“Parola d’ordine: resilienza. Questa emergenza ci ha trovati tutti impreparati, dato che è la prima volta che subiamo un evento di questa portata. Di giorno in giorno è stato un crescendo di limitazioni e di paura del contagio, ma dopo i primi momenti di smarrimento ci siamo organizzati…
Stefania Maggi
direttore generale MAGGI (Certaldo, Firenze)
www-maggi-technology.com
- Come avete reagito a questa emergenza?
“Parola d’ordine: resilienza. Questa emergenza ci ha trovati tutti impreparati, dato che è la prima volta che subiamo un evento di questa portata. Di giorno in giorno è stato un crescendo di limitazioni e di paura del contagio, ma dopo i primi momenti di smarrimento ci siamo organizzati per creare le condizioni idonee per continuare a lavorare in sicurezza; visto che avevamo capito che prima o dopo ci avrebbero fatti stare a casa, il reparto commerciale e service è stato attrezzato per lavorare in smart working con sette giorni di anticipo rispetto al decreto, con la ferma volontà di servire i nostri clienti fino all’ultima spedizione possibile e restando loro vicino per qualsiasi altra informazione o assistenza a distanza”.
- Che cosa, a vostro avviso, sta cambiando o cambierà in modo radicale?
Non è stato facile adeguarsi alle nuove condizioni lavorative, ma la situazione di bisogno ci ha messo – nostro malgrado – nelle condizioni di dover cambiare il modo di comunicare e di stare in contatto. In questi giorni stiamo studiando come ripartire al meglio, quali strategie adottare per il futuro, quali iniziative marketing e di comunicazione portare avanti. Stiamo anche facendo formazione, partecipando insieme ad alcuni collaboratori a un programma di webinar formativi su tematiche di gestione aziendale: nonostante la grande difficoltà attuale e del prossimo futuro siamo determinati a venir fuori da questa situazione e ce la stiamo mettendo tutta! Come ci stanno dicendo gli esperti, dovremo convivere a lungo con questo virus prima che ci siano delle soluzioni definitive, anche se l’emergenza si spera possa finire nel giro di poche settimane: Il “Covid-19” sarà uno spartiacque nella vita dell’intera umanità: dovremo adottare uno stile di vita adeguato alle nuove condizioni, avremo regole di convivenza attente a evitare o comunque ridurre il contatto con l’altro… immagino ci saranno dei protocolli di sicurezza per poter lavorare, viaggiare e svolgere tutte le altre attività umane, un po’ come è successo dopo l’11 settembre negli aeroporti… Per un po’ di tempo credo che le fiere perderanno l’interesse degli espositori e dei visitatori, di conseguenza per incontrare i clienti e mostrare loro le novità dovremo avvalerci delle tecnologie avanzate che fino ad ora non sono state utilizzate da aziende di piccole dimensioni come la nostra”.
- Che cosa le autorità e tutti noi dovremmo fare?
“L’umanità – e soprattutto i potenti della terra – in questi ultimi cento anni hanno dimostrato di non avere nessuna sensibilità riguardo al pianeta sul quale viviamo e agli esseri umani più deboli. Secondo me per sopravvivere in questa nuova condizione saremo costretti a rivoluzionare in meglio il modo di lavorare, di vivere, e di gestire le risorse, nel rispetto degli altri e dell’ambiente nel quale viviamo… spero che questa catastrofe serva a farci diventare più etici e più smart”.