Oltre 150 delegati si sono riuniti presso il Molino Stucky sull’Isola della Giudecca per analizzare l’andamento e le prospettive di produzione delle latifoglie temperate e tropicali. Calcaterra (Presidente di Fedecomlegno): “La International Hardwood Conference di Venezia sarà ricordata come l’edizione della svolta, grazie agli strumenti che sono stati messi a disposizione delle aziende per affrontare le sfide dei mercati internazionali”.
Grande successo per la settima edizione dell’International Hardwood Conference, uno dei più importanti appuntamenti mondiali dedicati al mercato delle latifoglie temperate e tropicali. Oltre 150 delegati da 17 Paesi si sono confrontati su presente e futuro dei flussi commerciali del legname di latifoglia, grazie alla presenza di relatori di altissimo livello che hanno fornito spunti utili ad affrontare i cambiamenti del mercato. Quattordici i relatori che durante le due sessioni della giornata, presentate da Davide Pettenella e Stefano Berti, hanno approfondito aspetti statistici, tecnici, normativi, architettonici e di mercato, offrendo ai partecipanti una proposta di altissimo livello.
La prima sessione, che si è focalizzata sui mercati di produzione e consumo delle latifoglie (Europa, Stati Uniti, Asia e Africa), si è chiusa con la Lectio Magistralis di Pierre Marie Desclos il quale ha ricordato che nel prossimi trent’anni dovremo far i conti con un esponenziale aumento della popolazione che stravolgerà la situazione attuale del commercio. Fondamentali, ha sottolineato Desclos, saranno lo sviluppo e la capacita di governare la logistica.
La seconda parte, invece, ha visto i relatori confrontarsi sui seguenti temi: sostenibilità, legalità, tecnologia e innovazione di prodotto e di sistema. Seguendo il format della sessione mattutina l’incontro si è concluso con un appassionato intervento di Maurizio Riva della Riva1920 sulla necessità di valorizzare il legno massello, vera e unica risorsa sostenibile a disposizione delle nostre aziende. E questo sia che si tratti di una quercia tagliata nel bosco vicino a casa, di un tronco fossile di kauri antico 50.000 anni o di una briccola recuperata dalla laguna veneziana per realizzare un tavolo o uno sgabello che andrà ad arricchire la nostra casa. La due giorni veneziana si è conclusa con la cena di gala presso lo storico palazzo Zeno e con la visita alla storica vetreria Barovier e Toso a Murano.
La International Hardwood Conference 2017 è frutto della collaborazione tra Fedecomlegno (Associazione dei commercianti di legname aderente a FederlegnoArredo), la European Timbe Trade Federation (ETTF), European Organization of the Sawmills (EOS). L’evento è stato anche supportato da ATIBT (Associazione tecnica internazionale del legno tropicale) e AHEC (Organizzazione degli esportatori di latifoglie nord americani), Acimall (Associazione costruttori italiani macchine lavorazione legno) e Conlegno (Consorzio Servizi Legno Sughero). Le aziende che hanno voluto sostenere la conferenza, il Gruppo Florian quale main sponsor dell’evento, Incomac e Termolegno.
La IHC premia alla carriera Stefano Berti
In occasione della IHC 2017, nella splendida cornice di Palazzo Zeno è stato conferito il premio alla carriera a Stefano Berti, dirigente di Ricerca ed ex Direttore del CNR-Ivalsa. Queste le parole del Presidente di Fedecomlegno, Alessandro Calcaterra, durante la consegna del riconoscimento, una splendida coppa Barovier in vetro di Murano: “L’International Hardwood Conference è un appuntamento che ha permesso a tutti noi appassionati di legno di trovarci in questa magnifica città. In mezzo a noi ci sono persone che hanno dato tanto al settore, impegnandosi quotidianamente con sacrificio e umiltà. Produttori, commercianti, trasformatori, mobilieri, architetti ma anche uomini di scienza. Uomini il cui impegno e dedizione quotidiani hanno permesso al legno di conquistare nuovi mercati e nuove opportunità, grazie a quel mix tra ricerca e curiosità che da sempre sono il segreto delle più grandi scoperte dell’umanità. E’ per me una grande piacere consegnar questa coppa a Stefano Berti, un amico del legno a cui tutti noi dobbiamo tanto”.