1.841 imprese, 650 designer, 434.509 presenze in sei giorni (il 26 per cento in più rispetto all’anno scorso) provenienti da 188 Paesi: la storica manifestazione simbolo del capoluogo lombardo chiude i cancelli con un successo record e definisce le linee guida del design contemporaneo e futuro, dove il legno continua a mantenere un ruolo da protagonista.
“Siamo molto orgogliosi del successo della manifestazione e della qualità degli operatori venuti a questa edizione che ci hanno confermato che il Salone del Mobile è il punto di riferimento di tutto il mondo. Un momento unico, in cui impresa e cultura diventano modello virtuoso di un’Italia che funziona, dove sistema industriale e istituzioni procedono a passo sincrono in nome di un fine comune”. Queste le parole di Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, che hanno chiuso l’evento simbolo del capoluogo lombardo, giunto alla sua edizione numero 57.
Dal 17 al 22 aprile scorsi 434.509 presenze (il 26 per cento in più rispetto allo scorso anno) provenienti da 188 Paesi hanno varcato la soglia del quartiere fieristico di Fiera Milano Rho per guardare da vicino e toccare con mano ancora una volta i trend e le novità che i 1.841 espositori e i 650 designer hanno messo in mostra attraverso le cinque manifestazioni concomitanti – Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, EuroCucina con l’evento FTK (Technology For the Kitchen), Salone Internazionale del Bagno e SaloneSatellite.
“Questo – ha dichiarato il premier uscente Paolo Gentiloni in occasione del taglio del nastro della manifestazione – è un settore che dà molti insegnamenti con le sue 79mila imprese, i grandi fatturati e i numeri di export e con le sue centinaia di migliaia di persone che vi lavorano”.
Come da tradizione, al Salone del Mobile.Milano siamo andati anche noi, con l’obiettivo non solo di capire quelli che sono i trend del momento, ma anche e soprattutto per parlare di legno con chi questo materiale lo utilizza tutti i giorni e in tutti gli spazi di casa, ufficio e altri ambienti. Attraverso un mix di innovazione, tradizione, creatività, tecnologia, qualità e sostenibilità, il legno – secondo un parere pressoché unanime degli operatori del settore che abbiamo incontrato in fiera – continua a ricoprire un ruolo di fondamentale importanza. Quindi se da un lato viene lavorato e proposto spesso in maniere diverse da quella tradizionale, dall’altro continua a essere un materiale sempre vivo e continuerà a esserlo anche in futuro. Altro fattore pressoché unanime l’attenzione all’aspetto ecologico e alle certificazioni, come quella Fsc, che garantiscono che il legno venga utilizzato in maniera intelligente e consapevole.
MOBILI E ARREDO
Il nostro tour inizia dal Salone Internazionale del Mobile e dal Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, a cui gli organizzatori hanno dedicato ben 14 padiglioni del quartiere fieristico di Fiera Milano Rho per un’area complessiva di 150.550 metri quadrati occupata da 1.434 espositori di cui il 30% provenienti da Paesi esteri. Tanti e diversi fra loro i percorsi estetici presentati, ma una sola e comune a tutti la tendenza di fondo, vale a dire la ricerca di prodotti sempre più personalizzati e studiati sulla base delle esigenze di ogni singolo cliente, senza mai perdere di vista innovazione e qualità. Una trend, questo, che peraltro rispecchia perfettamente l’evoluzione in chiave attuale dell’industria manifatturiera contemporanea un po’ comune a tutti i settori.
Materiale caldo, riciclabile, morbido, duttile: ma come viene percepito il legno oggi dai diretti interessati di questo segmento di mercato? “Abbiamo sempre arredato con il legno e questo materiale continuerà a mantenere un ruolo importante anche nel futuro”, ci risponde Gabriele Provasi, architetto e art director dell’omonima azienda. “Certamente lo vedremo mischiato con tecnologie e materiali più contemporanei; tutto sta nel saper trovare il giusto compromesso“.
Il legno resta un elemento fondamentale dell’arredamento anche secondo Grazia Grifoni che nell’azienda di famiglia che porta lo stesso nome si occupa della parte commerciale. “Secondo me – aggiunge – è cambiato solo il modo di presentarlo a livello di finiture e intaglio”.
Sul tema delle finiture si sofferma anche Sergio Bertossi, vice president di Very Wood: “Il legno oggi viene percepito in maniera molto più naturale. Se prima la tendenza era quella di coprirlo o verniciarlo, oggi i clienti apprezzano maggiormente le finiture più naturali e trasparenti, che lascino il più possibile intatta la matericità di questo materiale“.
Alle parole di Bertossi fanno eco quelle di Alessia Bernardinelli di Riva, costruttore di mobili dal 1920, nonché vincitore del Premio speciale della giuria nell’ambito del Salone del Mobile.Milano Award: “Il legno è di per sé un materiale ecosostenibile e ciò che noi abbiamo fatto fin dall’inizio è stato quello di non snaturarlo, anche attraverso l’impiego di collanti naturali e di determinate finiture”.
“Dopo il 2009 avevamo assistito a un proliferare di sedute in plastica – evidenzia invece Luigi Billiani, presidente dell’omonima azienda – e moltissime imprese del nostro comparto si erano quasi convertite a quel materiale. Noi per necessità siamo rimasti focalizzati sul legno e oggi stiamo avendo la conferma di aver fatto la scelta giusta”.
LA CUCINA SI TRASFORMA
Dai saloni dedicati al mobile e al complemento d’arredo ci spostiamo verso EuroCucina e FTK (Technology For the Kitchen) con i loro quattro padiglioni, 22.192 metri quadrati di area espositiva, e 117 espositori di cui 26 per cento esteri. Il fatto che si tratti di un comparto in forte fermento non è certo una novità, soprattutto se pensiamo che continua a mantenere alle spalle un sistema fabbrica d’eccellenza, di cui spesso noi stessi parliamo nelle pagine di Xylon. Quindi in mezzo a un insieme di stili e materiali paralleli, la tendenza generale è quella di privilegiare superfici totalmente chiuse, atte a nascondere spazi perfettamente organizzati e funzionali alla praticità della vita quotidiana. E proprio secondo la logica che privilegia l’aspetto pratico un ruolo fondamentale è occupato dalle nuovissime tecnologie che, nell’universo dell’Internet of Things e dell’intelligenza artificiale, consentono di semplificare e ottimizzare le attività quotidiane. Nell’ottica di migliorare la vita di tutti i giorni anche sul fronte della salute, è curioso notare come spesso le cosiddette basi tendono ad alzarsi, proprio per favorire posizioni di lavoro ergonomicamente più corrette.
E cosa dire delle cucine di legno? “Oggi la cucina diventa casa, smettendo di essere un ambiente chiuso e a sé stante, e andando a invadere un po’ tutti gli altri ambienti”, ci fa notare Natalia De Lellis di Veneta Cucine. “E il legno diventa così un elemento sempre più importante e sempre più diffuso proprio grazie alla sua versatilità”.
Della stessa idea è anche Christian Dal Bo, direttore commerciale di Arrital, che conferma come il legno nel settore cucina stia vivendo una ripresa abbastanza importante. “Dopo anni di altri materiali che lo imitavano – ci dice – oggi è tornata la voglia di toccare il legno vero e pensiamo che questa sarà la tendenza anche per il futuro. Per molti anni abbiamo comprato qualcosa che il portafoglio ci obbligava a comprare, adesso sta tornando la voglia di riportare un po’ di qualità nell’arredamento. E, come la storia ci insegna, la qualità per il cliente italiano equivale al legno”.
Un altro interessante punto di vista sull’utilizzo di questo materiale in cucina ci arriva da Andrea Tramontano, director divisione business to business di Snaidero. “Sempre di più negli ultimi anni il legno ha smesso di essere il materiale dominante in cucina ed è stato rimpiazzato da tanti materiali che spesso e volentieri lo imitano con, però, delle performance di costo e di durata molto interessanti. Pertanto il trend che vediamo è che i materiali melaminici (come il laminato sincroporo) stanno prendendo sempre più piede perché hanno un ottimo feeling al tatto, una durata superiore anche a quella del legno e un costo molto più basso. Viceversa l’utilizzo del legno, quando c’è, deve essere certificato. Sempre più in giro per il mondo incontriamo l’obbligo di avere certificazioni che denotino una capacità di usare il legno in maniera intelligente, come per esempio la certificazione FSC”.
IL BAGNO SOSTENIBILE
Due i padiglioni dedicati al Salone Internazionale del Bagno, storica biennale in crescita, nonché terza tappa del nostro tour. Qui 243 espositori di cui 14 per cento esteri hanno occupato un’area complessiva di 20.657 metri quadrati per mettere in vetrina le loro proposte, la cui gran parte ruota intorno al tema della qualità sostenibile. Un obiettivo, questo, che deve necessariamente toccare tutte le fasi dedicate alla realizzazione di un prodotto: dal disegno allo sviluppo industriale, dal piano economico al processo di marketing e di comunicazione fino al servizio post vendita.
E se la tendenza della cucina è diventata quella di invadere gli altri spazi domestici diventandone di fatto il fulcro, il bagno smettere di essere un ambiente di servizio, ma si trasforma in una stanza in cui passare piacevolmente del tempo e dedicarsi alla cura di sé.
E proprio secondo questa nuova tendenza il concetto del legno in questi spazi assume un ruolo importante, perché crea un effetto caldo in un ambiente che spesso viene considerato asettico e sterile. Ma, come ci fa notare Francesco Donini di Berloni Bagno, “oltre a essere un materiale molto nobile, è al tempo stesso delicato e oggi ci sono diversi materiali, come il laminato, che permettono di creare stili diversi simili al legno a fronte di un prezzo più basso e una maggiore resistenza“.
Un punto di vista analogo è quello Vilma Manias, area manager di Puntotre. “L’azienda per cui lavoro – ci spiega – abbraccia tante finiture e noto che il legno massello ha un ruolo un po’ marginale. Come ben sappiamo in bagno la presenza dell’acqua è inevitabile e, nonostante esistano tanti trattamenti e accorgimenti che mantengono intatte le qualità di questo materiale, il connubio acqua-legno non è ben visto dalla cultura media: richiede una costante manutenzione, è poco pratico e ha costi spesso importanti. Sono molto più apprezzati altri materiali che riprendono il concetto del legno, ma con caratteristiche diverse”.
IL FUTURO DEL DESIGN
650, infine, i designer che hanno occupato 2.800 metri quadrati dei padiglioni 13 e 15 per dare vita al SaloneSatellite e immaginare quello che sarà il design del futuro. Tema di questo salone il Sud del Mondo, rappresentato attraverso la mostra multimediale “Africa & Latin America Rising Design / Design Emergente”. Anche quest’anno non è mancato il concorso SaloneSatellite Award, giunto alla sua edizione numero nove, ideato per premiare i tre migliori progetti, ma finalizzato – di fatto – ad agevolare, ancora una volta, il contatto tra domanda e offerta, imprenditori e designer, creatività e produzione.
Photo credits: Courtesy Salone del Mobile.Milano.