ma non sono loro a guidare. Almeno oggi. Fra qualche anno, quando questi saranno molto più performanti, più evoluti, si vedrà.
Si parla dell’IA più in generale e questa avrà un’intelligenza superiore al 95 per cento degli esseri umani. In qualsiasi mestiere o professione quindi ci saranno cinque che lavoreranno e altri 95 che dovranno trovare altro… Chiaramente è un mondo che corre a una velocità che, solo qualche anno fa, non avremmo mai potuto prevedere. E, come ho accennato, questo è il momento di prendere in mano questi strumenti per evitare di trovarci, fra qualche anno, superati…”.
sdm.to
Abbiamo posto una domanda semplice a ChatGpt. Un’azienda che produce tecnologie per la lavorazione del legno, quali vantaggi può avere dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Ed ecco una sintesi della sua risposta…
Ottimizzazione della produzione
Software di pianificazione: utilizzare algoritmi di ottimizzazione per pianificare e gestire la produzione, riducendo i tempi di inattività e massimizzando l’utilizzo delle macchine.
Monitoraggio in tempo reale: strumenti di IA per monitorare le prestazioni delle macchine in tempo reale, prevedendo guasti e migliorando la manutenzione predittiva.
Controllo qualità
Visione artificiale: sistemi di visione artificiale per ispezionare i prodotti finiti, identificando difetti o anomalie che potrebbero sfuggire all’occhio umano.
Analisi predittiva: algoritmi per analizzare i dati storici e prevedere problematiche di qualità, consentendo interventi tempestivi.
Progettazione e simulazione
Software di design generativo: utilizzare algoritmi di ia per generare design innovativi e ottimizzati per i prodotti in legno.
Simulazione 3d: strumenti di simulazione per visualizzare e testare progetti prima della produzione, riducendo gli errori e i costi.
Automazione e robotica
Robot collaborativi (cobots): utilizzare robot intelligenti che lavorano insieme agli operatori per svolgere compiti ripetitivi e pericolosi.
Sistemi di automazione intelligente: integrazione di macchine automatizzate che utilizzano IA per adattarsi a variazioni nel processo di produzione.
Gestione della supply chain
Analisi dei dati: utilizzare strumenti di IA per analizzare i dati di fornitura e domanda, ottimizzando la gestione dell’inventario e riducendo i costi.
Forecasting: modelli predittivi per anticipare la domanda di prodotti, migliorando la pianificazione delle risorse.
Servizio clienti e marketing
Chatbot e assistenza virtuale: strumenti di IA per fornire supporto ai clienti 24/7, rispondendo a domande comuni e assistendo nelle vendite.
Analisi del sentiment: strumenti di analisi dei social media per comprendere le opinioni dei clienti e migliorare i prodotti e i servizi.