Verinlegno: l’arredo riapra prima possibile

“Bloccare il comparto arredo altri 20 giorni può avere conseguenze devastanti per i mobilifici e per tutti i segmenti dell’indotto, come il nostro, quello delle vernici. Le aziende in regola dovrebbero essere riaperte immediatamente. Appoggio pienamente il manifesto in 8 punti di Federlegno che chiede di programmare subito e ufficializzare senza indugi la data di riapertura dell’intera filiera”.

E’ un grido d’allarme e un invito pressante quello che lancia Sante Zandò, presidente di Verinlegno spa, in seguito al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm 10 Aprile): l’atto che ha prorogato fino al 3 Maggio le misure restrittive per l’emergenza coronavirus. Argomenta Zandò: “In Brianza, nel Veneto, nelle Marche i grandi brand del settore hanno già adattato l’intera operatività aziendale (produttiva, logistica, commerciale) ai nuovi protocolli dettati dall’emergenza covid-19, fin dal mese di Marzo. Queste imprese sono pronte al rispetto di qualsiasi misura di distanziamento fisico o di ordine sanitario. Le aziende sono i luoghi più sicuri dove stare, visto il rigore delle misure applicate e grazie agli specifici modelli di ciclo produttivo che prevedono vaste superfici aziendali. Consentire la fine dello stop produttivo è indispensabile per evitare il collasso di un comparto d’eccellenza, riconosciuto a livello globale“. Rimanere fermi fino a Maggio mette a forte rischio sia gli ordini in corso che le relazioni internazionali, con la conseguente perdita di posti di lavoro, a vantaggio dei concorrenti, francesi e tedeschi, per esempio, che non hanno mai chiuso.

E’ per questi motivi che Verinlegno, dal suo osservatorio, di piccola realtà d’eccellenza nella produzione, ma anche nella sicurezza dei lavoratori ha invitato e invita i principali attori della filiera dell’arredo, nelle sue articolazioni, a farsi sentire, a sollecitare la pronta riapertura delle attività in regola: sia produttive che commerciali.

Continua Zandò: “Mi auguro che ci sia un incremento di attenzione a piccoli produttori e artigiani. Non bastano grandi nomi e task force. Non è sufficiente il richiamo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rivolto alle aziende, a dedicare il periodo fino al 3 Maggio ad attrezzarsi per la corretta applicazione delle misure di sicurezza, in base al protocollo siglato alla metà del mese di Marzo con i sindacati e in corso di aggiornamento. La differenza la fa il territorio. Gli organismi di tutela della salute pubblica locale e tutti gli altri soggetti coinvolti dovrebbero agire per “facilitare” le piccole e micro imprese in questa azione necessaria e rendere i protocolli comprensibili, semplici e prontamente attuabili“. Mai come ora il tempo e la rapidità delle decisioni sono determinanti e vitali per il bene di tutti, a tutti i livelli.

Verinlegno è in cassa integrazione in deroga Covid-19 Nazionale da lunedì 30 Marzo. La chiusura pressoché completa del mercato nazionale, la richiesta crescente di dilazionamenti di consegna (dall’estero) hanno convinto l’azienda ad aderire alla richiesta di cassa integrazione in deroga.
La chiusura non è tuttavia totale. Verinlegno rimane operativa con squadre a ranghi ridotti, convocate a chiamata, per richieste immediate e non procrastinabili: una sorta di pronto intervento che coinvolge produzione, collaudo, preparazione, spedizione e uffici collegati a questi reparti, in grado di operare presto, bene e in totale protezione. Sono previsti orari di ingresso/uscita scaglionati di almeno un’ora tra i due eventuali gruppi di lavoro che si danno il cambio nell’arco della giornata.

Dal primo giorno dell’emergenza sono state attuate tutte le misure necessarie per la sicurezza dei propri dipendenti e collaboratori.

Nella foto : Sante Zandò, presidente di Verinlegno spa

 

Verinlegno: l’arredo riapra prima possibile ultima modifica: 2020-04-21T12:59:48+00:00 da Luca