Campagna Eumabois: sicurezza

Siamo oramai nel pieno del secondo anno della campagna di comunicazione promossa da Eumabois – la federazione europea che raccoglie le più importanti associazioni di imprese produttrici di tecnologie per la lavorazione del legno e dei suoi derivati – in difesa della originalità.
Questa volta Eumabois punta i riflettori sul concetto di sicurezza, sul sempre più forte impegno nella costruzione di attrezzature, utensili, macchine e impianti che siano sicuri, che tengano nella massima considerazione lo stato di salute dell’operatore.
Le macchine per il legno sono sempre state fra le più pericolose, anche perché i pezzi potevano facilmente essere lavorati manualmente, il che comportava una pericolosa vicinanza fra l’operatore e l’utensile in movimento, l’area di pericolo. Un situazione che viene da molto lontano e che accompagna, a dire il vero, gran parte della storia dei mezzi di produzione, per quanto nel mondo del legno – come dimostrano le statistiche degli enti europei che si occupano di infortuni sul lavoro – siano stati particolarmente numerosi.
La sicurezza è uno dei fattori più importanti con cui la progettazione degli strumenti per lavorare il legno ha fatto i conti. Oramai da molti anni le legislazioni specifiche dei singoli Paesi europei accolgono severi, specifici adempimenti o stabiliscono le caratteristiche senza le quali è impossibile accedere a certificazioni e marcature di sicurezza. Una dinamica che ha indubbiamente avuto il merito di contribuire a una forte e continua riduzione degli infortuni nei mobilifici e nelle falegnamerie.
Un ulteriore passo in avanti si è avuto nel 1995, quando tutte queste norme sono confluite in una direttiva europea, la Direttiva macchine, che è stata aggiornata e migliorata nel 2009 con la nascita della legge comunitaria 2006/42/CE, accompagnata da un corpo normativo specifico per la sicurezza che ne chiarisce ogni interpretazione e indica quali possono essere le soluzioni tecniche applicabili alle macchine per innalzarne il “grado di sicurezza”.

Non è superfluo sottolineare che alla definizione di questo ponderoso “corpus” i costruttori europei hanno dato un forte contributo, partecipando alla elaborazione del dettato finale con la propria esperienza concreta e quotidiana, con le capacità, i risultati delle ricerche portate avanti e maturate nelle imprese: le 35 norme europee che attualmente regolano l’universo delle macchine per il legno stabiliscono e garantiscono il rispetto dei più elevati livelli di sicurezza. Perchè oggi la sicurezza non è figlia della sensibilità di un determinato imprenditore o della attenzione di una impresa, quanto una serie di interventi, di regole, di procedure da rispettare.

La cultura della sicurezza ha fatto passi da gigante e i dettati legislativi hanno avuto un ruolo importante non solo stabilendo delle regole precise, ma contribuendo a diffondere una cultura che mette l’operatore, la sua salute e le condizioni in cui opera in primo piano. Gli imprenditori più attenti hanno ora un insieme di norme che offre maggiore dignità a quei comportamenti che hanno sempre messo in atto, a tutela dei lavoratori e della loro salute. E, di contro, possono contare su strumenti che impediscano a quanti non vogliono o non sanno rispettare le regole di inquinare il mercato.
I dati lo dimostrano: le tecnologie per il legno vivono una decisa contrazione degli infortuni. Un’era nuova, attesa, per la quale i costruttori europei si sono impegnati con entusiasmo. Un successo ribadito anche dalla progressiva trasformazione delle norme europee in norme Iso, grazie alla sempre più stretta collaborazione fra enti normativi del Vecchio continente e degli Stati Uniti, della Cina, del Giappone e di molti altri Paesi extra europei.
Rimane un ultimo nodo da sciogliere, per la cui soluzione si è fatto già molto: trasferire queste competenze, queste indispensabili attenzioni a coloro che poi lavoreranno sulla macchina, sulla linea produttiva.
 

Campagna Eumabois: sicurezza ultima modifica: 2010-05-27T00:00:00+00:00 da admin