“Passione, dedizione e impegno”: Zaffaroni tra presente e futuro – Focus Lombardia

Storia, tradizione e tecnologie. Zaffaroni è un’azienda storica in Lombardia, nel settore del legno dal 1955 e prossima al settantesimo compleanno. Per parlare di Zaffaroni, tra presente, passato e futuro, abbiamo avuto il piacere di incontrare Aldo Zaffaroni, contitolare dell’azienda italiana assieme al fratello Andrea…

Tre generazioni alle spalle, una lunga tradizione che nel 2025 festeggerà il proprio settantesimo anniversario di presenza sul mercato. Per il nostro focus Lombardia siamo stati in Zaffaroni, uno dei nomi noti del settore, un’azienda che porta avanti da ben più di mezzo secolo una storia di famiglia, una tradizione che si perpetua e dalla Lombardia esporta in Europa e nel mondo quel “made in Italy” sinonimo di qualità e ingegno. Una storia che abbiamo approfondito con Aldo Zaffaroni, contitolare dell’azienda di Turate assieme al fratello Andrea. Un’occasione per raccontare il territorio, fare un bilancio del presente e guardare, come sempre, al futuro.

Andrea e Aldo Zaffaroni

La storia della nostra azienda parte da lontano”, ci spiega Aldo Zaffaroni. “Siamo presenti da tre generazioni nell’ambito delle macchine per il legno e derivati. Da quando nostro nonno Mario ha cominciato a produrre macchine tradizionali per la falegnameria con i suoi fratelli. Nel corso degli anni poi è entrato mio padre Aquilino e siamo diventati produttori ed esportatori di macchine e sistemi per la sezionatura di pannelli e macchine per la tecnologia per il “Folding”. Una base solida che io e mio fratello Andrea abbiamo affinato, migliorando l’arte adeguandola ai tempi correnti”.

Il logo storico della Fratelli Zaffaroni Turate.

Quanto ha influito “nascere e crescere” in un distretto industriale altamente competitivo come la Lombardia?
Sicuramente ha avuto un forte impatto nello sviluppo dell’azienda, soprattutto all’inizio. La Lombardia è un distretto competitivo, ricco di risorse e opportunità trasversali, nel quotidiano, grazie alla presenza non solo di competitors, ma anche di tante aziende con cui collaborare e di clienti, una costante fonte di ispirazione per nuovi prodotti e soluzioni. Ci sono risorse umane preparate e fornitori validi, puntuali ed efficienti.
Inoltre la nostra posizione offre una logistica preferenziale. Abbiamo tre aeroporti dalla quale possiamo raggiungere facilmente ogni angolo del mondo e siamo ottimamente collegati con l’Europa. Sono dettagli che spesso diamo per scontati, ma non è così. Sono fattori positivi che aiutano e coadiuvano lo sviluppo di un’azienda.
Un fattore sicuramente positivo per noi, ma non un limite: il nostro infatti territorio è il mondo intero senza confini. I nostri numeri non sono e non possono riferirsi a un unico distretto, tanto meno quello più vicino come – per esempio – la Brianza, un distretto fondamentale per la filiera del legno-arredo in Italia. Producendo macchinari e soluzioni di nicchia privilegiamo la diversificazione territoriale.
Per esempio, in cantiere ora abbiamo macchinari destinati a clienti in Portogallo, Australia, Brasile, Spagna, Regno Unito, Francia e in tanti altri Stati. La grande soddisfazione
– spiega Aldo Zaffaroni – è quella di arrivare un po’ ovunque dove le nostre tecnologie sono apprezzate”.

Gli ultimi anni sono stati “particolari”. Com’è andato il triennio “post Covid”?
Il triennio 2021-2023 è stato decisamente molto positivo, oserei dire da record. Con la pandemia, la sua onda lunga e ciò che ne è derivato si sono sbloccate molte situazioni che fino a quel momento erano ferme e stagnanti. Gli incentivi, Industria 4.0 e Superbonus 110 in primis, hanno dato una spinta importante alla ripartenza, spingendo le aziende a investire sul proprio parco macchine, per aggiornarlo o per adeguarlo alle richieste del mercato. Forse addirittura esagerando, facendo toccare un picco al quale è seguito un calo fisiologico nel 2024, per noi come per gli altri. Gli effetti sono stati simili a quelli che si sono riscontrati con l’applicazione della prima legge Sabatini.
E in questo contesto non è stato semplice trovare le soluzioni giuste per un periodo complesso come questo, al quale si sono aggiunte anche le situazioni macroeconomiche e geopolitiche che purtroppo tutti conosciamo bene.
Occorre lungimiranza, attenzione e – bisogna dirlo – anche una buona dose di fortuna per essere al posto giusto nel momento giusto. L’approccio è fondamentale e il nostro obiettivo è cercare sempre di migliorare, continuare a investire in competenza, nelle idee, consapevoli di quanto di buono abbiamo fatto fino a questo momento, continuando a valorizzarlo, puntando sulla qualità del prodotto, che è diventato il nostro biglietto da visita anche all’estero, da dove proviene il 90 per cento del nostro fatturato.
Non siamo “aggressivi” in fase di vendita, l’obiettivo è sempre fornire al cliente la soluzione giusta, soddisfacendo un’esigenza di produzione, con onestà e trasparenza. Non puntiamo sui “grandi numeri”, ma sulla qualità dei contatti: se un cliente ci contatta perché ha bisogno di una nostra tecnologia è un motivo di orgoglio, la testimonianza che il nostro prodotto è all’avanguardia.
Vede, il nostro è un mercato di nicchia, dove non è semplice “ingrandirsi”, ma dove con impegno e dedizioni si possono mantenere standard e risultati, puntando sempre a fare qualcosa in più, ma con razionalità
”.

“MSR-R6”

Ha accennato all’Industria 4.0., il 2024 è stato l’anno della 5.0. Impatterà sul mercato?
Non è semplice fare previsioni in merito. Il provvedimento è uscito da pochi mesi ed è abbastanza intricato. Quello che abbiamo notato in questi primi mesi è una maggiore confusione e disorientamento in merito. Tante aziende hanno provato ad approcciarlo, ma non è semplice rientrarci.
Il nostro approccio al decreto è molto morbido, proseguiamo a lavorare normalmente e ci muoveremo all’occorrenza, soprattutto sulle richieste dei clienti. Non abbiamo cambiato il nostro modo di intendere il lavoro: vogliamo sempre migliorarci e nel farlo cercare di spingere su temi importanti, per la 5.0., ma non solo, come ambiente, sostenibilità e governance, cercando di avere una proposta tecnologica più attrattiva possibile, puntando sempre sull’innovazione.
Inoltre ci tengo a sottolineare che oggi, seppure non venga pubblicizzato, c’è ancora la possibilità di accedere – con incentivi minori rispetto al passato chiaramente – all’Industria 4.0”.

Un dettaglio di lavorazione della “MSR-R6”

L’innovazione è sempre al centro dunque…
Certamente. Il mondo e l’industria sono sempre in costante evoluzione ed è fondamentale restare al passo con i tempi. Sia sotto il profilo della digitalizzazione, con l’uso dell’intelligenza artificiale e i nuovi strumenti che sono stati creati, sia sviluppando nuove tecnologie, nuove macchine, sfruttando il tempo a disposizione per portare avanti le idee che a volte vengono “messe nel cassetto”, approfondendo le richieste dei clienti.
Oggi le keyword sono multimaterialità e automazione, due concetti chiari che stanno guidando lo sviluppo.
Nello specifico – prosegue – presenteremo prossimamente due nuove tecnologie: una profilatrice per pannelli raggiati serie “MSR-R6”, per la produzione delle doghe in multistrato per i letti, e una sezionatrice “taglio-al-volo” (flying-saw) serie “CCM” per impianti di produzione dove è previsto il taglio formato in corsa del pannello. La seconda non è una nostra esclusiva, ma una tecnologia che amplia la nostra gamma di soluzioni ed è molto interessante per i clienti, perché ottimizza i tempi, aumentando la produttività”.

Flying Saw “CCM”

Abbiamo accennato a un compleanno significativo. 70 anni non sono pochi per un’azienda… C’è una “ricetta” per arrivare così lontano?
No, non sono pochi. E non è nemmeno semplice avere questa longevità. Non esiste una ricetta, ma occorre costanza, dedizione e saper re-interpretare continuamente la risposta alle necessità del cliente. Che poi è il sale di aziende “sartoriali” che fanno del “tailor-made” una vera linfa vitale”.

Che cosa si aspetta per il futuro?
Fare previsioni non è mai facile e più che guardare nella “sfera di cristallo”, preferisco farci un augurio, quello di festeggiare il prossimo imminente anniversario con la quarta generazione. Perché in Zaffaroni la continuità ha sempre fatto la differenza, speriamo di mantenerla”.

Ci permetta una chiusura “romantica”. Se dovesse descrivere la vostra storia in tre parole, quali userebbe?
Passione, dedizione, impegno. Queste parole racchiudono tutto il senso del nostro operato, dagli inizi a oggi: perchè settant’anni sono tanti e senza passione per quello che si fa sarebbe un traguardo irraggiungibile”.

a cura di Francesco Inverso

zaffaroni.com

“Passione, dedizione e impegno”: Zaffaroni tra presente e futuro – Focus Lombardia ultima modifica: 2025-01-22T17:47:06+00:00 da Francesco Inverso