Dopo un record di produzione nel 2023 con 4,2 miliardi di euro, Vdma si aspetta, per l’industria tedesca delle macchine per la lavorazione del legno, un calo di fatturato del 15 per cento nel 2024, che ridurrà il valore della produzione a 3,6 miliardi di euro. A primavera 2024, l’Associazione di categoria macchine per la lavorazione del legno interna a Vdma aveva ipotizzato un calo del 10 per cento. Gli stimoli di mercato positivi di inizio anno non si sono però mantenuti duraturi e si è dovuta rivedere quella previsione verso il basso.
I clienti dell’industria del legno e del mobile continuano nel complesso a rallentare le loro decisioni di investimento. La debole congiuntura edilizia e il contenuto consumo di mobili creano una situazione di sofferenza per l’industria. Malgrado l’elevato fabbisogno di innovazione, i chiari cali di produzione e l’incertezza sul prossimo futuro fanno sì che i clienti rallentino le loro decisioni in merito all’acquisto di tecnologia.
Nel complesso l’Associazione dei costruttori di macchine per la lavorazione del legno interna a Vdma ritiene però che gli ordinativi abbiano già toccato il punto più basso. Nel 2025 il calo dei tassi di interesse dovrebbe avvantaggiare non solo il consumo, ma anche la disponibilità globale agli investimenti e l’industria edile, e dare il via a una ripresa congiunturale. I primi miglioramenti prodotti dalla firma di qualche grosso ordine e una certa stabilizzazione degli ordini di macchinari standard autorizzano a sperare che nei prossimi mesi si diffonda una moderata tendenza al rialzo. Poiché però gli ordinativi hanno un effetto rallentato sulla produzione e sul fatturato, per il 2025 l’Associazione pronostica di nuovo una stagnazione.
“Sono pochi i mercati di esportazione che vanno bene”
Nei primi 9 mesi del 2024 il valore dell’export dei costruttori tedeschi è diminuito del 13 per cento rispetto al periodo precedente scendendo a circa 1,8 miliardi di euro. Con un meno 24 per cento, il calo più pesante si è avuto nell’export verso i Paesi partner europei, nell’area che concentrava su di sé circa il 50 per cento di tutte le esportazioni. Qui si avverte soprattutto la mancanza degli stimoli che venivano dai mercati chiave dell’Europa occidentale. Si è avuto invece un aumento dell’export nell’area Mena e in Oceania.
Nei tre maggiori mercati di vendita USA, Cina e Francia le esportazioni hanno avuto un andamento negativo. L’export negli USA è diminuito del 4 per cento rispetto all’elevato livello precedente. Verso la Cina e la Francia il calo è stato rispettivamente del 13 e del 6 per cento. La performance straordinariamente positiva in Egitto, Canada, Nuova Zelanda, Australia, Thailandia e Messico è da ricondurre soprattutto alle forniture di impianti per la produzione di pannelli a base legno.
Si prevedono ancora possibilità di crescita soprattutto su singoli mercati asiatici, primi fra tutti India e Paesi confinanti. Anche per il Nordamerica si prospetta un andamento tendenzialmente positivo. Si profilano inoltre migliori possibilità di vendita su singoli mercati europei per effetto di una prevista ripresa dell’attività edilizia.
Previsioni ottimistiche per il mercato italiano
Sul mercato italiano le vendite di macchine per la lavorazione del legno hanno registrato dal 2021 al 2023 una forte crescita favorita da agevolazioni statali. Rispetto al 2019, anno precedente al Coronavirus, le vendite sono passate da 993 milioni di euro a 1.344 milioni di euro nel 2023. Con l’offuscamento congiunturale e con il venir meno delle facilitazioni fiscali e di più favorevoli possibilità di ammortamento, Vdma si aspetta per l’Italia un calo nelle vendite, per il 2024, pari all’11 per cento circa. Per l’anno in corso sembra delinearsi una possibile stabilità delle vendite se non addirittura un leggero aumento degli investimenti in tecnologia.
Anche l’industria italiana del legno e del mobile deve affrontare delle sfide, tra di esse il ristagno dell’edilizia, l’aumento dei costi e la concorrenza soprattutto e sempre di più con la Cina. Per effetto dell’aumento dei costi, il tema dell’automazione e di una maggiore efficienza prende tuttavia nuovo slancio in ambito produttivo in tutti i segmenti di clientela del settore della costruzione di macchine per la lavorazione del legno. Si offrono inoltre possibilità nel sempre più importante ambito della costruzione industriale in legno. Rimane da vedere quanto il nuovo piano di incentivi Transizione 5.0 darà effettivamente nuovi stimoli agli investimenti.