Un’altra testimonianza ci arriva da Aldo Zaffaroni, direttore generale della Zaffaroni di Turate (Como)…
Aldo Zaffaroni
Direttore generale ZAFFARONI (Turate, Como)
www.zaffaroni.com
- Come avete reagito a questa emergenza?
“In azienda abbiamo attuato fin da subito tutte le misure di sicurezza indicate dalle autorità sanitarie. Fino alla chiusura completa delle attività lavorative, avvenuta nei recenti giorni scorsi. Gli uffici rimangono attivi e operativi in modalità “home/smart-working”, mentre la produzione è sospesa. Ci siamo ovviamente preoccupati di comunicare la situazione a tutti i clienti con commesse in essere, avvalendoci della clausola di “forza maggiore”, come previsto negli ordinamenti che regolano i contratti internazionali”.
- Che cosa, a vostro avviso, sta cambiando o cambierà in modo radicale?
“Difficile prevedere cosa sarà del nostro quotidiano passato e soprattutto difficile è prevedere le tempistiche di questo evento. Di certo le misure di prevenzione attuate in questi giorni ci accompagneranno per un bel po’, di questo ne siamo consapevoli. Personalmente credo che questa frattura abbia già trasformato le nostre aziende e cambierà anche il modo di interagire nei mercati. A livello multi-settoriale prevedo una profonda trasformazione dei prodotti, che dovranno interessare fasce di mercato ed applicazioni ancora in evoluzione. Questa rivoluzione interesserà certamente anche le tecnologie per la lavorazione del legno e affini”.
- Che cosa le autorità e tutti noi dovremmo fare?
“Le autorità, a partire da quelle politiche, devono avere sana consapevolezza del presente e supportare con azioni politiche anche e soprattutto europee che riversino i loro effetti nell’immediato sullo scenario produttivo. Siamo di fronte a un evento che può essere fronteggiato solo con atti politici internazionali, condivisi. Le tematiche sono quelle dell’assistenza sanitaria, del supporto alla liquidità aziendale, il rinnovo delle azioni intraprese per favorire l’innovazione del prodotto, della tregua fiscale e tributaria. A tutti noi contribuenti spetta il dovere di osservare decreti e ordinanze speciali emesse per far fronte a questa situazione”.
