Nato nella seconda Guerra Mondiale, il pallet in legno ha rapidamente rivoluzionato il settore della logistica fino a diventare il pilastro nell’ambito della movimentazione delle merci a livello internazionale. Il passaggio del pallet dall’ambito militare a quello civile ha reso indispensabile l’elaborazione di uno standard basato su criteri di uniformità in grado di agevolare lo spostamento degli imballaggi da un Paese all’altro con l’intensificazione dei traffici commerciali. In questo quadro nasce nel 1991 Epal (European Pallet Association), marchio internazionale di prodotto che certifica la qualità dei pallet immessi sul mercato, presente in Italia dall’1 marzo 1999 e gestito dal 2002 dal Comitato tecnico Epal di Conlegno. Con 189,6 milioni di pallet in legno all’attivo in 20 anni di attività, di cui 136,8 nuovi e 52,8 riparati, Epal Italia segna un importante traguardo per l’economia del Paese. Basti pensare che, se affiancati, riuscirebbero a coprire una distanza pari a quasi sei volte il giro del mondo. Dal 1999 ad oggi, i pallet complessivamente immessi sul mercato italiano sono infatti cresciuti del 146,6 per cento, rispondendo e adeguandosi all’andamento dell’economia. In particolare, solo nel 2018 sono stati prodotti in Italia oltre 6,5 milioni di pallet nuovi (più 12 per cento rispetto al 2017) e riparati 4 milioni (più 0,2 per cento rispetto al 2017) con il supporto di quasi 200 soggetti licenziatari del marchio Epal.
“Gli importanti risultati raggiunti nel corso del ventennio dimostrano la qualità del nostro sistema, da sempre orientato verso uno sviluppo sostenibile – spiega Davide Dellavalle, Coordinatore del Comitato tecnico Epal di Conlegno – Le grandi cifre raggiunte sono dimostrazione del fatto che il commercio e l’industria fanno sempre più affidamento su qualità e sicurezza certificate. Il sistema Epal garantisce infatti una logistica globale efficiente fornendo strumenti riutilizzabili e riparabili, capaci di preservare così le risorse naturali e tutelare l’ambiente. In un panorama professionale che in questi venti anni si è fatto sempre più internazionale, il lavoro congiunto dei soggetti licenziatari e del Comitato Nazionale Epal ha portato l’Italia ad essere uno dei Paesi di riferimento per la produzione e riparazione di pallet Epal, posizionando la nostra nazione al terzo posto della graduatoria mondiale per numero di pallet a marchio immessi sul mercato, con un altissimo standard qualitativo di ogni singola unità di movimentazione”.
I primi anni del decennio 2000-2010 sono stati caratterizzati da una forte produzione di pallet Epal dovuta, in particolare, alla necessità di sostituire il parco pallet Centromarca con quello Epal. Il 2002, anno in cui Conlegno è stato nominato gestore del marchio Epal in Italia, si è rivelato essere il più proficuo dal punto di vista dei pallet prodotti, con ben 12,5 milioni di pezzi, di cui 10,2 nuovi e 2,3 riparati. Tale produzione è andata a ridursi verso la fine del decennio, con un calo di nuovi prodotti ma un incremento dei pezzi riparati. Complice la crisi economica che ha investito l’Italia, dal 2009 si è registrata una frenata nella produzione di nuovi pallet che ha toccato la soglia più bassa nel 2014 con 7 milioni di pallet immessi sul mercato, di cui 3,8 nuovi. Ma la ripresa non si è fatta attendere e, dal 2015, il mercato dei pallet Epal ha proseguito la sua corsa tagliando l’importante traguardo di 10,6 milioni di unità immesse sul mercato nazionale nel 2018, tra nuove e riparate, pari a più 7 per cento rispetto all’anno precedente.